Nel contratto non c'è nessuna clausola che mi imponga di mantenere il regime per un determinato periodo di tempo, però c'è scritto questo:
Il locatore dichiara di volersi avvalere della modalità di tassazione sui redditi da locazione di fabbricati prevista dal D.Lgs. n. 23 del 14.3.2011 denominata
“cedolare secca”. Pertanto la registrazione fiscale di tale contratto non comporterà alcun pagamento di imposta di registro o imposta di bollo. Non verrà inoltre applicata, negli anni di decorrenza del contratto, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT di variazione dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati. L’adesione al regime della “cedolare secca” è consentita in quanto i contratti con cui il conduttore realizzerà sublocazioni di porzioni dell’unità immobiliare, saranno stipulati con studenti universitari o figure equipollenti, così integrando il requisito richiesto dall’art. 9, comma 2, D.L. 28 marzo 2014, n. 47 che ha modificato l’art. 3, co. 6 bis del D.lgs 14 marzo 2011, n. 23, ossia quello che un ente senza scopo di lucro (quale è l’impresa sociale), conduca in sub-locazione di un immobile ad uso abitativo ad uno studente universitario. Conformemente al proprio oggetto sociale, il conduttore esercita attività improntate all’interesse generale, contribuendo, quindi, alla risoluzione delle emergenze abitative che investono giovani, studenti, altri soggetti inseriti in percorsi di formazione-lavoro.
E anche questo:
Aggiornamento e revisione del canone. Il canone inizialmente pattuito non sarà aggiornato annualmente della variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell’anno precedente.