Sei d'accordo con l'applicazione di una Tassa sul Patrimonio?

  • Si credo che sia corretto

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  • Assolutamente no!

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    877

adimecasa

Membro Storico
Professionista
tutti quelli che vogliono tassare la patrimoniale sono tutti senza patrimonio, come dire che se possiedi qualcosa non sia stato gia tassato
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
tutti quelli che vogliono tassare la patrimoniale sono tutti senza patrimonio, come dire che se possiedi qualcosa non sia stato gia tassato
@adimecasa. Non essendo del tutto comprensibile, provo a decifrare: "Tutti quelli che accettano la patrimoniale non hanno patrimonio" E' questo che intendevi??? Se è
così prova a leggere meglio il mio post precedente. Perchè io il patrimonio, piccolo quanto vuoi, ce l'ho. E naturalmente sia quello liquido, sia quello solido è stato già tassato. Credo che la maggioranza dei propisti
sia proprietaria di immobili. E non tutti si sono schierati contro di me che, come ho più volte postato, sono per una patrimoniale robusta e repentina possibilmente su quello liquido che , a mio parere, è la meno iniquia.
Premesso ancora che una patrimoniale è sempre una manovra "dolorosa" a cui ricorrere in casi veramente estremi.
Un esempio casalingo...: è come dire i soldi
accantonati per le ferie saranno usati per un intervento salva vita della mamma o del figlio ecc. e quindi quest'anno le stesse salteranno...Capito mi hai, mio buon AdimeC.??? Fatti sentire. Grazie.QPQ.
 
J

JERRY48

Ospite
Premesso ancora che una patrimoniale è sempre una manovra "dolorosa" a cui ricorrere in casi veramente estremi.
Però quelli che ricevono mazzate e quindi avranno più dolore sono sempre i soliti.
E' "quasi" deciso che la patrimoniale verterà sull'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, in pratica una sorta di piccola patrimoniale del 2014.
Siamo ad Aprile, 4 mesi (quasi) sono già passati e niente s'è mosso, dobbiamo aspettarci uno sconvolgimento generale? Ma non fasciamoci la testa..........
L'aliquota passerà dal 20 al 26% , da cui comunque sono esclusi bot e titoli di stati vari.
Quì le cose si complicano e sono riusciti ancora una volta a salvare quelli che dovevano salvare.
Un piccolo azionista che riesce a incassare diecimila euro di dividendo dovrà cederne 2.600. Ma la stessa cifra non vale per tutti, dal momento che questa tassazione vale solo per chi non ha una bella partecipazione, ovvero superiore al 2% del capitale nelle imprese quotate in borsa, oppure del 20% per quanto riguarda quelle non quotate.
Quanto pagheranno invece i grandi azionisti? La tassazione per loro funziona in modo diverso, visto che riportano gli utili nella loro dichiarazione dei redditi.
Il dividendo ipotizziamo sia sempre di diecimila euro, in primis i grandi azionisti devono dichiarare solo il 49,7% della rendita (per evitare una doppia tassazione, dal momento che gli utili dell'impresa hanno altre imposte a cui sono soggette). Quindi dichiarerà cinquemila euro. Se per assurdo questo fosse la sua unica fonte di reddito, ci pagherà sopra un'IRPEF al 23%.
La tassazione in questo caso sarà infatti soggetta a un'IRPEF dal 23 al 43%.
Cioè l'azionista su una rendita da diecimila euro pagherà 1.150 euro, nel caso del 43% 2.150 euro. Visto? una cifra inferiore alla tassazione che subirà il piccolo risparmiatore, dal momento che il grande azionista dichiara la metà del dividendo incassato e al massimo ci potrà pagare il 43% di tasse. Mentre il piccolo azionista sulla stessa somma (ma intera) pagherà il 26%.
QPQ sei propenso al 10% di quello posseduto nel C/C bancario? Sei nella media e non ti lamenti più di tanto, 3.000 € sono sopportabili, anche 10.000, equivalgono alla buona uscita, tuttalpiù anche quella della moglie oltre magari a qualche "spicciolo" ancora di risparmio; servono per salvare la nostra patria e lo facciamo volentieri.
MA....e quelli che son su? Ti pare giusto? NO e poi NO, non ci sto. Patrimoniale?
Hai parlato di sprechi, di superpagati, di enti inutili, province da eliminare. Da quanti anni ne stiamo parlando, anche su questo forum? Urliamo, lanciamo strali, improperi, maledizioni e tutto rimane alla stessa stregua, statico.
Gli impiegati provinciali non ci saranno più? Nessun problema, non verranno licenziati, andranno a lavorare negli Uffici Comunali. Pensi che quel bacino di voti verrà disperso? Mai e poi mai, fanno sempre comodo. E così posso continuare a scrivere e lamentarmi sino alle 24,00 di stanotte, che sarebbero le 23,00 rispettando l'ora solare. Quello che non è solare è tutto quello che ci circonda nella vita quotidiana, il combattere contro la burocrazia, doverci rivolgere a qualificati esperti per poter interpretare un qualsiasi comma di qualsiasi art. di legge o disegno o decreto, per non incorrere in sbagli che poi comporteranno domande di sanatoria, condoni vari e quesiti per ristrutturazioni dei nostri appartamenti. Condominii, è tutto chiaro? Ma va là...ce ne sono di caverne da scavare per dipanarsi!
QPQ mi sono stancato. Se vuoi leggere armati di pazienza e buona lettura.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Se passa l'emedamento pro esodati per redditi sopra i 150.000 € tasazone ulteriore del 3% ecco in arrivo la patrimoniale della vergogna; ricordando perchi non sa o fa finbta di non sapere che con essa non colpisce dalle grandi multinazionali o da i super ricchi come si vorrebe FAR PASSARE.

