condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
PERò NON VEDO NEANCHE L'URGENZA DI APPORRE UN CARTELLO, senza autrizzazione dell'assemblea, come regola dovrebbe pagarlo l'Amministratore se non viene approvato in Assemblea nel rendiconto di fine anno ciao.:daccordo:
Infatti è questo il problema, faccio un esempio, un cartello da c.a. 20 Euro per un condominio da 20 proprietari (1 euro a testa) costerà certo meno che 20 raccomandate (A/R da 3.20 euro) per l'avviso da parte dell'amministratore al rispetto del Regolamento di Condominio, oppure no?
Tra l'altro il cartello rimane mentre le raccomandate potrebbero essere cestinate ;)
 

Alessia Buschi

Membro dello Staff
Membro dello Staff
Professionista
Secondo me bisogna fare un passo indietro.

Quali sono i doveri di un amministratore?

Tra i tanti.... anche quello di far rispettare il Regolamento di condominio, ora se il regolamento vieta il parcheggio delle biciclette è giusto e sacrosanto che l'amministratore intervenga nel farlo rispettare in che modo?
1) Spedendo raccomandate a tutti i condomini;
2) Inviando email;
3) Apponendo cartelli nella bacheca condominiale.

Le raccomandate come sappiamo tutti hanno un loro costo ben maggioe di un semplice cartello di alluminio, avrebbe potuto mettere anche un semplice foglio di carta intestata del suo ufficio, ma probabilmente aveva paura che potesse essere tolto con facilità. Sempre probabilmente ha inteso mettere un cartello di alluminio del costo massimo credo di 10€ che non si sbiadisce e che nessuno può togliere.

Ora se l'assemblea non dovesse approvare questa spesa che succede?
Che vi ritroverete tempestati di raccomandate con addebito ad ogni singolo condomino, che a mio parere è di maggior costo.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
DI SOLITO COME AMMINISTRATORE HO UN BADGET più che minimo ha disposizione per eventuali spese senza indire una apposita assemblea ciao:daccordo:
 

ergobbo

Membro Attivo
DI SOLITO COME AMMINISTRATORE HO UN BADGET più che minimo ha disposizione per eventuali spese senza indire una apposita assemblea

Anch'io, e se in sede di rendicontazione sorgessero problemi su un caso come quello del cartello farei più o meno esattamente quello che suggeriva Condobip, tuttavia il mio quesito era diverso. Provo a metterlo in un altro modo:

"Se ogni spesa sostenuta dall'amministratore per svolgere le sue funzioni è suscettibile di essere ricusata dall'assemblea, che fine fa la discrezionalità dell'individuo indispensabile per svolgere il lavoro stesso?"

Più volte si è fatto riferimento alla possibilità che avrebbe avuto l'amministratore di mandare raccomandate invece di mettere un cartello. Ma anche la spesa delle raccomandate sarebbe suscettibile di ratifica...

La questione è: Quali sono i limiti entro i quali l'amministratore può muoversi senza dover temere di dover sostenere la spesa di tasca sua se l'assemblea non ratifica?
Esistono questi limiti?
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
.... La questione è: Quali sono i limiti entro i quali l'amministratore può muoversi senza dover temere di dover sostenere la spesa di tasca sua se l'assemblea non ratifica?
Esistono questi limiti?
Premetto non sono Amministratore, ma i limiti d'azione dell'amministratore sono ben stabiliti dall'art. 1130 e 1131 del Codice Civile, ovvero se per far osservare e curare il Regolamento di Condominio, l'amministratore provvede a recapitare a ciascun condomino una lettera Raccomandata, fondo cassa permettendo, non può essere disconosciuta questa spesa al rendiconto, e se l'assemblea lo farà, l'azione successiva dell'amministratore potrebbe essere, dimissioni immediate, così che l'amministratore non ci rimette neppure un centesimo di tasca sua.
Altro caso, non ci sono soldi in cassa, fossi l'amministratore non farei assolutamente nulla ed attenderei l'assemblea ordinaria in cui sarà all'OdG "Osservanza RdC"
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Conclusione:
Se l'amministratore mette il cartello o manda circolari o raccomandate la spesa può venirgli contestata e/o non ratificata
Se l'amministratore non mette il cartello, non manda circolari o raccomandate non fa il suo dovere di far osservare il RdC e questo gli può essere contestato
Domanda:
perchè mai una persona sana di mente dovrebbe voler fare l'amministratore di condominio?
 

