'namo bene!!. Spero che i consigli che hai elargito si riferiscano a cose che hai capito.Sta di fatto che le ho dato dei consigli su come affrontare la sua situazione, e non ci crederete, non sono ancora riuscito a capire a che titolo interviene nell'amministrazione familiare.
Di solito quando si viene ricoverati nelle RSA (Residenza Sanitaria Assistita) bisogna pagare una retta che varia a secondo della tipologia e categoria di struttura: non mi meraviglierei che l'importo sia pari alla pensione di invalidità (però il padre, visto l'età, dovrebbe avere una sua pensione da lavoro) più l'importo dell'assegno di accompagno.
Infatti gli ultra sessantasettenni affetti da patologie che li rendono non in grado di svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età vengono considerati invalidi civili ai soli fini dell’assistenza socio-sanitaria e della concessione dell’indennità di accompagnamento.
Di solito pensione ed indennità vengono versati sul c/c non è più il tempo delle file alla poste nei giorni di pagamento delle pensioni a secondo di come inizia il cognome del beneficiario. La RSA si fa autorizzare dal ricoverato al pagamento della retta mensile il giorno stesso dell'accredito dei suoi emolumenti (non si sa mai che morisse il giorno dopo) un pò come succede per la domiciliazioni delle bollette.
Può anche darsi che la postante abbia la firma sul c/c del padre, ipotesi che potrebbe essere avvalorata dal fatto che la sorella ha chiesto tramite avvocato gli e/c del conto del padre.
Infine la "signora" abitando nella stessa casa, di cui il padre ha il diritto di abitazione + i 4/6 di proprietà, paga per intero tutte le spese condominiali di ordinaria e straordinaria manutenzione. L'amministratore di condominio le rilascia le ricevute dei pagamenti.
Ultima modifica: