Concordo con Silvana... accanirsi per piccole difformità urbanistiche, magari interne alle abitazioni, è del tutto iniquo e purtroppo capita molto spesso di trovarsi del tutto involontariamente ed in assoluta buona fede in simili circostanze.
Per portare un esempio concreto, qualche anno fa ho acquistato un piccolo attico da mia cugina. Poiché sono molto attento a quello che compro, ho chiesto di vedere la planimetria catastale perché dai documenti mostratimi dall'agenzia, si poteva ipotizzare qualche modifica apportata nel tempo all'appartamento. Dalla planimetria, infatti, sono emerse alcune seppur modeste irregolarità (divisori diversamente distribuiti, una finestra interna al chiostrino condominaile chiusa, etc.) per le quali ho chiesto di sistemarle, cosa che ha infastidito la venditrice (effettivamente non responsabile delle modifiche... conoscevo la casa) al punto che avrebbe voluto desistere ed accettare altre offerte. Poiché avevamo sottoscritto il compromesso, ha dovuto ob torto collo rivolgersi al geometra e procedere con tutti gli aggiornamenti con costi piuttosto sostenuti (mi sembra nell'ordine di circa 500 euro). Solo dopo il notaio (devo dire molto bravo e preciso, peratro indicatomi proprio dall'agenzia immobiliare) ha stipulato l'atto citando anche gli aggiornamenti intervenuti.