J

JERRY48

Ospite
Tu credi di averla trovata...e lo dici solo per non dispiacere alla tua "SANTA" signora moglie...come la capisco.. in realtà tu sogni di possedere e vivere beato in mezzo ad un harem...prova a candidarti come controfigura di quel signore di Arcore nel prossimo immancabile film riepilogativo di quest'altro
nobilissimo eccellentissimo...ecc....ecc.. Presentando nel tuo curriculum i vari interventi su Propit in materia di "QUOTE ROSA",avresti delle buone probabilità di essere prescelto...Pensaci bene ..e cerca di prepararti meglio.

Nel frattempo continua con il Lambrusco e stordisciti a ballare la
Lambada. Capito mi hai??? Se no...chiedilo a J.48. Espertissimo tuttologo...Quiproquo.

Sì, infatti mi occupo di tutta la...logistica.

Sei proprio sicuro Jaco??? Potresti giurarlo a te stesso??? Ho dei forti dubbi.
Tuttavia, in dubbio pro reo....Ciao. quiproquo.

In dubio pro reo.
(è meglio Jaco colpevole libero, che innocente in galera).
 
Ultima modifica di un moderatore:

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
arciera: i politici dovrebbero guadagnare ancora di più
Specifico meglio. Se a capo di un paese ci fosse un quadro dirigente degno di questo nome, questo benedetto quadro dirigente dovrebbe guadagnare di più dei suoi sottoposti? Che gli alti dirigenti della magistratura assieme alle più alte cariche dello stato guadagnino tanto quanto chi fissa loro le regole e le fissa a tutto il paese, è giusto? Se avessimo un quadro dirigente capace aggiornato attento, professionale, noi dovremmo o no ritoccare al ribasso tutti gli stipendi che ora per legge sono legati a questa professione? Quanta responsabilità ha la classe dirigente? e quanta responsabilità ha nella crisi economica in cui versiamo e nella sua gestione? Quindi quanto di conseguenza dovrebbe essere pagata o deve pagare per la sua inettitudine (che è l'altra faccia)? Io spero che dopo una scrematura obbligatoria, questa classe dirigente deve tornare ad essere onorevole e capace. Devono ritornare i capaci con onore. E non essere la cartina di tornasole degli improperi del Paese, perchè di sprechi - e cose inaudite tipo cachet sanremesi, contratti televisivi e consulenze varie - è ora di parlarne sul serio[DOUBLEPOST=1388784029,1388783875][/DOUBLEPOST]c'era una volta
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Non sempre cara Arciera si dice quel che si vuole...a volte, per grossolano calcolo, si dice il contrario col risultato di scottarsi le dita e mettere in imbarazzo il tuo..il nostro Euripide...dopo di chè posso essere d'accordo che il "MERITO" va riconosciuto, apprezzato e remunerato...ma senza esagerare e con il dovuto equilibrio specie nel pubblico...questo solo in teoria...perchè nella realtà italiana io non vedo personaggi degni di tali meriti (penso alla magistratura...specie nel civile; e all'immenso apparato burocratico dove i posti al sole,fra l'altro, sono ben visibili...eccetera...) e quindi immeritevoli di remunerazioni così spropositate a fronte di bassissimi stipendi anche nel pubblico (penso alla SANITA' e altri settori...forze armate...polizia )...Ritornando ai politici nostrani di cui indico solo le iniziali dei più noti (sempre più in TV che in parlamento) (Cicch..Gasp...Lup... Sant.... M.d'a... Brun... bers... Pann...(nessuno tocchi Caino perchè Abele SI'???) e tanti altri di entrambi gli schieramenti io non ho altri elementi per giudicarli che le stesse frasi che vengono riportate dai giornali e ampliate in televisione. E vorrei che almeno si distinguessero per un italiano più forbito e perchè no anche dialetticamente più incisivo. L'impressione che ne traggo è che sono tutti proiettati ai futuri risultati elettorali attuando una campagna promozionale permanente. E con i reali bisogni del paese sempre rimandati alla prossima settimana...e così da decenni...Mi dispiace...ma il mio pollice è decisamente rivolto in basso.
Ti saluto cordialmente. Quiproquo.
 
