Cerco di capire: lei ha fatto una donazione indiretta a suo figlio e alla di Lui moglie per comperare la casa:
1-Lei ha donato (supponiamo) 100.000. 2-Il mutuo erogato è risultato pari a 120.000= 3-Suo figlio è risucito ad farsi cedere la quota dal coniuge 4-ora il figlio è proprietario al 100% di un valore di 100.000 su cui grava un debito di 120.000; 5-Lei vorrebbe farsi cedere l' usufrutto supponiamo che vale 70.000 e pagare il mutuo
Cosi' facendo forse Lei vorrebbe pervenire a tre risultati:
A-Acquisire il diritto di abitare od affittare la casa ( "visto che il mutuo lo pago io, vorrei gli onori e non solo gli oneri")
B-Preordinare la successione ( quando Lei verrà meno la casa diverrà automaticamente tutta di suo figlio)
C-Rendere meno appettibile da parte dei terzi creditori la quota di suo figlio, se questi avesse debiti di vario genere (oltre il mutuo) per cui si dovesse rischiare una iscrizione ipotecaria di secondo grado.
La situazione è un po' complessa e frutto di variabili diverse:
1-La Banca andrebbe interpellata al riguardo e possibilità di rinegoziare un nuovo mutuo piu' leggero 2- quante rate arretrate non sono state pagate ? - 2) Andrebbe analizzato il suo livello di reddito 3) Quali debiti potrebbe suo figlio avere contratto oltre il mutuo? A che punto del piano di ammortamento del mutuo siamo ed a quanto ammonta la residua parte del capitale da pagare? Ci sono elementi sufficienti per stabilire se ci sono rischi di revocatoria ordinaria ex art.2901, conseguente il trasferimento dell' usufrutto ?
4)Cosa intende per vendita coatta? Tento una risposta: Se non si pagano le rate, la finisce all'asta e viene pignorato sia l'usufrutto che la nuda proprietà
Forse vale la pena di valutare
a-se esistono i presupposti per sospendere il pagamento del mutuo ***** vedi nota in calce
b-nel frattempo con calma valutare la possibilità di rinegoziare il mutuo a rata piu' bassa con l'aiuto di un esperto. Poco importa chi lo paghi
o lo paga il debitore attuale ( suo figio) o il prossimo ( lei) è scelta vostra
c-in alternativa- se non ce la fate a pagare il mutuo- vendere l'immobile al piu' presto e con il ricavato estinguerlo; forse resta anche qualcosa.
Il problema è che se l'immobile và all' asta rimanendo inattivi e passivi ci perdete tutti e molto
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dal 1 febbraio 2010 scatta per gli italiani in difficoltà la possibilità (fino al 31 gennaio 2011) di presentare presso la propria banca la domanda per la sospensione delle rate mutuo per un periodo fino a 12 mesi. L’iniziativa, nasce da un accordo fra l’Associazione bancaria italiana (Abi) e le associazioni dei consumatori, allo scopo di venire incontro alle famiglie che nel 2009 e nel 2010 abbiano subìto o subiranno eventi sfavorevoli quali la perdita del lavoro, cassa integrazione, morte o altre cause che rendano impossibile il pagamento del mutuo.
Ovviamente le banche non sospenderanno il mutuo a chiunque ne faccia richiesta, dovranno effettuare dei controlli di esistenza dei requisiti per accedere al beneficio, per cui in realtà sarà verso aprile o maggio che la famiglia vedrà sospesa la rata di mutuo da pagare.