battistini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve gentili Esperti di propit sono Battistini vi volevo sottoporre alla vostra attenzione la seguente problematica: Nel caso di decesso di un genitore se dopo questo si
spostano le somme contenute nel suo conto corrente in
altro c.c. ovviamente non intestato al deceduto e questo per far si che la banca non possa bloccare
i suoi risparmi e poi questi si dividono ovviamente fra eredi ( se quest'ultimi sono tutti d'accordo).
Secondo Voi esperti in materia e'una procedura che si puo' fare ? Se
naturalmente c'è accordo fra eredi ? Penso che nessuno puo'
obbiettare niente perche' tanto la banca fara' quomunque il saldo
alla data di decesso dopo avere preso visione del relativo
certificato. Quindi penso che hai fini delle tasse o imposte non cambia
niente o sbaglio ?
Vi ringrazio e porgo cordialissimi saluti e con l'occasione auguri di buon anno a tutti
voi e alle Vostre famiglie.
 

battistini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ringrazio,si per il fatto che non e' correttissima lo sapevo,pero' anche a farseli imprigionare dalle banche e stare al loro dictat non e' meglio !!! quando e' mancato mio padre aveva un conto on line cointestato con mia madre, mi hanno bloccato tutto, non hanno lasciato libero nemmeno la meta' di mia madre.Hanno bloccato i pagamenti enel gas e acqua e non capisco per quale motivo !!! Se parliamo di giusto quando si ha a che fare con il sistema ma sopratutto con le banche e compagnia il sistema cioe'le leggi che fa' il nostro stato penso che aiuti molto a loro e stranamente si dimentica di noi.Noi possiamo solo cercare di fuggire le poche volte che ci e' consentito !!! ( Per sistema intendo dire tutto cio' che e' regolamentato dalle leggi che per quel poco che capisco penso che aiuti solo loro- Banche assicurazioni, telefonia, ecc.ecc e certamente non ha noi !!!! La ringrazio quomunque per il suo consiglio cordialita' battistini
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
pero' anche a farseli imprigionare dalle banche e stare al loro dictat non e' meglio
Cosa prevede la legge e cosa succede in caso di prelievo in banca (o dal bancomat) dopo la morte dell’intestatario.

Le operazioni sul conto del defunto

In caso di prelievi dal bancomat, la Banca ha la possibilità di vedere, attraverso i propri sistemi di sorveglianza, chi ha eseguito il prelievo e, se l’operazione è avvenuta successivamente all’orario di decesso dell’intestatario del conto, riscontrabile dall’atto di morte, questa potrebbe valere quale atto di avvenuta accettazione dell’eredità. Sottolineiamo che l’azione di sottrazione deve essere compiuta in malafede o con intenzione fraudolenta.

Alle medesime conclusioni deve giungersi per l’ipotesi in cui chi effettua il prelievo abbia la delega sul conto corrente del defunto ed effettua l’operazione prima che sia stata presentata la dichiarazione di successione e si sia provveduto a dividere la giacenza con tutti gli altri eredi.

Si ritiene, infatti, che avere la cosiddetta «firma sul conto corrente», ossia l’autorizzazione a operare in autonomia sul deposito – facendo prelievi e versamenti – conferita dal titolare del conto stesso, non attribuisce altresì al “delegato” il potere di agire in rappresentanza del delegante. Se ciò accade, secondo la più recente giurisprudenza sul tema, nessuna responsabilità potrà essere addebitata alla Banca.

Bisogna distinguere, infatti, i rapporti tra gli eredi da quelli con la banca. Difatti la delega a operare su di un determinato conto corrente concessa dal titolare ad un altro soggetto vincola l’istituto di credito a equiparare la firma del delegato a quella del delegante. L’istituito, pertanto, non potrà chiedere al delegato di esibire ulteriore documentazione prima di effettuare il prelievo, avendo questi il potere di firma e, quindi, l’autorizzazione a operare in autonomia.

In base a quanto descritto sopra, nel caso in cui l’erede che ha eseguito prelievi non autorizzati sul conto corrente del defunto volesse successivamente rinunciare all’eredità non potrebbe più farlo. Tanto dispone l’art. 527 del codice civile, che sancisce la decadenza dalla facoltà di rinuncia all’eredità per chi sottrae o nasconde beni relativi all’eredità stessa. Pertanto, se uno dei chiamati all’eredità occulta la somma senza dirlo agli altri coeredi, egli si considera erede puro e semplice.

Inoltre se un coerede reclama la ingiusta spartizione dell'eredità ed informa la banca del prelievo non autorizzato la banca chiederà con forme "energiche" a chi ha prelevato di rimettere i soldi nel c/c.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nel caso in cui l’erede che ha eseguito prelievi non autorizzati sul conto corrente del defunto volesse successivamente rinunciare all’eredità non potrebbe più farlo.
Credo che nessuno dei chiamati interessati dalla fattispecie in discussione voglia rinunciare. E che interessi loro solamente impossessarsi del saldo del conto. Rischiando, tra l'altro, di commettere il reato ex art. 646 c.p.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se vi muovete rapidamente prima che in banca sappiano del decesso e nessuno degli eredi contesterà, credo che non vi siano problemi, evitate di lasciare il saldo a zero :)
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Battistini se il conto è on line o ha il collegamento la cosa è facile se si deve andare i banca la cosa è più difficile, per il tempo e la forza d'animo ecc. se la persona cara sta in condizioni precarie e tutti gli eredi siete in accordo conviene spostare i soldi prima se poi il caro si riprende si restituisce tutto.
In alcuni casi gli escamotage sembrano ovvi ma a volte non si pensano.
 

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