Intestare le utenze a un inquilino in un appartamento condiviso è un escamotage per mettere il proprietario al sicuro dalla possibilità che i conduttori non gli rimborsino i consumi. Ovviamente, però, in caso di mancato accordo tra gli inquilini sul rimborso reciproco delle utenze il proprietario deve intervenire poiché è lui che ha scelto i coinquilini dell'intestatario delle utenze. Diverso sarebbe se fosse proprio l'inquilino intestatario che avesse scelto i suoi coinquilini. In tal caso il proprietario potrebbe chiamarsi fuori. Sono comunque situazioni scomode (se l'intestatario se ne va qualcuno deve subentrare con relativi costi) e ambigue poiché i consumi vengono sempre conteggiati esattamente a posteriori e quindi è difficile ripartirli correttamente. Bisognerebbe costituire all'interni dell'appartamento un fondo-cassa per le bollette nel quale tutti gli inquilini versano un fisso mensilmente salvo poi conguagliare quando uno se ne va e un nuovo inquilino arriva. Facile a dirsi, meno a farsi. Se le utenze rimangono invece intestate al proprietario e questi si fa anticipare mensilmente un tot per i consumi da tutti, non vi sono spese per subentri e difficilmente vi sono mancate contribuzioni ai consumi.