Sei d'accordo con l'introduzione della IMU ?

  • Si è giusto. Un modo per colpire chi i soldi li ha

    Voti: 99 7,2%
  • Si ma doveva costare come l'ICI e non di più

    Voti: 441 32,2%
  • No, dovevano trovare quei soldi in altri modi

    Voti: 769 56,1%
  • Non so. Ci sono ben altri problemi da analizzare e risolvere

    Voti: 62 4,5%

  • Votanti
    1.371
J

JERRY48

Ospite
Intanto modifico:

"ormai e legge di stato", accento sulla e è

modificata se anno voglia, h prima di anno hanno

saluti :p :p buona domenica
jerry48
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Mugugnare non serve a niente..almeno in Italia...Sottopongo queste
considerazioni: Quasi tutte le tasse e imposte andrebbero sempre
correlate al reddito...in particolare "LEI" la ex ICI...Prima però ci sarebbe da rivedere il criterio di "rapina" che sottindente a questa e ad altre leggi....In un deserto lo speculatore ti farebbe pagare caro un
bicchiere d'acqua....perchè..potresti morire...Se alla base di una tassa o imposta sugli immobili vi è il giusto criterio di recuperare spese pubbliche palesi e occulte non altrimenti possibile, ebbene
l'addebito dovrebbe essere rapportato alla quantità erogata, come per es. per la tassa rifiuti e l'acqua nel condominio..eccetera...Invece il rapporto col valore reale o presunto
sulla base delle indicazioni catastali (tutte) è il frutto di pura speculazione ed è punitivo per tutti, maggiormente per i redditi più bassi: ho fatto già l'esempio di due alloggi identici con eguale valore sia catastale che commerciale dove in uno vi è una pensionata a 600 euro mensili e nell'altro un pensionato con 2.000 mensili. Ora pagherebbero la stessa IMU...con la modifica auspicata lei pagherebbe di meno. Vi è poi un'altra anomalia come la ristrutturazione che non è altro che il ripristino al nuovo (quello che fu) ....mentre, di solito l'agenzia lo considera una miglioria con conseguente variazione di classe (dopo aver speso molti soldi su cui
lo stato ha incassato varie tasse..) ci si deve ancora svenare per pagare di più una IMU il cui valore catastale spesso è superiore a quello di mercato. Se si accettase questo criterio...il valore catastale non dovrebbe neanche esistere...ripeto è un meccanismo
puramente speculativo.....inventato da millenni per incassare soldi
senza troppi patimenti: Ribadisco che l'alloggio non è sinonimo di
ricchezza...specie se vi sia insufficienza di capienza reddituale.
Grazie per l'attenzione. P.D.I.
 

hanton21

Membro Assiduo
cio' che gia' dissi e qui ripeto : PRIMA ci dicevano di investire nel mattone come RIFUGIO contro tutte le evenienze ed ora.....abbiamo capito per CHI ...abbiamo sudato e risparmiato e ringhiato in condominio...etc etc. ...NON certo per NOI ma per tutti LORO !
e d'altronde ...CHI paga tutto questo tran tran di primarie etc ? NOI !...e LORO reincassano e reintascano !...sbandierano tanto il "debito puibblico" ma questo debito NON dicono VERSO chi e'.....perche' lo hanno creato sempre LORO con i loro maneggi ed intascamenti e vessazioni e sotterfugi.....gli Ebraici commemorano la "shoa' " od olocausto per i loro caduti e trucidati dai NAZISTI (e smettiamo di prenderci dentro i fascisti....che non avevano neanche la legna per scaldarsi d'inverno! figuriamoci poi i "forni" e poi....insomma NON avevamo un bel niente ! avete letto 100.000 gavette DI GHIACCIO ?) e NOi cosa commemoreremo per questo nuovo tipo di oilocausto tutto nostro ed inventato dai nostri ?.....comunque,ragazzi, ristoranti,piste da sci,vacanze all'estero,divertimenti vari sono tuttora in auge.....e MONTI imperversa ! ed oltremodo ,anche quando se ne andra',continueremo a PAGARLO profumatamente per tutto il disastro che sta causando (naturalmente A NOI)poiche' l'altro PATER NOSTER Don Napolitano lo ha investito et promosso "senatore A VITA" ! :shock::shock::sorrisone:
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Gianci è d'accordo di applicare l'IMU sulle seconde case ne ha una?
Carlo è d'accordo a partire dalla terza casa in poi, ne ha due?
Luigi è d'accordo dalla quarta ne a tre e così via, e non si finisce mai, l'importante che venga applicato con un criterio non esagerato come adesso, non sanno che la vacca da tanto latte ma se continui a mungere oltre il limiti muore, e non avrai piu latte ciao
 
J

JERRY48

Ospite
E' stato calcolato che chi possiede più di quattro case paga come tasse (in percentuale) meno di chi ne possiede una.
Con la reintroduzione dell'IMU, chi più ha, meno tasse paga (in percentuale, come dicevo). Quindi possiamo fare delle belle considerazioni.

Aveva ragione Indro Montanelli quando diceva che bisognava votare turandosi il naso. Chiunque voti.

Noi Italiani non siamo "quasi solo sudditi", siamo sudditi dentro. Passiamo da un duce a un ducetto convinti di essere noi a decidere. Come le rane di Fedro che agognano un Re.
Non ci sentiamo tranquilli se Zeus non ce ne manda uno, e non ci accontentiamo di Re Travicello, vogliamo qualcosa di più.

