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quiproquo non è che mi sia accorto solo due anni fa, Questi sono dei fatti talmente evidenti che chiunque, anche un profano può accorgersi. Ma ci sono altre cose più gravi che si possono immaginare ma che son difficili da dimostrare, come i rapporti tra imprenditori e politici. Per motivi di lavoro ho dovuto assistere, volente o nolente, a delle operazioni a dir poco scandalose nel campo dei rapporti contrattuali internazionali, soprattutto per forniture finanziate nell'ambito della Cooperazione con i paesi in via di sviluppo, con interessi agevolati e veri e propri regali (Grants).
Naturalmente per sbloccare tali fondi è necessario (era necessario, ormai sono quasi scomparsi) "oliare" molte ruote (In Italia e nel Paese di destinazione) . E più son le ruote più alto diventa il finanziamento ed il costo per il Bilancio Statale.
Restando in ambito italiano, circa 30 anni fa, un imprenditore del sud (dove si fermò Gesù Cristo) entrò in politica e riuscì a farsi eleggere senatore. Ebbene sfruttando i finanziamenti statali a fondo perduto per la ricostruzione del post terremoto del 1980, senza aver subito una lira di danni, si fece ricostruire, su un altro terreno, un nuovo stabilimento supermoderno del valore di svariate decine di miliardi di lire.
La legge prevedeva un contributo del 75 % a fondo perduto. Inutile dire che il senatore del teorico 25 % restante non sborsò un centesimo, ma anzi (con sotterfugi vari) oltre allo stabilimento nuovo " a gratis" gli vennero in tasca anche tanti bei contanti. Il Senatore è morto e quindi pace all'anima sua. Son passati 30 anni e la morte estingue il reato.
Torniamo agli sprechi (abusi) più evidenti. Un Ex Consigliere Regionale del Piemonte, di Torino, che conosco dall'infanzia, che persi di vista e che rincontrai quando lui faceva l'operaio ed il rappresentante sindacale alla Fiat Mirafiori ed io studiavo in Via Ventimiglia alla Business School S.A.A.,(1969/1970) l'anno scorso, dopo lo scandalo dei rimborsi alla Regione Lazio, mi raccontò che quando era consigliere venne organizzato un viaggio in California, per tutti i consiglieri e le loro famiglie, per cercare di ristabilire i contatti con gli emigranti piemontesi di fine '800.
Non so quanti ne abbiano trovato, so solo che di sicuro avevano trovato San Francisco, Los Angeles, San Diego, fino al confine con il Messico.
Trascorsero 15 anni, nei più lussuosi alberghi e ristoranti.
Non trovarono i discendenti dei piemontesi, però ce la misero tutta.............
P.S.: superfluo dire che la spesa, comprese le mance, fu tutto a carico del solito contribuente.
quiproquo, ho scritto tanto, ho problemi di vista e non ho voglia di rileggere.
Spero di non aver scritto troppe castronerie.
Saluti.[DOUBLEPOST=1389042910,1389042618][/DOUBLEPOST]@
jaco, perchè non ci presenti Maia ? Sarà mica l'APE ?