cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
la coniuge che vive (quindi è in possesso?) nell'appartamento del defunto marito deceduto nel mese di luglio 13 che termine ha per effettuare la rinuncia alla successione? Sono 3 mesi dal decesso o “il momento iniziale del termine per rinunciare coincide con l’apertura della successione” che interpreto “prima che sia aperta la successione”?

Avevamo inizialmente scartato questa soluzione ma forse sarebbe la più semplice per accrescere subito il patrimonio dei figli eredi e mantenere l'usufrutto dell'abitazione alla madre... ma siamo fuori tempo o no?
Mi confermate che l'agevolazione IMU (o come verrà chiamata) resterebbe cmq in capo alla madre che vi abita come abitazione principale anche se la proprietà andrebbe ai figli come seconda casa?

Ci incontreremo mercoledì con il notaio ma volevo avere le idee più chiare grazie al vostro utilissimo contributo.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Sono 3 mesi dal decesso o “il momento iniziale del termine per rinunciare coincide con l’apertura della successione” che interpreto “prima che sia aperta la successione”?
I 3 mesi dal decesso sono quelli previsti nel caso del chiamato all'eredità che sia in possesso di beni ereditari, ex art. 485 c.c.
La successione, ex art. 456 c.c., "si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo
domicilio del defunto". Quindi la tua interpretazione non è corretta.
Avevamo inizialmente scartato questa soluzione ma forse sarebbe la più semplice per accrescere subito il patrimonio dei figli eredi e mantenere l'usufrutto dell'abitazione alla madre.
Se rinunciasse, non manterrebbe l'usufrutto. Ma le sarebbero sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni (art. 540, comma 2 c.c.).
Mi confermate che l'agevolazione IMU (o come verrà chiamata) resterebbe cmq in capo alla madre che vi abita come abitazione principale anche se la proprietà andrebbe ai figli come seconda casa?
Sì. Essendo titolare del diritto di abitazione, sarebbe il solo soggetto passivo d'imposta, sia ai fini dell'IMU sia ai fini dell'IRPEF. Quindi i figli comproprietari non dovranno dichiarare quell'immobile nella loro dichiarazione dei redditi e non dovranno pagare nulla.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
"Se rinunciasse, non manterrebbe l'usufrutto"

Avevo trovato sulla rinuncia all'eredità: "nell'atto notarile di rinuncia all'eredità deve essere riportato se il rinunciante mantiene il diritto di usufrutto o quello di abitazione o tutti e due" quindi avevo dedotto che fosse compatibile l'usufrutto con la rinuncia all'eredità (+o - equivalente sotto il profilo fiscale ma a maggiore tutela se si volesse ad esempio locare l'immobile in futuro).
Inoltre... i tre mesi sono già passati?
Purtroppo sto cercando di capire come funziona il tutto e non è facile ...Grazie[/quote]
 

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