semplicemente chi ha 4 operai (microazianda) con stipendio lordo di circa 3000 € (la metà finisce nelle casse dei vari enti precvidenziali)

3000 x4) x 12 mensilità fanno 144.000 € (solo di stipendi) senza contare i costi aziendali e l'effeto "banca" legato ai ritardati se non mancati pagamenti pubblici o privati.

Ovvio che già percepire un reddito d'impresa per mantenere 4 dipendenti ti porterà a superare i 150.000€ (quindi ulteriore tassa del 3%) dopo un bel 57% già da pagare più un aumento dell'IVA al 22%.

Poi ci si chiede ancora il perchè le aziende o chiudono e falliscono o vanno all'estero, perchè dopo tanti proclami di crescita dei mercati e di un miglioramento delle finanze, l'unica crescita che abbiamo avuto è la crescita delle tasse senza prospettiva.

Poi ci si chiede il perchè esistono esodati perchè la gente deve manifestare per un lavoro (vedi ultima manifestazione CGIL) per il lavoro.

Ma se continuano a rompere l'anima a chi ancora dà lavoro ben presto anche questi (me compreso) ben presto saranno stufi e chiuderanno...(altri licenziamenti, altra ditta che muore ecc)))
@Daniele 78. Il tuo esempio su un piccolo imprenditore con 4 dipendenti non mi convince. Da come ricordo il reddito IRPEF da tassare alle partite IVA è sempre al netto
delle uscite: Incasso 100 meno 60 di spese
(tutte quelle consentite), restano 40 su cui
calcolare l'IRPEF...Nel tuo esempio non è detto
che le entrate assommino ad un totale che detratte le uscite fra cui 144.000 euro per i
dipendenti, porti a un attivo netto residuo di oltre 150.000. Fammi sapere, se credi, cosa sia più giusto o esatto. Salutoni da QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il mio esempio poneva l'accento sul costo della manodopera (quelle cifre infatti sono riferite alla manodopera). Se tu però ci aggiungi un altrettanto di materiali e consideri un costo fisso annuo di altri 100.000€ per far funzionare un piccola azienda edile (2 mini escavatori, 2 camion, un gru auto montante, seghe circolari martelli, affitto del ricovero per attrezzature, assicurazioni, manutenzione attrezzatura). Poi devi contare i pagamenti, spesso per i tardati pagamenti (dai 3 mesi in su), chiedi l'anticipo alla banca, ovviamente altro costo aggiuntivo...per sostenere spese di 400.000€ (Ti assicuro che non fai molte ristrutturazioni nell'arco dell'anno con quella cifra) per far funzionare un piccola realtà (non di certo l'Impregilo di turno) devi avere redditi superiori alla soglia dei 150.000€. Ma stiamo parlando di piccole aziende, lascio immaginare cosa voglia dire mantenendo le grandi.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Però quelli che ricevono mazzate e quindi avranno più dolore sono sempre i soliti.
E' "quasi" deciso che la patrimoniale verterà sull'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, in pratica una sorta di piccola patrimoniale del 2014.
Siamo ad Aprile, 4 mesi (quasi) sono già passati e niente s'è mosso, dobbiamo aspettarci uno sconvolgimento generale? Ma non fasciamoci la testa..........
L'aliquota passerà dal 20 al 26% , da cui comunque sono esclusi bot e titoli di stati vari.
Quì le cose si complicano e sono riusciti ancora una volta a salvare quelli che dovevano salvare.
Un piccolo azionista che riesce a incassare diecimila euro di dividendo dovrà cederne 2.600. Ma la stessa cifra non vale per tutti, dal momento che questa tassazione vale solo per chi non ha una bella partecipazione, ovvero superiore al 2% del capitale nelle imprese quotate in borsa, oppure del 20% per quanto riguarda quelle non quotate.
