chiaraphilip

Membro Attivo
Conduttore
Ciao a tutti! Fino a qualche mese fa vivevo in una casa condivisa con un altro studente, il quale quando è andato via non ha pagato più le ultime bollette di luce e gas intestate a me. Da pochi giorni mi scrive dicendomi che devo dargli invece i soldi della tari, che sta per scadere, intestata invece a lui dopo tanti litigi perché voleva sin dal principio non pagare mai nulla, e minaccia di denunciarmi se non gli faccio subito un bonifico con la mia parte dei soldi. Vorrei sapere da voi se effettivamente ha la possibilità di denunciarmi, perché lui deve anche più soldi a me in quanto non ha pagato le bollette di luce e gas, ma mi sono informata e io non posso denunciarlo o fare nulla per questo, in quanto il contratto luce e gas è solamente intestato a me e ne sono io responsabile, mentre per quanto riguarda la tari come funziona? lui è intestatario, ma io ho qualche responsabilità a riguardo? Grazie.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Solito comportamento di certi "idioti".
Intanto non può fare alcuna denunca perché non c'è "reato".

Il fatto che le bollette fossero a tuo nome non lo esime dal dover pagare quota se pure lui risulta locatario.
Certo sarebbe meglio aver messo tutto "nero su bianco" ma lo stesso varrebbe per quanto ha pagato lui.

Ripeto nesduna denuncia ... al più può citarti in causa ma non gli conviene. Oltre a dover sostenere le spese del legale il Giudice potrebbe costringerlo a pagare la differenza che ti deve... purché le bollette riguardino consumi di un periodo in cui risultava coinquilino.

Manda una Raccomandata RR alla francese dove esponi un conteggio che descrive tutti i costi comuni pagati da entrambi e il saldo a suo debito intimandone il pagamento.
 

chiaraphilip

Membro Attivo
Conduttore
Ciao grazie per le risposte. Io non voglio intraprendere nessuna "battaglia" legale, si tratta di circa 50€ quindi non mi interessa. Lui però risulta molto minaccioso sotto questo punto di vista e temo che anche solo per averla vinta, mi mandi la lettera dall'avvocato o roba simile. E mi minaccia anche perché io i primi mesi sono stata in quella casa in nero, ma semplicemente solo perché ero andata in questa agenzia che mi aveva assicurato che avrebbero trovato altre persone per la casa e che poi avremmo fatto un unico contratto, e che non valeva la pena farne uno appena entravo io e un altro appena entravano gli altri, però nel frattempo sono passati 3 mesi. Continua ad insistere che devo fargli il bonifico per questi soldi, e da quello che ho letto sull'articolo che mi ha inviato uva (La responsabilità in solido nella Tari), "
in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria.
Pertanto, tutti i soggetti che occupano il medesimo immobile, ovvero che ne hanno la contemporanea disponibilità, sono tenuti all'adempimento dell'obbligazione tributaria secondo le regole della solidarietà. In base all'articolo 1292 del codice civile, l'obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento della totale del pagamento.
La conseguenza di tale criterio è che l'ente impositore può pretendere il pagamento del tributo per l'intero da uno qualsiasi dei coabitanti, indipendentemente dal soggetto intestatario dell'avviso di pagamento. Va infatti ricordato che, per il comma 684 dell'articolo 1 della legge 147/2013, nel caso di più occupanti, la dichiarazione può essere presentata anche da uno solo di essi.". Poi però dice altro e non riesco ad interpretare bene: "Tuttavia, per poter esigere la prestazione da tutti i coobbligati è necessario che la pretesa impositiva sia formalmente comunicata agli interessati, mediante l'invio dell'avviso di pagamento e l'eventuale successiva notifica del sollecito di pagamento o dell'avviso di accertamento. In base al principio sopra richiamato, il soggetto che adempie libera tutti gli altri interessati.In talune circostanze l'ente impositore potrebbe avere interesse a esigere la prestazione non dall'intestatario dichiarante, ma bensì da uno degli altri obbligati solidali. Si pensi al caso di fallimento del soggetto passivo dichiarante o al decesso dello stesso." Non capisco allora se lui non paga la tassa, devono chiederla a me, ma solo in caso di suo fallimento o decesso? Perchè prima dice che l'obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati per la medesima prestazione. Non capisco, perché qua a momenti va a finire che lui non la paga, la vengono poi a chiedere a me e così devo pagare tari e pure le bollette già pagate. grazie
 

