@quiproquo per risolvere i problemi finanziari di uno stato si deve ragionare come "il buon padre di famiglia nei tempi di crisi", e come farebbe un discreto imprenditore per mantenere a galla il tutto salvando anche il lavoro.
Se non me lo posso permettere non faccio, evito di spendere denaro pubblico in azioni che non danno un ritorno economico allo stesso ma sono di fatto uno spreco.
le domande intelligente da porsi in uno Stato funzionale è:
A) Come sarebbe necessario le istituzioni in modo che oltre a funzionare, non siano il doppione di un altra e contemporaneamente non creino disservizio???
B) Come organizzarle per spendere di meno e meglio??
C) quali settori economici sono più in crisi e come fare per aiutarli a ricreare lavoro per i giovani???
D) come tutelare i pensionati senza far saltare la cassa dell'INPS???
E) come fare per impedire che in caso di perdita di un ente ci debba rimettere tutto il Sistema??
Legate a queste domande ci sono le famose risposte riguardano il funzionamento della P.A.
la verità è che se rendi efficiente e meno costosa la P.A hai meno bisogno di meno risorse (vedi tasse) non solo sul patrimonio ma anche sul lavoro, contemporaneamente lasci più soldi in tasca alle persone e dai l'opportunità di spendere ai cittadini, fai ripartire il lavoro quindi anche la crescita (anche delle imposte).
Se invece tartassi (senza per altro dare un gran servizio e avere sempre deficit continuo) non puoi pensare che il cittadino anche indebitato sia in grado di rimettere ai propri debiti.
Una persona o impresa intelligente che ha un credito con altri, sa benissimo, che se si impunta per ottenere il credito (vedi il caso di un fallimento) e prosegue per le vie legali prima di ottenere il risarcimento ne corre di acqua sotto i ponti.
Se "strangoli" chi ti deve qualcosa e lo metti nella condizione di "non farcela" a sopravvivere come puoi pretendere che possa estinguere i debiti???
Lo Stato per anni non si è preoccupato mai di porre un freno allo "strangolamento" (vedi Equitalia, Entrate, ma anche INPS ed INAIL tanto per dire le più famose) salvo poi indurre le persone talmente allo stremo da portarle dal suicidio ad un'inizio di protesta sempre più diffusa iniziata in tutta Italia con i forconi e poi degenerata in alcune regioni (vedi Veneto) in una vera e propria ribellione allo Stato.
Ora lo Stato italiano se non vuole dissolversi ed aumentare le tensioni ed il malcontento che poi sfociano sempre in manifestazioni violente, deve preoccuparsi vivamente di quello che sta facendo ed invertire la rotta di decenni per salvarsi.
Se non me lo posso permettere non faccio, evito di spendere denaro pubblico in azioni che non danno un ritorno economico allo stesso ma sono di fatto uno spreco.
le domande intelligente da porsi in uno Stato funzionale è:
A) Come sarebbe necessario le istituzioni in modo che oltre a funzionare, non siano il doppione di un altra e contemporaneamente non creino disservizio???
B) Come organizzarle per spendere di meno e meglio??
C) quali settori economici sono più in crisi e come fare per aiutarli a ricreare lavoro per i giovani???
D) come tutelare i pensionati senza far saltare la cassa dell'INPS???
E) come fare per impedire che in caso di perdita di un ente ci debba rimettere tutto il Sistema??
Legate a queste domande ci sono le famose risposte riguardano il funzionamento della P.A.
la verità è che se rendi efficiente e meno costosa la P.A hai meno bisogno di meno risorse (vedi tasse) non solo sul patrimonio ma anche sul lavoro, contemporaneamente lasci più soldi in tasca alle persone e dai l'opportunità di spendere ai cittadini, fai ripartire il lavoro quindi anche la crescita (anche delle imposte).
Se invece tartassi (senza per altro dare un gran servizio e avere sempre deficit continuo) non puoi pensare che il cittadino anche indebitato sia in grado di rimettere ai propri debiti.
Una persona o impresa intelligente che ha un credito con altri, sa benissimo, che se si impunta per ottenere il credito (vedi il caso di un fallimento) e prosegue per le vie legali prima di ottenere il risarcimento ne corre di acqua sotto i ponti.
Se "strangoli" chi ti deve qualcosa e lo metti nella condizione di "non farcela" a sopravvivere come puoi pretendere che possa estinguere i debiti???
Lo Stato per anni non si è preoccupato mai di porre un freno allo "strangolamento" (vedi Equitalia, Entrate, ma anche INPS ed INAIL tanto per dire le più famose) salvo poi indurre le persone talmente allo stremo da portarle dal suicidio ad un'inizio di protesta sempre più diffusa iniziata in tutta Italia con i forconi e poi degenerata in alcune regioni (vedi Veneto) in una vera e propria ribellione allo Stato.
Ora lo Stato italiano se non vuole dissolversi ed aumentare le tensioni ed il malcontento che poi sfociano sempre in manifestazioni violente, deve preoccuparsi vivamente di quello che sta facendo ed invertire la rotta di decenni per salvarsi.