Qpq, sei troppo remissivo. A fronte di un debito pubblico in aumento costante, sei disponibile a metterti le mani in tasca per dare una mano all'Italia. Purtroppo, non la stiamo dando al nostro paese, ma stiamo avallando l'operato scellerato della struttura che ci governa che, sapendo di non essere toccata, sperpera a piene mani.
Hai notato che di tutti gli scandali, gli sperperi, le ruberie che in minima parte vengono a galla, la maggior parte cade nel dimenticatoio o va in prescrizione per via di una legislazione troppo permissiva.
Dovremmo cominciare a pensare che la prescrizione sopraggiunge quando trascorre il tempo senza che chi di dovere porti a termine i processi. Purtroppo l'opinione pubblica si lamenta della legge che la prevede, non dei magistrati colpevoli di non svolgere il loro lavoro con l'impegno dovuto, visti i lauti compensi e privilegi.
Pretendiamo che il denaro pubblico venga utilizzato con onestà e con oculatezza. Per chi traduce la fiducia degli elettori, bisognerebbe garantirgli lunghe vacanze presso le patrie galere con regime duro, in modo da punirne uno per educarne cento.
Non è l'opinione pubblica che si lamenta della legge e quindi del legislatore....Modestamente sono io, anni prima di Propit e durante Propit, che ho sostenuto la COSA, aggiungendo subito dopo lo "sguazzo" in cui nuotano magistrati e avvocati in primis...Ho più volte sostenuto che non rispondono nè in termini di risultati, nè in termini di tempo. Nel 1999 ho scritto un "saggio" memoriale sulla
legge 633/41 dove tale legge veniva sottoposta ad una dura critica, essendo la stessa produttrice di un privilegio da una parte (compositori) e di una gravissima iniquità dall' altra (Esecutori). Il plico venne inviato al Senato, al Ministero della cultura, e venne dibattuto pubblicamente a Torino con menzione sulla STAMPA...
Questa mattina in Prima pagina di RAIradio3 una famosa giornalista
ha controbattuto ad un ascoltatore che non è la legge colpevole. bensì
l'uso che se ne fa. L' ha paragonato a un bastone che di per sè è un oggetto "Innocuo"...e quindi in qualche modo conferma la tua proiezione...Io naturalmente sono d'accordo a metà..per l'altra metà
riprendendo l'esempio della giornalista puntualizzo che ci sono bastoni e bastoni...Se il bastone è irto di nodi e di spine le possibilità di nuocere
aumentano a dismisura non solo per gli altri ma anche per se stesso.
Fuori dal paragone, se la Legge(il bastone) contiene degli elementi che oltre a disseminare iniquità di varia portata e intensità favorisce nella forma e nella sostanza l'attività e il modus operandi di tutto l'apparato della Giustizia Italiana, io la posiziono ad un posto ben visibile nella scala delle responsabilità senza trastullarmi se prima o dopo quella dei magistrati...In altre parole non annullo il bastone (la Legge) ma lo desidero meno spinoso magari ben levigato come il CILINDRO di...
chi può essere mai questo portentoso portatore di arnesi così ben rotondeggianti...Comincia con Fr....Grazie per l'attenzione. qpq.
P.S. La mia disponibilità a farmi tosare non è incondizionata...se leggi
meglio...vedrai che non sono poi così "troppo remissivo"... Ciao.