(la chiocciolina deve essere seguita perfettamente dal nome/nickname così come e' scritto, maiuscole comprese. Altrimenti visto che siamo decine di migliaia mandi a chiamare altri) un appunto: la legge sulla collazione nasce per non far ledere i diritti dei figli. Innanzitutto questi. Proprio per non far montare "vieppiù" la litigiosità - già insita nella cattiva educazione ricevuta, i famosi fratelli/ coltelli. Sta al giudice, nella sua illuminata ed incondizionata facoltà intellettiva (purtroppo) capire se determinate spese devono essere riconsegnate nella massa ereditaria o meno. Ad esempio esistono i prestiti d'onore: lo stato paga il conseguimento della laurea e perfino i master all'estero (una amichetta di mia nipote ne usufruisce) e successivamente a rate avviene il saldo. Credo quindi sia giusta la nostra normativa che impone di indagare caso per caso. Il caso portato da te @
quiproquo mi farebbe piacere sapere come e' andato a finire. L'architetto ha leso il futuro professionale del fratello utilizzando i soldi della famiglia per se? Pare per come l'hai messa di no. Ma questa purtroppo e' una campana. Il giudice le ascolta tutte e due ed anche se tutte e due sono stonate, una musicalmente sarà più piacevole da ascoltare. Quella passera'. Si, my darling, i giudici sono esseri imperfetti come gli altri esseri umani, possono prendere cantonate, MA dobbiamo ricordarci che nelle famiglie ci sono le pecore bianche e quelle nere e talvolta le pecore bianche tirano certi imbrogli alle pecore nere che si rimanda il redde rationem alla fine...alla fine del de cuius, perché la nera in effetti era bianca e la bianca era nera, ma il de cuius non lo sapeva.
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arciera. Il mio De cuius (padre-padre), che tu non vuoi neanche solo abbozzare nella tua immensa galleria di figure genitoriali, prescinde dal merito di ciascuno...se io dovessi adottare quel percorso dovrei elargire quasi tutto alla mia prima figlia a "danno" della seconda (la prima è sempre presente...la seconda meno...)
ma non lo farò...perchè il mio parametro non è il merito, bensì il
BISOGNO di ciascuna che può essere diverso a vita o anche solo temporaneo...si naviga a vista e il padre timoniere aggiusta la "rotta" in virtù delle esigenze e non ipotizza scale premio o peggio ancora sanzionatorie...Certamente ci saranno pure i De cuius che tu indichi ma nessuno potrà dirci quanti sono i tuoi e quanti i miei. Come pure quanti eredi neri e quanti bianchi. Una cosa è certa per me è che se non ci fosse la legge bianchi o neri che fossero, non potrebbero litigare come ben conosciamo dalle cronache, e sia pure apparentemente costretti all'unità familiare,
realizzare l'accettazione delle scelte in vita e in assenza del testamento...Mentre mi sono convertito solo parzialmente a denti stretti in presenza di testamento: questi viene redatto mediamente
nell'ultimo quarto di vita quindi con possibilità di cadere in valutazioni meritorie occasionali non necessariamente di breve durata...dove sotto tale influsso il de cuius può commettere degli errori di valutazioni e come ben dici tu scambiare il nero con il bianco...Mentre resto fermo sulle "dazioni" che io chiamo elargizioni o provviste e il codice "Donazioni" che sono state fatte
durante il corso di tutta la vita, magari con il consenso anche tacito di tutti i componenti, basate,ripeto, non sul merito ma sulla oculata valutazione di quel bisogno in quel preciso lasso di tempo.
Qui, non mi smuove nessuno...venissero anche mille TIGRI a farmi desistere...non per caparbietà ( sarei pronto a redimermi quando l'interlocutore entrato serenamente e senza pregiudizi nella mia tesi mi scovi il punto debole tale da far cadere tutta l'impalcatura su cui si poggia...) ma per intima e consolidata convinzione maturata in almeno 5 decenni. Anche indirettamente sulle esperienze di tanti e tanti amici e conoscenti di vario livello
socio economico. Sarebbe interessante conoscere il parere di qualche propista che con più di un figlio (conditio sine qua non...) abbia già dato a tutti tutto quel che era necessario, magari fino all'azzeramento come è successo a un indomabile qpq.