Antonio Abiuso

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Come ho già spiegato ai fini della composizione del credito devi dichiarare espressamente la tua disponibilità in tal senso prendendo contatto con l'avvocato del condominio il quale non può in tal caso sottrarsi da tale incombenza. Lascia stare l'amministratore, al quale sarà detto avvocato poi a rivolgerglisi per esprimergli il proprio giudizio sulla convenienza o meno di accogliere la tua proposta di poter estinguere il debito con accettabile o meno gradualità.
 

fmasta56

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Come ho già spiegato ai fini della composizione del credito devi dichiarare espressamente la tua disponibilità in tal senso prendendo contatto con l'avvocato del condominio il quale non può in tal caso sottrarsi da tale incombenza. Lascia stare l'amministratore, al quale sarà detto avvocato poi a rivolgerglisi per esprimergli il proprio giudizio sulla convenienza o meno di accogliere la tua proposta di poter estinguere il debito con accettabile o meno gradualità.
All'avvocato ho subito risposto via email e in PEC (per conoscenza anche all'amministratore) proponendo un piano di rientro mensile. Le cose nel frattempo sono un po' cambiate e, anche considerando che l'amministratore ha ricalcolato a nostro favore il debito compessivo, riesco a dare un congruo anticipo, forse restano fuori, almeno per il momento, le sole spese legali. Tra l'altro l'amministratore (con il legale è praticamente impossibile parlarci, al telefono non risponde mai...) mi ha confermato che il termine utile sono i 40 giorni del D.I. conteggiati dalla data di notifica dell'atto (e non da quella di emissione dello stesso): inoltre, a seguito mie precedenti comunicazioni (ora, come già detto, cambiate), avrebbe proposto nella prossima assemblea condominiale il mio piano di rientro mensile, per l'approvazione della stessa.
 

Antonio Abiuso

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Esatto, col d.u. già notificato i 40 giorni decorrono dalla ricezione della notifica.
Se il tuo piano di rientro è in quei termini (con prevista dilazione solo delle spese legali) non vedrei motivo plausibile una mancatane accettazione da parte del condominio.
 

fmasta56

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Esatto, col d.u. già notificato i 40 giorni decorrono dalla ricezione della notifica.
Se il tuo piano di rientro è in quei termini (con prevista dilazione solo delle spese legali) non vedrei motivo plausibile una mancatane accettazione da parte del condominio.
Ho solo un dubbio (a pensar male si fa peccato ma...): io sto facendo/concordando tutto con l'amministratore che peraltro ha avviato l'iter del D.I. ecc.: ma non è che intanto l'avvocato va per conto suo e mi trovo una pessima sorpresa a breve? La notifica dell'atto è stata fatta il 17/01/19 mentre l'assemblea condominiale è stata convocata per l'11/02/19: siamo dentro i tempi (ha detto l'amministratore e anche secondo i miei calcoli) ma un po' di paura mi viene (e il legale non risponde, nemmeno alla PEC notificata regolarmente)
 

Antonio Abiuso

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Dovrebbe esser scrupolo dell'amministratore tenere aggiornato il suo legale circa le trattative in corso per definire ancora in via bonaria la questione. Diversamente ne sarebbe responsabile.
 

fmasta56

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Intanto (finalmente) il legale ha risposto, via email: non so se sia giusto o meno ma, a fronte di un residuo spese pari a circa 3000€ (2017 e 2018) con oltre 800€ già versati in più quale acconto. il legale ha presentato una fattura di più di 1500€. Praticamente metà del nostro debito...sic!
 

Antonio Abiuso

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Non sono in grado di trarre apprezzamenti circa i costi della procedura attivata dal legale del condominio. Se si è fermata alla notifica del precetto dovrebbero restare quelli ivi complessivamente quantificati. Può darsi però che nel fatturatone siano state ricompresi degli ulteriori corrispettivi ascritti ad un'attività collaterale; ad es: di consulenza finalizzata all'introduzione del ricorso ingiuntivo (questo non sarebbe riscontrabile dalla fattura ma dalla parcellazione analitica, ad essa prodromica, delle singole prestazioni). In questa ipotesi tale surplus non potrebbe esserti addebitato. Certo è che in situazioni del genere, dove predomina l'interesse a chiudere la vertenza prima di subirne delle azioni esecutive, spesso conviene sul maggior richiestone 'abbozzare'. Diversamente i maggiori costi d'una causa di opposizione, dall'esito incerto, non la giustificherebbero.
 