J

JERRY48

Ospite
Leggete tutto questo susseguirsi di dati, non ho messo il link volutamente, perchè fa più effetto così. E poi ditemi se non dobbiamo preoccuparci.

Secondo i recenti dati comunicati dall'Istat in Italia continuano ad aumentare i poveri che passano da 2,4 milioni nel 2007 a 4,8 milioni nel 2012.
Un deciso raddoppio.
Sono anche in continuo aumento le famiglie che tagliano la spesa, oggi sono il 65%
Tra i poveri ben la metà si trovano nel Sud che ne conta circa 2,3 milioni e molti sono dei minori, circa un milione contro poco più di settecentomila nel 2011.
Questi dati sono stati comunicati dal Presidente dell'Istat in udienza presso la Commissione di Bilancio del Senato e Camera sul Ddl di Stabilità.
Da osservare il continuo deterioramento dlell'indicatore di grave deprivazione materiale che già era peggiorato fortemente nel corso del 2011 e che praticamente ha visto segnare un raddoppio in soli due anni.
Durante il primo semestre del 2013 il 17% delle famiglie ha dichiarato di aver diminuito la quantità acquistata di generi alimentari e di aver nello stesso tempo spostato i propri acquisti verso prodott dell'acquisto.
Tendenza quasi parallela anche nel settore dell'abbigliamento e delle calzature dove le famiglie che hanno tagliato qualità e quantità ìdei propri acquisti sono salite al 18,3% dal precedente livello di 12,6%.
Continua dunque la stretta economica sulle famiglie Italiane che sono prese dagli effetti negativi provocati dalla recessione, da un andamento molto stanco e debole del mercato del lavoro, dalla scarsa assistenza ricevuta dalle banche e dagli Istituti Finanziari che continuano a non concedere prestiti o mutui in maniera soddisfacente e, per ultima, anche dalla continua situazione instabile a livello politico che rende oggi l'Italia uno dei paesi maggiormente incerti all'interno al blocco dell'Eurozona.
- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall'Inps dall'inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione; a giugno, richiesta Cig in aumento + 1,7% rispetto a maggio e in calo -4,9% su giugno 2012 (fonte: Inps);
- Benzina: da gennaio a luglio 2013 i consumi di benzina sono calati -6,3%, per cui il gettito fiscale (accise e imposte) e' sceso -2,9%. Considerando i primi sette mesi del 2013, i consumi petroliferi sono complessivamente scesi del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2012 (fonte: Unione Petrolifera);
- Cassa integrazione: nel complesso sono state autorizzate 704 milioni di ore nel periodo gennaio-agosto 2013 (fonte Inps); ad agosto Cig +12,4%. Salgono straordinaria e in deroga;
- Chiusura aziende: per la crisi, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4 (fonte: Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza);
- Competitività: Italia al 49° posto nel mondo, battuta anche da Lituania e Barbados (fonte: World Economic Forum);
- Consumi: nel periodo 2012-13 contrazione record dei consumi di -7,8% (fonte: Federconsumatori). Cio' equivale ad una caduta complessiva della spesa delle famiglie (vedi sotto "Spesa famiglie") di circa 56 miliardi di euro; a Natale 2013, i consumi delle famiglie italiane sono crollati -8.0% rispetto al 2012 (fonte: Codacons);
- Credito alle imprese: secondo la Bce nel luglio 2013 contrazione di -3,7%, superiore a quella registrata a giugno (-3,2%) e maggio (-3,1%). Prestiti bancari fino a 12 mesi, quelli piu' adatti a finanziare il capitale circolante delle imprese: -4,0%. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;
- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6.000 miliardi;
- Debito pubblico: nuovo record a ottobre, a quota 2.085 miliardi di euro. Lo rende noto la Banca d'Italia nel supplemento al bollettino statistico di finanza pubblica. A settembre il debito delle pubbliche amministrazioni era stato pari a 2.068 miliardi. Gli interessi pagati dal Tesoro sono stati 86,7 miliardi nel 2012. Secondo le previsioni il debito pubblico salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;
- Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico IMU, IVA, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%. Per la Bce ci sono rischi crescenti su obiettivi deficit 2013, peggiora disavanzo, con sostegni a banche e rimborso debiti PA;
