AFFITTI CON CEDOLARE DOPPIA
Benefici evidenti per chi sta al di sopra dei 28mila euro
(di E.Bruno e S. Fossati, )
Cedolare secca al 23% per gli affitti a prezzi di mercato. Miniquoziente per le famiglie con figli a carico.
Tassa di registrazione al 10% per chi accatasta in ritardo le case fantasma. Garanzie che sia lo
Stato a ripianare le perdite di gettito prodotte dalla cedolare secca.
Sono le modifiche principali, insieme all’introduzione di una compartecipazione IRPEF da 4 miliardi e
alla promessa di rimettere mano con un futuro provvedimento alla diatriba Tarsu/Tia che il Ministro
della Semplificazione, Roberto Calderoli, è pronto a introdurre al decreto attuativo sul Fisco municipale.
Prima ancora di nascere l’imposta sugli affitti rischia di vedere duplicate le proprie aliquote.
Per i contratti a canone concordato la soglia con cui tassare i redditi IRPEF da locazione resterebbe al
20%; per quelli a canone libero passerebbe al 23%.
Gli autori effettuano una simulazione da cui deriva che la cedolare secca sembra favorire i titolari di
redditi più alti a discapito di chi ha redditi più bassi.
Benefici evidenti per chi sta al di sopra dei 28mila euro
(di E.Bruno e S. Fossati, )
Cedolare secca al 23% per gli affitti a prezzi di mercato. Miniquoziente per le famiglie con figli a carico.
Tassa di registrazione al 10% per chi accatasta in ritardo le case fantasma. Garanzie che sia lo
Stato a ripianare le perdite di gettito prodotte dalla cedolare secca.
Sono le modifiche principali, insieme all’introduzione di una compartecipazione IRPEF da 4 miliardi e
alla promessa di rimettere mano con un futuro provvedimento alla diatriba Tarsu/Tia che il Ministro
della Semplificazione, Roberto Calderoli, è pronto a introdurre al decreto attuativo sul Fisco municipale.
Prima ancora di nascere l’imposta sugli affitti rischia di vedere duplicate le proprie aliquote.
Per i contratti a canone concordato la soglia con cui tassare i redditi IRPEF da locazione resterebbe al
20%; per quelli a canone libero passerebbe al 23%.
Gli autori effettuano una simulazione da cui deriva che la cedolare secca sembra favorire i titolari di
redditi più alti a discapito di chi ha redditi più bassi.