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<blockquote data-quote="ada1" data-source="post: 23126" data-attributes="member: 11146"><p>xAdriano Giacomelli</p><p>il sistema delle tasse è molto complesso e non si puo' liquidare con qualche semplice battuta o ricetta senza sapere in che cosa esse consistono (tutte intendo) e a che cosa esse sono destinate ; il sistema comunista lo abbiamo visto all'opera e ne abbiamo valutato i risultati ; il sistema ultra liberale lo vediamo all'opera e, dopo venti anni appunto, possiamo cominciare a valutarlo ugualmente : la fotografia l'abbiamo sotto agli occhi, basta aprirli e guardare attentamente.</p><p>I due sistemi hanno ciascuno un difetto fondamentale : il primo crede nello Stato padrone con soggetti passivi che tacciono ed aspettano tutto dallo Stato ; il secondo crede che l'individuo è l'unico sprone della società e che lo Stato deve essere sempre più piccolo e farsi dimenticare.</p><p>Tra i due estremi ci sono senz'altro delle vie intermediarie, adattabili ai singoli paesi in funzione dei loro bisogni specifici come pure della loro cultura e dello stato d'avanzamento della loro società : quella ad esempio degli Stati del Nord Europa , quello che aveva intuito ed applicato Roosevelt con il suo «social security act» ed altre realizzazioni da lui intraprese che hanno favorito nel suo paese lo sforzo di guerra e posto le basi dello sviluppo del dopo guerra, vie che hanno permesso a tutti questi paesi di crescere e diventare quei modelli che essi sono fondando una società in cui la coesione sociale è tale che ogni cittadino nella stragrande maggioranza rispetta le regole perché hanno capito che solo la coesione sociale e il sentimento di appartenere ad una entità che cura gli interessi di tutti indistintamente, un po' come -in definitiva- come hanno fatto gli uomini alle origini quando hanno abbandonato l'individualismo per fondare le tribù, poi le società ed infine gli Stati.</p><p>E la coesione sociale si manifesta con il rispetto delle regole, la lotta agli abusi e sprechi vari e anche con le tasse : le tasse si potranno ridurre per tutti ed anche sopprimere solo quando tutti le pagheranno proporzionalmente (non eccessivamente come oggi) al loro reddito (anche patrimoniale poiché il patrimonio produce reddito, in genere) senza inventare sotterfugi di ogni sorta per evaderle. </p><p>Senza Stato non c'è sviluppo, senza cittadini responsabili e coesi non c'è sviluppo e... senza tasse (giuste si intende) non c'è Stato, senza controllo della spesa pubblica e sanzioni degli sprechi non c'è né Stato né coesione sociale.</p><p></p><p><em>Aggiunto dopo 3 minuti </em>:</p><p></p><p>L'IMU, per quel poco che ho potuto sentire, sarà né più né meno che una nuova ICI che avrà cambiato nome ma non la sostanza.</p><p>E questa è la prova migliore che l'ICI non doveva essere soppresso nel modo in cui è stato fatto.</p><p></p><p>Il fatto è che si vogliono combattere le conseguenze (meno entrate) invece di studiare l'origine del male e porvi rimedio : controlli, controlli dove siete ?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ada1, post: 23126, member: 11146"] xAdriano Giacomelli il sistema delle tasse è molto complesso e non si puo' liquidare con qualche semplice battuta o ricetta senza sapere in che cosa esse consistono (tutte intendo) e a che cosa esse sono destinate ; il sistema comunista lo abbiamo visto all'opera e ne abbiamo valutato i risultati ; il sistema ultra liberale lo vediamo all'opera e, dopo venti anni appunto, possiamo cominciare a valutarlo ugualmente : la fotografia l'abbiamo sotto agli occhi, basta aprirli e guardare attentamente. I due sistemi hanno ciascuno un difetto fondamentale : il primo crede nello Stato padrone con soggetti passivi che tacciono ed aspettano tutto dallo Stato ; il secondo crede che l'individuo è l'unico sprone della società e che lo Stato deve essere sempre più piccolo e farsi dimenticare. Tra i due estremi ci sono senz'altro delle vie intermediarie, adattabili ai singoli paesi in funzione dei loro bisogni specifici come pure della loro cultura e dello stato d'avanzamento della loro società : quella ad esempio degli Stati del Nord Europa , quello che aveva intuito ed applicato Roosevelt con il suo «social security act» ed altre realizzazioni da lui intraprese che hanno favorito nel suo paese lo sforzo di guerra e posto le basi dello sviluppo del dopo guerra, vie che hanno permesso a tutti questi paesi di crescere e diventare quei modelli che essi sono fondando una società in cui la coesione sociale è tale che ogni cittadino nella stragrande maggioranza rispetta le regole perché hanno capito che solo la coesione sociale e il sentimento di appartenere ad una entità che cura gli interessi di tutti indistintamente, un po' come -in definitiva- come hanno fatto gli uomini alle origini quando hanno abbandonato l'individualismo per fondare le tribù, poi le società ed infine gli Stati. E la coesione sociale si manifesta con il rispetto delle regole, la lotta agli abusi e sprechi vari e anche con le tasse : le tasse si potranno ridurre per tutti ed anche sopprimere solo quando tutti le pagheranno proporzionalmente (non eccessivamente come oggi) al loro reddito (anche patrimoniale poiché il patrimonio produce reddito, in genere) senza inventare sotterfugi di ogni sorta per evaderle. Senza Stato non c'è sviluppo, senza cittadini responsabili e coesi non c'è sviluppo e... senza tasse (giuste si intende) non c'è Stato, senza controllo della spesa pubblica e sanzioni degli sprechi non c'è né Stato né coesione sociale. [i]Aggiunto dopo 3 minuti [/i]: L'IMU, per quel poco che ho potuto sentire, sarà né più né meno che una nuova ICI che avrà cambiato nome ma non la sostanza. E questa è la prova migliore che l'ICI non doveva essere soppresso nel modo in cui è stato fatto. Il fatto è che si vogliono combattere le conseguenze (meno entrate) invece di studiare l'origine del male e porvi rimedio : controlli, controlli dove siete ? [/QUOTE]
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