chiaraphilip

Membro Attivo
Conduttore
Cioè praticamente ora io sono obbligata a pagare la tari perché può citarmi in giudizio, invece io non posso fare lo stesso con le bollette perché non c'è vincolo di solidarietà con le persone che condividono l'appartamento?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
E l'indebito arricchimento del tuo carissimo ex socio dove lo metti ? Lui ha usufruito dell'acqua calda, riscaldata con l'energia pagata da te, per farsi la doccia, si è riscaldato con il metano pagato da te, etc, etc. Se avesse contribuito al pagamento delle relative bollette, ora avrebbe nelle sue tasche qualche "soldino" in meno.
Consiglio: mandalo al diavolo ! Non è degno di attenzione.
P.s.
"Chi si è arricchito senza una giusta causa a danno di un'altra persona, è tenuto, nei limiti dell'arricchimento, a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale (art. 2041 c.c.) "
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Cioè praticamente ora io sono obbligata a pagare la tari perché può citarmi in giudizio, invece io non posso fare lo stesso con le bollette perché non c'è vincolo di solidarietà con le persone che condividono l'appartamento?
Il vincolo di solidarietà non centra nulla con l'onere di contribuire alle spese comuni.
Sbraita e ti fa mandare una lettera da un avvocato?
Certi cani abbaiano forte ma sanno fare solo quello.
Una lettera da un avvocato gli costa più della tassa.

Prima pareva che avesse già saldato tale tassa ora sembra di no.
Difficile dirti se il Comune non ricevendo nulla poi tenti con te.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
va a finire che lui non la paga, la vengono poi a chiedere a me e così devo pagare tari
A volte è successo che alcuni miei ex inquilini non abbiano pagato la TaRi al Comune di Torino, quindi ti rispondo in base alla mia esperienza.

Se il tuo (ex)coinquilino, unico intestatario della TaRi, non paga il mod. F24 ricevuto dalla Soris, il Comune gli invierà un successivo addebito per sanzioni omesso versamento.
Se continua a non pagare, tenterà la riscossione coattiva. Che significa ulteriori solleciti inviati all'ultimo indirizzo conosciuto del debitore. E successivo tentativo recupero credito.
Se l'importo non è rilevante, è molto probabile che il Comune non prosegua in alcun modo perché i costi del recupero e la probabilità di incassare nulla rendono l'operazione antieconomica.
Quindi le probabilità che il Comune si rivolga a te (dopo aver appurato che eri cointestataria di un contratto di locazione in quell'appartamento) sono veramente minime.

Ti consiglierei di non rispondere più alle richieste dell'ex coinquilino, ovviamente rinunciando al rimborso di quanto ti deve per le bollette.

Non hai detto a quanto ammonta la TaRi da pagare.
Io a Torino per un appartamento di 86 mq. occupato da due persone pago 257 euro all'anno. Nell'altra discussione avevi scritto che la vostra casa è di 130 mq e l'avete locata per 7 mesi.
Forse nel post n. #4 intendevi dire che dividendo a metà bollette e tassa rifiuti il saldo è di 50 euro a tuo credito?

Se e quando ti arriverà una lettera dal suo avvocato relativa al rimborso TaRi, cosa poco probabile, vedrai come rispondere facendo presente il suo debito per bollette non rimborsate. Sempre che esista un accordo scritto in tal senso fra voi due occupanti dell'appartamento.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mandagli per racc./AR la contabilità di chiusura delle spese donde emerge il persistente suo insoluto differenziale per il quale ti riservi ogni azione di recupero. Sarà quindi il suo avvocato, qualora lo consultasse (ma è poco credibile che lo faccia), a dissuaderlo.
 

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