Che, nonostante la dovizia di particolari, hai dimenticato di precisare quello più importante. E cioè se possiedi o no un documento scritto che attesti la ricevuta dell'assegno, firmata dal percettore.Cosa ne pensate di questa storiella?
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Che, nonostante la dovizia di particolari, hai dimenticato di precisare quello più importante. E cioè se possiedi o no un documento scritto che attesti la ricevuta dell'assegno, firmata dal percettore.Cosa ne pensate di questa storiella?
Terribile...non mi viene altro...A mò dei fondamentalisti dovremmo decapitarla...facendo precipitare nel secchio di raccolta sotto alla mannaia la prima lettera "E" sostituendola con "INI" per ottenereQpq, visto che sei "infogato"(gasato, combattivo), ti rappresento un problema che sto affrontando e che, credo, tutta l'Italia vessata, mi invidia. Vengo al problema. Per via di un contenzioso con la cassa geometri provocato dal mio vecchio commercialista nel 04/2009 ho chiuso la mia irregolarità versando con un assegno circolare la somma di circa 25.000 € ad Equitalia. Dopo alcuni anni dalla stessa ho ricevuto una cartella che ripeteva a mio giudizio gli stessi debiti. La portai al mio nuovo commercialista lamentando il mio dubbio. Dopodiché non se ne parlò più. L'anno scorso lo stesso mi chiese quando avessi intenzione di andare in pensione. Alla mia risposta che non ero interessato, poiché non ritenevo interessante l'importo che mi avrebbero corrisposto, mi ha comunicato che viceversa non era come pensavo. Gli detti subito disposizioni di organizzare la definizione della pratica. Fece un controllo e mi comunicò che non avrei potuto usufruire della pensione, considerato l'arretrato che avevo con la cassa. Meravigliato gli ricordai che avevo risolto tutto nel 2009. Scettico mi chiese di fare richiedere un estratto conto della mia posizione all'Equitalia. Risultato: ero debito della cifra sopra menzionata, aumentata di qualcosa. Alcuni mesi fa mi è stata rinotificata la stessa cartella. Poiché non credeva alle mie affermazioni, sebbene lui avrebbe dovuto avere la documentazione relativa, mi chiese la copia dell'assegno. La banca me lo ha consegnato con tutta la storia. Risulta incassato dall'Equitalia con tutti i passaggi certificati dalla mia banca. Quando ho consegnato il documento al mio commercialista, ha esclamato: "Allora è vero!?". Gli ho contestato di non avere avuto fiducia in me ed abbiamo cercato di capire cosa potesse essere successo. Fatta un'attenta ricerca all'Equitalia non risulta niente. Quindi i miei soldi, qualcuno li ha incassati ed il mio conto è rimasto inspiegabilmente in rosso. E' stata fatta una richiesta alla direzione di regolarizzare la situazione, rimasta senza esito. Un impiegato, stupefatto si è impegnato risolvere il problema. A tutt'oggi tutto tace. Adesso sto uscendo per andare dal commercialista a firmare la richiesta della pensione. Già contattato l'avvocato, domani mi attiverò per denunciare Equitalia per un reato penale. Credo che qualcuno salterà essendosi intascato 25.000 €.
Cosa ne pensate di questa storiella? Questa è Equitalia.
Quindi non hai una ricevuta firmata dalla persona alla quale fu consegnato l'assegno.Questo è quello che ho scritto
Il problema è proprio quello, negligenza degli impiegati di Equitalia che se non trovano il riscontro nella scheda dove dovrebbe andare, non fanno alcuno sforzo cerebrale per cercare di capire cosa possa essere successo. Questi elementi, non dovendo rispondere personalmente degli errori, se ne fregano altamente, se non trovano immediatamente il riscontro, ti mandano un altro avviso di pagamento.il comune aveva avanzato tale richiesta??? La risposta: mancata registrazione del pagamento dovuta a distrazione o negligenza
del contabile...Credo che sia la stessa cosa per il caso di Gianco. qpq.
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