ergobbo

Membro Attivo
non può essere disconosciuta questa spesa al rendiconto, e se l'assemblea lo farà, l'azione successiva dell'amministratore potrebbe essere, dimissioni immediate, così che l'amministratore non ci rimette neppure un centesimo di tasca sua.

Ecco, siamo al nocciolo del problema.
Che in un condominio normale una spesa del genere non verrà mai ricusata è pacifico, ma quanti condomini "normali" ci sono?
In linea più che teorica, dunque, la spesa potrebbe NON essere approvata (quello che voleva fare, se non erro, il nostro original poster:D).
Diciamo - per puro amore di speculazione - che il condomino dissenziente riesca a "portarsi dietro" tutta l'assemblea e che la spesa non venga approvata.
A questo punto, come giustamente dici, l'amministratore potrebbe rassegnare le sue dimissioni immediate e, estremizzando, ricorrere all'AG per rientrare del suo credito qualora avesse anticipato i soldi di tasca sua. In pratica dovrebbe però anticipare le spese di un avvocato che curi la sua causa da ben 20 euro e, soprattutto, perderebbe un condominio (con relativo onorario). Dire che non ci perderebbe nulla di tasca sua mi pare un po' azzardato...

Credo sia assolutamente pacifico che in un caso del genere, se portato davanti a un giudice, l'amministratore (ormai ex) vincerebbe senza problemi. Anche in Italia, dove la giustizia segue percorsi spesso particolari.

Lo scenario, benché estremo, è verosimile, ma comporta una considerazione generale: Se tutto quello che fa l'amministratore è ricusabile dall'assemblea, significa che l'amministratore non ha NESSUNA vera autonomia discrezionale nello svolgimento dei suoi compiti stabiliti dalla legge. Quello che vale per un cartello o una raccomandata, infatti, può valere per una lampadina da sostituire, per un decreto ingiuntivo nei confronti di un moroso, per un intervento su una condotta fognaria...

Ribadisco, stiamo facendo un puro esercizio accademico su una teoria, ma si tratta di una teoria non troppo peregrina che - se messa in pratica - potrebbe portare a situazioni assurde come quella prospettata in un post di qualche tempo fa, dove si voleva subordinare la convocazione di un'assemblea all'approvazione di un'altra assemblea...

Domanda:
perchè mai una persona sana di mente dovrebbe voler fare l'amministratore di condominio?


Me lo domando da quando ho cominciato....:risata::risata::risata:
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
A questo punto, come giustamente dici, l'amministratore potrebbe rassegnare le sue dimissioni immediate e, estremizzando, ricorrere all'AG per rientrare del suo credito qualora avesse anticipato i soldi di tasca sua. In pratica dovrebbe però anticipare le spese di un avvocato che curi la sua causa da ben 20 euro e, soprattutto, perderebbe un condominio (con relativo onorario). Dire che non ci perderebbe nulla di tasca sua mi pare un po' azzardato...
Infatti se leggi quanto avevo scritto, fossi l'amministratore e trovandomi senza fondo cassa non farei assolutamente nulla ed attenderei la prossima assemblea annuale, quindi NON anticiperei MAI nulla di tasca mia.
 

ergobbo

Membro Attivo
Sono d'accordo, ma anche ammesso che non siano anticipi da parte dell'amministratore e che la cosa si risolva con le "semplici" dimissioni, rimane il danno della perdita del condominio (e dell'onorario)... ma questo esula dalla questione teorica.

L'amministratore è dunque un mero esecutore di delibere senza alcuna possibilità di discrezione sul modo di farle eseguire? Idem per le norme che, stante il discorso di cui sopra, vanno seguite solo nella maniera stabilita preventivamente dall'assemblea?
 

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