@possessore: in merito a quanto affermi (non applicabilità dei nuovi parametri per ristrutturazioni in corso), sono state emesse circolari specifiche o è una tua, anche se verosimile, deduzione?
Ci sono specifiche prese di posizione della Agenzia delle Entrate?
FONTE:
RISTRUTTURAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUI NUOVI BONUS
Ora copio & incollo il contenuto del link qui sopra, poiché tale link POTREBBE SPARIRE FRA QUALCHE MESE!
La parte in grassetto è la risposta al Tuo quesito.
30/07/2012 - Mentre il decreto per lo sviluppo e la crescita passa all’esame del Senato, sembra definito il quadro delle detrazioni fiscali per chi intende riqualificare un immobile dal punto di vista edilizio o energetico.
RISTRUTTURAZIONI
Il decreto ha elevato dal 36% al 50% la percentuale di detrazione fiscale sulle spese per gli interventi di ristrutturazione e raddoppiato il tetto di spesa su cui calcolare l’agevolazione da 48 mila a 96 mila euro.
Si tratta di un incentivo agli investimenti privati, la cui portata si è erosa durante l’esame delle misure. In un primo momento si era infatti pensato di rendere stabile la detrazione al 50%. Successivamente i bonus maggiorati sono stati limitati alle ristrutturazioni effettuate entro il 31 dicembre 2014, per poi essere circoscritti ulteriormente alle spese per lavori sostenute entro il 30 giugno 2013.
Come calcolare le detrazioni
Il decreto sviluppo non ha fatto scomparire le detrazioni del 36%, che in alcuni casi restano valide per i lavori in corso al momento dell’approvazione della nuova norma.
Per capire quale percentuale di sconto applicare, soprattutto per quei lavori a cavallo tra vecchia e nuova normativa, bisogna considerare la data in cui è stato emesso il pagamento per gli interventi effettuati sull’immobile.
Nel periodo di imposta 2012, le spese sostenute fino al 25 giugno 2012 rientrano infatti nella vecchia normativa e usufruiscono della detrazione del 36%, con un tetto di spesa di 48 mila euro.
Le spese sostenute dal 26 giugno 2012, data di entrata in vigore del Decreto Sviluppo, al 30 giugno 2013, sono agevolate con una detrazione fiscale del 50% fino a un tetto di spesa di 96 mila euro. Da questo nuovo totale vanno però detratte le spese già sostenute in precedenza, che sono state agevolate col regime del 36%.
Nel periodo di imposta 2013, spetta la detrazione del 50%, con tetto di 96 mila euro, per le spese sostenute fino al 30 giugno 2013. Se i lavori non iniziano nel 2013, ma proseguono dall’anno precedente, bisognerà tenere presenti le spese già pagate, che concorrono al raggiungimento del tetto dei 96 mila euro.
Dopo il 30 giugno 2013 si torna automaticamente alla vecchia normativa. Significa che chi effettuerà spese dopo questa data potrà beneficiare della detrazione del 36%. Ma bisogna prestare attenzione ad un altro particolare. A scendere ai livelli originari non è solo la percentuale del bonus, ma anche il tetto di spesa, che torna quindi a 48 mila euro. Se i lavori proseguono dopo il 30 giugno 2013, ed è già stata spesa una cifra superiore a 48 mila euro, le ulteriori spese potrebbero non beneficiare di nessuna agevolazione.
RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE
Sono prorogate al 30 giugno 2013 le detrazioni del 55% sulle spese per gli interventi utili a conseguire il miglioramento energetico degli edifici.
Lo slittamento dei termini è una novità rispetto alle previsioni iniziali in base alle quali l’agevolazione doveva scendere al 50% dal primo gennaio 2013 al 30 giugno 2013.
Nel caso dei lavori per il risparmio energetico non sembrano quindi esserci dubbi sul calcolo della detrazione, perché si continuerà a beneficiare degli stessi bonus.
(riproduzione riservata)
Il caso dell'utente che ha aperto questo thread, è il caso di una persona che ha già utilizzato al 100% il massimale di 48mila euro previsto dal recupero IRPEF del 36%, sicché la mia risposta è stata che, pur spendendo altri 30mila euro dopo il 25 giugno 2012, non si potrà recuperare alcunché su questi ulteriori 30mila euro, in quanto gli 80mila euro spesi prima dell'entrata in vigore della nuova legge hanno già esaurito interamente il plafond (di 48mila euro) disponibile con la VECCHIA normativa.