- Depositi: nelle banche italiane in totale sono scesi nel luglio 2013 a 1.110 miliardi di euro contro i 1.116 miliardi di giugno. I depositi delle famiglie sono stabili a 918,5 miliardi, quelli delle società sono scesi da 198,4 a 191,6 miliardi (fonte: Bce);
- Disoccupazione: a luglio 2013 si attesta al 12% (fonte Istat). Disoccupazione giovanile balza al nuovo record negativo storico: 39,5%. Le domande di disoccupazione e mobilita' sono salite +19,8% nei primi 7 mesi del 2013 (fonte Inps). Nell'Eurozona per il 2013 le stime confermano una disoccupazione al 12,3%, e per il 2014 al 12,4% (fonte Bce);
- Entrate tributarie: Le entrate tributarie nei primi 10 mesi dell'anno si sono attestate a 307,859 miliardi di euro, in calo di circa 1,4 miliardi rispetto ai 309,301 miliardi di euro dello stesso periodo del 2012. A ottobre sono state pari a 29,266 miliardi di euro, in lieve ribasso rispetto ai 29,601 miliardi dello stesso mese del 2012.
- Evasione: Nel 2013 5mila evasori totali e 17,5 miliardi nascosti. Secondo le stime elaborate dall'Istat l'imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 275 miliardi di euro;
- Export: a ottobre 2013 si registra una diminuzione sia dell'export (-0,5%) sia, in misura più rilevante, dell'import (-2,6%). (fonte: Istat); a ottobre 2013, il saldo commerciale è pari a +4,1 miliardi, superiore a quello registrato a ottobre 2012 (+2,3 miliardi). Al netto dell'energia, l'attivo è di 8,9 miliardi. Nei primi dieci mesi dell'anno, l'avanzo commerciale raggiunge i 23,7 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, è pari a quasi
Nei primi dieci mesi dell'anno, l'avanzo commerciale raggiunge i 23,7 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, è pari a quasi 70 miliardi.
- Fabbisogno dello stato: sulla base dei dati preliminari del mese di dicembre, il fabbisogno annuo del settore statale del 2013 si attesta a 79,7 miliardi, che si confrontano con i 49,5 del 2012.
- Fallimenti: nel primo semestre 2013 si sono registrate 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento +5,9% rispetto allo scorso anno;
- Felicità: Italia depressa, il 'fu-Belpaese' è 45° nella classifica mondiale, stando al secondo Rapporto sulla Felicità dell'Onu;
- Fiducia aziende: l'indice composito sale da 79,8 di luglio a 82,2 di agosto.
- Fiducia consumatori: torna ai livelli massimi da due anni. Il clima di fiducia dei consumatori aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.
- Gettito IVA: nel periodo gennaio/aprile 2013 tra le imposte indirette prosegue l'andamento negativo dell'IVA (-7,8%) per effetto della flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (-4,7%) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (-21,4%) che risentono fortemente del deterioramento del ciclo economico;
- Immobiliare: nel primo trimestre 2013 l'indice dei prezzi delle abitazioni ha registrato una diminuzione dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012 (fonte: Istat);
- Inflazione. Nel 2013 in Italia il tasso d'inflazione medio annuo è stato pari all'1,2%, in decisa diminuzione rispetto al 3% del 2012. Si tratta del dato più basso dal 2009.
- Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi);
- Lavoro: Lavoro: 6 milioni in cerca e 7 su 10 temono di perderlo (fonti: Istat e Coldiretti);
- Manifattura: l'indice Pmi è salito a 51,3 punti ad agosto, dai 50,4 del mese precedente, segnando il livello massimo da 27 mesi a questa parte. Secondo Markit alla base dell'espansione della produzione c'è stato un incremento dei nuovi ordini, il più marcato in oltre due anni, in particolare dall'estero.
- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, i totalmente inattivi sono il 36%;
- partite IVA: crollate -400.000 (-6,7%) dal 2008 (fonte Cgia Mestre);
- poveri: per la crisi sono raddoppiati dal 2007 al 2012 a quasi 5 milioni (fonte Istat);
- Prezzi produzione: l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato a luglio dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuito dello 0,9% nei confronti di luglio 2012. Lo ha comunicato l'Istat.