E questo nostro Zeus lo sa bene, e ci accontenta: ci manda una serpe. Serpi vecchie e già note, serpi nuove emergenti e aspiranti tali.

saluti
jerry48
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Jrrey48 non sono d'accordo che chi possiede una casa paga di più di che ne possiede quattro, conti alla mano, con un semplice conteggio, hai locato ad un prezzo con ICI che la percentuale era tot, ora il canone è rimasto la tassazione no, vedi un po tu quale sia il miglior prezzo ciao, anche se fai fatica a riscuotere il canone puntuale come le tasse:daccordo:
 
J

JERRY48

Ospite
Con cedolare secca risparmio di 900 mln per redditi più alti

PDF

Domenica 03 Aprile 2011 10:47

La cedolare secca sugli affitti, introdtta con il federalismo municipale toglie risorse certe all’erario e riconosce un bonus fiscale di oltre 900 milioni di euro che andrà a beneficio dei redditi più alti. Si tratta di un nuovo tassello della politica redistributiva del governo a favore dei più ricchi.

di Oreste Saccone

In tempi di vacche magre il governo in occasione dell’emanazione del decreto legislativo sul federalismo fiscale ha avuto modo di assicurare un risparmio d’imposta certo a favore dei redditi più elevati stimato dalla relazione tecnica di accompagnamento in circa 918 milioni di euro. Più alto è il reddito più consistente è il beneficio, che cresce con il crescere dell’aliquota marginale IRPEF del contribuente. Il risparmio fiscale sarà ripartito interamente tra i contribuenti con redditi oltre i 15.000 - 20.000 euro mentre per i redditi più bassi se applicata comporterebbe un aggravio d'imposta. Il governo, dunque, continua con la sua politica redistributiva ad esclusivo vantaggio di chi sta meglio, o comunque dichiara un reddito più alto.



Ad esempio, nel caso di affitto di un appartamento a canone libero di 700 euro al mese (8.400 euro annue) se il proprietario dell’appartamento ha un reddito compreso nella fascia tra 28.000 e 55.000 euro con il sistema della cedolare secca pagherà 1.764 euro anziché 2.898 euro con un risparmio di 1.134 euro. Se produce redditi superiori a 75.000 euro il risparmio sarà maggiore, pari a circa 1.487 euro. Nel caso, invece, di una pensionato con coniuge a carico il cui reddito complessivo, compreso quello da locazione, non supera 15.000 euro, la cedolare secca pari a 1.764 euro, appare sensibilmente più onerosa rispetto alla tassazione ordinaria.

A partire dal 2011 i proprietari e i titolari di diritti reali di godimento di unità abitative (locate ad uso abitativo) e relative pertinenze possono optare per il regime di tassazione sostitutivo del reddito di locazione con l’aliquota del 21%, in luogo della tassazione ordinaria. In concreto la cedolare secca con l’aliquota del 21 % sostituisce l’IRPEF, le addizionali IRPEF regionale e comunale, nonché le imposte di registro e bollo relative ai contratti di locazione. Non si applica alla locazione di unità abitative non locate ad uso abitative e alle locazioni effettuate nell’esercizio di impresa o di arti e professioni. Per i contratti a canone concordato l’aliquota della cedolare secca è ridotta al 19%. L’opzione per la cedolare secca sarà ovviamente esercitata da tutti i contribuenti che ne conseguiranno un vantaggio fiscale.

La relazione tecnica riporta la stima degli effetti negativi sull’IRPEF e relative addizionali in conseguenza dell’introduzione del regime della cedolare secca. La previsione è di una perdita di gettito IRPEF e relative addizionali regionali e comunali di competenza 2011 pari a 3.287 milioni di euro ( 3.098 + 142 + 47 ) e un gettito di competenza da cedola secca di 2.646 milioni di euro di cui 2.575 milioni dai contratti liberi con aliquota al 21% e 71 milioni da quelli a canone concordato e aliquota al 19%). Il risparmio d’imposta a favore dei redditi più elevati è pari complessivamente a 641 milioni di euro ( 3.287 – 2646). A ciò va aggiunto un ulteriore risparmio stimato in 277 milioni di euro per le imposte di registro e bollo non più dovute. La riduzione di gettito, stimata in 918 milioni di euro (641+277), verrebbe compensata dall’emersione di nuova base imponibile, volontaria o in sede di accertamento, in considerazione del vantaggio che può derivare dall’applicazione della cedolare secca e del forte inasprimento delle sanzioni nel caso di omessa e infedele dichiarazione o registrazione dei contratti.

In modo del tutto empirico e senza nessuna indicazione metodologica il governo ha ipotizzato un effetto di emersione annua di base imponibile, relativa alle locazioni non dichiarate riguardanti le unità immobiliari ad uso abitativo tenute a disposizione, del 15 % per il 2011, del 25% per il 2012, 35% per il 2013. L’emersione sarebbe favorita anche dalla partecipazione dei Comuni all’accertamento , ai quali viene riconosciuto una percentuale del 50% delle somme riscosse a titolo non definitivo in sede di accertamento, nonché dalle conseguenze in sede civile delle violazioni. In caso di omessa o infedele dichiarazione dei redditi da locazione ai contratti non registrati viene attribuita per legge la durata di quattro anni a decorrere dalla data di registrazione, volontaria o d’ufficio, rinnovabili, e l’importo del canone annuo viene fissato in misura pari al triplo della rendita catastale. Ne conseguirebbe un presunto recupero di gettito dall’emersione pari a 548 milioni di euro (533+15) nel 2011, 912 milioni ( 888 + 24) nel 2012, 1277 milioni (1243 +34) nel 2013. In conclusione, resta certo il risparmio d’imposta di circa 918 milioni di euro a favore dei più abbienti e la corrispondente perdita di risorse per l’erario, appare solo una eventualità il recupero di gettito in sede di emersione spontanea o di accertamento per i redditi da locazione non dichiarati.
 

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