fmasta56

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Giusto per ccompletezza, riporto dall'atto di precetto allegato al D.I.:
Dal decreto ingiuntivo: spese liquidate €79,00
Compenso al Professionista liquidato: €700,00
Ed inoltre: Diritti di cancelleria (2 copie autentiche D.I.): €13,58
Registrazione decreti: € 200,00
Per il precetto: Postali costo RAG notifica (diversa specifica postale): € 6,95
Marca ex art.10 L.53/1994 .... € 2,58
Compensi Professionista: € 135,00
Rimborso forfettario 15% dei compensi € 125,25
Spese e compensi imponibili € 960,25
C.P.A. 4% su Spese e compensi Imponibili € 38,41
Imponibile IVA: € 998.66 IVA 22%: € 299,11
COMPETENZE LEGALI fino al presente atto: € 1.517,48
ed inoltre: residuo SORTE IN TITOLO ESECUTIVO: € 3.037,34
per un totale di € 4.554,82

ora, dall'amministratore, mi si è fatto notare che le spese sono scese a 2.954,36 (per i due anni in oggetto) a fronte dei quali ho versato oggi 2.700€ in acconto. Avrei praticamente concluso, ma...restano i 1500€ e passa del legale, che tra l'altro oggi (dopo più di una settimana di completo silenzio, e fortuna che gli ho scritto via PEC) mi ha risposto così:
Intervengo per puntualizzare velocemente:
  1. Sì, ho avuto un "tilt" nell'impianto tale che per qualche giorno i telefoni non han squillato...
  2. Confermo, anche da parte mia non è possibile concedere sconti.
  3. A proposito della rateazione, non posso che rimettermi alla decisione dell'Amministratore il quale, vedo, ha già comunicato che riferirà all'Assemblea: vorrà cortesemente mettermi a conoscenza del relativo deliberato e delle istruzioni sul prosieguo
  4. Prendo atto del deciso impegno nel far fronte più celermente al rientro dalle esposizioni del Sig. XXXXXXXXXX; debbo tuttavia puntualizzare (non è cosa che valga solo "pro domo mea", ma rende le cose più ordinate all'Amministrazione e per il Sig. XXXXXXXX è assolutamente indifferente) che le prime rimesse dovessero giungere saranno imputate anzitutto al capitolo "spese personali" della partita, e quindi:
    1. dapprima a rimborso tassa di registro sul decreto ingiuntivo (€200,00)
    2. per il sopravanzo, a rimborso delle spese legali (S.E. &O., € 1.318,48)
    3. per l'ulteriore sopravanzo, a decurtazione dei debiti (per accessori e capitale) più antichi
In tal modo, fra l'altro, l'Amministrazione sarà subito sgravata dall'impegno di compensare il sottoscritto, consentendo all'Assemblea di gestire con maggior libertà la rateazione eventualmente concessa.
 

basty

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Mi pare di poter affermare che
..restano i 1500€ e passa del legale
... non sono da attribuirsi completamente all'onorario. Purtroppo bisogna capire (creditori e debitori) che quando si arriva ai decreti ingiuntivi, chi ci guadagna è soprattutto lo stato , tra imposta di registro, bolli, IVA, ecc. oltre alla parcella dell'avvocato.

In tal modo, fra l'altro, l'Amministrazione sarà subito sgravata dall'impegno di compensare il sottoscritto, consentendo all'Assemblea di gestire con maggior libertà la rateazione eventualmente concessa.
Questa non l'ho capita:
ma dalla risposta del legale leggo invece che precisa che il tuo anticipo, in primis andrà a coprire le spese legali: sarà il condominio ad aspettare il resto.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Con riguardo al ripiano del complessivo credito del condominio il novero delle spese e competenze del suo legale sono in prededuzione; cioè gli vanno dovute all'atto delle prime rimesse a saldo gradualizzato del debito. La sua pretesa in tal senso è legittima.
Dal conteggio riportato si evince che in riferimento alla intera 'pratica' espletata tutti gli appostamenti a vario titolo del legale di controparte (compensi, spese 'borsuali', ed importi accessori) sono corretti.
Non credo perciò sia il caso di darne qui il riesame analitico (ma se vuoi te lo mando).
Rispetto dunque al credito attualizzato in sorte capitale del condominio (= € 2.954,36), maggiorato del novero complessivo di spese, compensi, e inerenti oneri contributivi e fiscali (pari a € 1.517,48) e ridotto dall'acconto versato (€ 2.700) il persistente tuo debito ancora rateizzabile assomma dunque ad € 1.771,84. Vedi quindi di concordarne al meglio le modalità del rimborso.
 

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