La soffitta uso deposito (un classico) che diventa mansarda, avendo bisogno di un cambio di destinazione d'uso (che va verificato) il più delle volte richiederebbe un condono edilizio...basta veramente poco poco per entrarci, attualmente non si può fare e queste soffitte mai condonate ai tempi (pur mantenendo la cubatura pre-intervento dell'edificio) non possono avere di conseguenza l'agibilità.una scala di accesso alla soffitta che potrebbe diventare mansarda e che quindi aumenta il volume casa e tasse.
Di queste cose se ne parla poco però poi ci sono tanti di questi esempi, e quando devi rispondere picche al cliente...è sempre difficile spiegarlo.
Ecco perché è utile parlarne, perché quando in genere si parla di condono s'intende tutto un'altro genere di opere...(case abusive, case in mezzo a zone protette, condomini sulla spiaggia e cose simili).
Pensa che già con la vecchia legge del 85 (il primo condono) in alcuni paesi (di cui uno vicino a me) bastava aver posizionato il balcone esterno (stessa lunghezza e larghezza già previste in concessione) su un prospetto differente della stessa casa per ricadere nel condono edilizio.
Di queste piccole cose non se ne parla mai e forse è venuto il momento di farlo.
Mettere capre, cavoli, pietre, e asini insieme non ha molto senso, però quando si parla di condono edilizio, solitamente s'intende proprio questo. Non ha senso.
Per questa ,sempre se è permessa dalle norme urbanistiche e con quali caratteristiche di altezze e metrature, devi vedere di non ricadere nei vincoli della Galasso, distanze dai torrenti e corsi d'acqua in generale, minimo 150 mt...meno non puoi farlo e se esistente ora come ora la butti giù.Per piccole cose intendo una veranda che non dia fastidio a terzi, una tettoia per mettere la legna