- Pil: il Prodotto interno lordo dell'Italia, ovvero la ricchezza complessiva del paese, alla fine del 2012 era di 2.013,263 miliardi di dollari (dati Ocse) o 1.565,916 miliardi di euro (fonte: relazione del governo al Parlamento - 31 marzo 2013). Nel secondo trimestre il Pil Italia è stato confermato in contrazione -0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell'anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell'anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat). S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l'Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. L'ultima previsione dell'Istat per il 2013 e' -2,1%. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Anche l'Ocse prevede una contrazione di -1,8%, unico paese in recessione del G7. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%. E un crollo senza precedenti di -8,8% dall'inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 (fonte Eurostat);
- Potere d'acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall''inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;
- Povertà. Nel 2012 la povertà assoluta ha colpito il 6,8% delle famiglie e l'8% degli individui. I poveri in senso assoluto sono raddoppiati dal 2005 e triplicati nelle regioni del Nord (dal 2,5% al 6,4%). E' quanto emerge dal quarto Rapporto sulla Coesione sociale presentato da Inps, Istat e ministero del Lavoro.
- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);
- Produzione industriale: crollata -17,8% negli ultimi dieci anni. La produzione industriale e' calata -1,1% a luglio 2013 e -4,3% rispetto a luglio 2012 (fonte Istat);
- Reddito famiglie: nel 2013 e' tornato ai livelli di 25 anni fa, oggi 1.032 miliardi di euro, rispetto ai 1.033 del 1988 (fonte: Confcommercio);
- Ricchezza: dall'inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 il pil e' crollato -8,8% (fonte: Eurostat), pari a una perdita di oltre 150 miliardi di euro. L'Italia comunque e' il paese piu' ricco in Europa per via del patrimonio immobiliare dei cittadini ma tra quelli a minor reddito e con il piu' alto tasso di poverta': la ricchezza netta pro-capite, pari a 108.700 euro, supera di poco quella dei francesi (104.100 euro) e dei tedeschi (95.500 euro) (Fonte Bce-Bankitalia);
- Servizi: il fatturato delle aziende che operano nel settore servizi (80% del Pil Italia) nel secondo trimestre 2013 risulta in calo -2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; l'indice Pmi relativo alle imprese dei servizi in Italia resta sotto i 50 punti (che indica contrazione): 48,8 ad agosto (fonte: Markit);
- Sofferenze bancarie: in totale sono passate dai 115,8 miliardi di agosto 2012 al nuovo record di 141,8 miliardi di agosto 2013 (+22,4%) in aumento di 25,9 miliardi (Fonte: Centro studi Unimpresa, su dati Bankitalia);
- Spesa famiglie: prosegue il calo della spesa delle famiglie italiane, nel secondo trimestre del 2013 si contrae -3,2%, e per i beni durevoli -7,1% (fonte: Istat);
- Tasse: 262 scadenze per i cittadini italiani dall'IRPEF, all'IVA, all'Irap, etc. Il livello eccessivo di tassazione provoca un effetto negativo, noto come curva Laffer e non e' compatibile con la crescita;
- Spesa pubblica: in 15 anni e' salita +69% a 727 miliardi. Rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del pil. E con gli interessi sul debito pubblico supera il 52%;
- Vendite al dettaglio: in calo a giugno 2013 -3% su base annua, -0,2%. Nel trimestre aprile-giugno 2013 l'indice è calato -0,3%.
Questi sono i dati reali di questo Paese e nel 2014 peggioreranno.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
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Fiducia aziende: l'indice composito sale da 79,8 di luglio a 82,2 di agosto.
- Fiducia consumatori: torna ai livelli massimi da due anni. Il clima di fiducia dei consumatori aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.
eppure questi due indicatori sono i più importanti. Tutto sta a che ritorni la voglia. E ritornino i capaci.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
sono certa. anzi, certissima. Ancora una volta ce la faremo. Questi baldi giovanotti cambieranno l'Italia. (dopo che gli daranno il permesso...)
 

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