Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se fosse una donazione in cambio di assistenza sarebbe incontestabile.
Non direi proprio. Quel contratto potrebbe essere affetto da nullità.
Esempi:
- manca l'’indicazione dei bisogni a cui il figlio dovrà adempiere;
- la madre non ha in realtà bisogno di assistenza morale e materiale;
- vi è sproporzione evidente tra le due prestazioni.
E se fosse effettivamente una donazione, e anche se fosse stipulata con tutti i requisiti (atto pubblico, alla presenza di due testimoni), sarebbe soggetta a riduzione. Oltre che soggetta a collazione.
 
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Gregorio Albisani

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Buongiorno a tutti. La mia domanda è: la successione di una casa dalla madre vedova ad uno dei tre figli con il consenso degli altri due figli come viene regolarizzata in termine di legge? È possibile attuarla senza testamento? Grazie ho bisogno di direttive per non incorrere in problemi legali e fiscali.
Se i figli si parlano e sono tutti d'accordo e il punto è solamente quello di intestare ad uno soltanto l'immobile, la signora può vendere l'immobile al figlio ad un prezzo congruo e la somma incassata sarà poi divisa tra i tre figli con un testamento oppure con donazioni effettuate in vita. In questo modo la compravendita non potrà essere aggredita neanche dopo l'apertura della successione e le sostanza della signora potranno essere divise equamente in parti uguali tra i figli. Queste donazioni - se effettuate in parti uguali e se non ci sono altri beni - non potranno dare adito ad alcun contenzioso. Ovviamente sono tutti atti che hanno i loro costi in termini di spese notarili e, per la compravendita, anche in termini fiscali
 

Nemesis

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la signora può vendere l'immobile al figlio ad un prezzo congruo e la somma incassata sarà poi divisa tra i tre figli con un testamento oppure con donazioni effettuate in vita
Non c'è nessun bisogno di dividere in vita il corrispettivo della compravendita.
Se l'intento è quello di destinare "le sostanze" dopo la morte a tutti i tre figli in parti uguali, non c'è bisogno di un testamento.
 

Gregorio Albisani

Membro Attivo
Professionista
Non c'è nessun bisogno di dividere in vita il corrispettivo della compravendita.
Se l'intento è quello di destinarlo dopo la morte a tutti i tre figli in parti uguali, non c'è bisogno di un testamento.
Certamente non c'è bisogno, infatti era scritto nel mio messaggio che la divisione poteva avvenire anche con l'eredità (tramite testamento olografo - gratuito - o con la successione disciplinata dalla legge, visto che ci sarebbero solo tre figli). Il suggerimento (opzionale) di effettuare delle donazioni in vita permetterebbe al figlio che acquista l'immobile di recuperare una parte del costo del quale si fa carico nell'immediato. Ovviamente questo dipende da cosa è meglio per la signora e cosa desidera fare.
 

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