Ennio Alessandro Rossi

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Depositata presso le commissioni bilancio di Camera e Senato, la bozza finale del decreto legislativo sul federalismo municipale per pareri e osservazioni.

La discussione e l’esame del provvedimento dovrebbe iniziare oggi giovedì 20 gennaio, voto finale da parte del Governo ipotizzato per il 26 gennaio.

il testo della nuova bozza di decreto prevede l'arrivo, già dal 2011, della cedolare secca sugli affitti con la doppia aliquota al 20% sui canoni concordati e al 23% su quelli liberi.

Sanzioni quadruplicate per chi non denuncerà le case fantasma e il 75% somme a favore dei Comuni ove è ubicato l'immobile interessato .

IMU: l'imposta municipale, a decorrere dal 2014 andrà a sostituire "per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili".
L'imposta non si applicherà all'abitazione principale ed alle sue pertinenze.
La misura dell'imposta verrà stabilita anno per anno in base alla legge di stablità salvo la possibilità per i Comuni di aumentarla o diminuirla del 0,3 %

seguirà Telenovela atto III appena giungono notizie fresche
 

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Roma - Cedolare secca del 20-23% sugli affitti; compartecipazione del 2% dell’IRPEF a favore dei Comuni, con un introito complessivo di circa 4 miliardi di euro; un fondo da 400 milioni a favore delle famiglie con figli in affitto; imposta comunale di soggiorno fino a 5 euro. Sono queste le principali novità del testo finale sul federalismo municipale, depositato da Roberto Calderoli alle Camere.
La misura che più interessa i contribuenti è la cedolare secca sui redditi da locazione, che partirà già da quest’anno. Calderoli prevede una doppia aliquota, del 20% e del 23%, a seconda del tipo di contratto di affitto. Se è a canone «concordato» il prelievo è del 20%; mentre nel caso di contratto libero di mercato, il prelievo sale al 23%. Il risparmio per i proprietari cresce a seconda del reddito. I benefici sono evidenti per tutti i redditi al di sopra dei 28 mila euro l’anno. Oggi l’IRPEF si paga sull’85% del canone di affitto, con aliquota marginale. Questo significa che per un reddito fino a 55mila euro l’anno,il risparmio su un affitto da 1.000 euro mensili è pari a 1.116 euro (3.996 attuali contro 2.880). Se il reddito è di oltre 75mila euro, il beneficio aumenta a 1.626 euro. Resta la possibilità di pagare l’IRPEF sugli affitti con il vecchio sistema, se più conveniente.
Il 3% di differenza tra le due aliquote, concordata e libera, servirà a finanziare un fondo da 400 milioni di euro a favore delle famiglie con figli che pagano un affitto per la loro abitazione principale, «con particolare riguardo al numero di figli a carico». Questa appare una prima misura di «quoziente familiare», anche se ancora molto lontana dalla suddivisione del reddito per i componenti della famiglia. Anche il riordino della Tarsu ( la tariffa sui rifiuti urbani) terrà conto non soltanto della rendita catastale di ciascun immobile, ma anche della composizione del nucleo e del reddito familiare. La casa rappresenta il «piatto forte» delle misure. Il testo Calderoli prevede un aumento al 9% della tassazione sulle compravendite immobiliari, aliquota che scende al 2% nel caso della prima casa. Ai Comuni andrà il 30% del gettito.
Per chi regolarizza con ritardo le «case fantasma», sconosciute al catasto, è prevista una sanzione del 10%. Nelle casse dei Comuni arriverà anche una compartecipazione IRPEF del 2%,che vale all’incirca 4 miliardi di euro, per sostituire parte della futura IMU, che si applicherà sulle seconde case a partire dal 2014. L’aliquota IMU sarà stabilita ogni anno con la Finanziaria, e sarà dimezzata sugli immobili affittati. Il riordino del’addizionale IRPEF e della Tarsu è affidato a un decreto ad hoc , tarato per mantenere inalterato il prelievo complessivo a carico del contribuente. Sale dal 33% al 50% la quota di spettante ai Comuni di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale. Infine, i Comuni potranno introdurre una tassa di soggiorno variabile fra i 50 centesimi e i 5 euro, il cui ricavato andrà a finanziare i servizi al turism:shock:ggi si riunisce l’Anci per esaminare il pacchetto.
Via libera alla "cedolare secca" sugli affitti - Economia - ilGiornale.it del 20-01-2011
:daccordo:
 

Tapinaz

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Le modalità di calcolo dell'IRPEF sui canoni da locazione non cambiano, sempre sull'85% del canone lordo.
La cedolare sul 100%.
Dato che si tratta di un'opzione di scelta si dovrà decidere per l'uno o l'altro sistema di tassazione.
 

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