Quanto pagheranno invece i grandi azionisti? La tassazione per loro funziona in modo diverso, visto che riportano gli utili nella loro dichiarazione dei redditi.
Il dividendo ipotizziamo sia sempre di diecimila euro, in primis i grandi azionisti devono dichiarare solo il 49,7% della rendita (per evitare una doppia tassazione, dal momento che gli utili dell'impresa hanno altre imposte a cui sono soggette). Quindi dichiarerà cinquemila euro. Se per assurdo questo fosse la sua unica fonte di reddito, ci pagherà sopra un'IRPEF al 23%.
La tassazione in questo caso sarà infatti soggetta a un'IRPEF dal 23 al 43%.
Cioè l'azionista su una rendita da diecimila euro pagherà 1.150 euro, nel caso del 43% 2.150 euro. Visto? una cifra inferiore alla tassazione che subirà il piccolo risparmiatore, dal momento che il grande azionista dichiara la metà del dividendo incassato e al massimo ci potrà pagare il 43% di tasse. Mentre il piccolo azionista sulla stessa somma (ma intera) pagherà il 26%.
QPQ sei propenso al 10% di quello posseduto nel C/C bancario? Sei nella media e non ti lamenti più di tanto, 3.000 € sono sopportabili, anche 10.000, equivalgono alla buona uscita, tuttalpiù anche quella della moglie oltre magari a qualche "spicciolo" ancora di risparmio; servono per salvare la nostra patria e lo facciamo volentieri.
MA....e quelli che son su? Ti pare giusto? NO e poi NO, non ci sto. Patrimoniale?
Hai parlato di sprechi, di superpagati, di enti inutili, province da eliminare. Da quanti anni ne stiamo parlando, anche su questo forum? Urliamo, lanciamo strali, improperi, maledizioni e tutto rimane alla stessa stregua, statico.
Gli impiegati provinciali non ci saranno più? Nessun problema, non verranno licenziati, andranno a lavorare negli Uffici Comunali. Pensi che quel bacino di voti verrà disperso? Mai e poi mai, fanno sempre comodo. E così posso continuare a scrivere e lamentarmi sino alle 24,00 di stanotte, che sarebbero le 23,00 rispettando l'ora solare. Quello che non è solare è tutto quello che ci circonda nella vita quotidiana, il combattere contro la burocrazia, doverci rivolgere a qualificati esperti per poter interpretare un qualsiasi comma di qualsiasi art. di legge o disegno o decreto, per non incorrere in sbagli che poi comporteranno domande di sanatoria, condoni vari e quesiti per ristrutturazioni dei nostri appartamenti. Condominii, è tutto chiaro? Ma va là...ce ne sono di caverne da scavare per dipanarsi!
QPQ mi sono stancato. Se vuoi leggere armati di pazienza e buona lettura.
@Jerri48. Sempre ti leggo. Ripeto che la patrimoniale è dolorosa e sarebbe opportuno evitarla...ma nessuno di noi ha gli elementi
per poterlo stabilire con lungimiranza. Siccome poi, non esiste la perfezione, nel caso venisse adottata, procurerebbe quasi certamente altri dolori per i confronti che tu hai già anticipato. Per evitare non dico tutte le iniquità ma quelle più marchiane, ci vorrebbe un economista con la testa di...omissis...e con
il rigore morale di...omissis...Vi è poi un'altra
preoccupazione di fondo, forse ancora più dolorosa: Fermerà la malattia??? Ci farà uscire dalla deflazione??? O sarà nuovamente sperperata da questi malfattori che vanno in parlamento come se fosse un gioco dove l'opposizione anche se produce un buon progetto di legge viene zittita per alimentare
quell'altro insano appetito dovuto ad una competizione elettorale permanente; amplificata poi puntualmente nei salotti televisivi che stordiscono i concittadini meno avveduti..e non solo...
Tu sei stanco??? A chi lo dici??? Spero di
incontrare, in sogno chiaramente, una dolce freccina che scagliata dal cilindrone di FRadJACOno mi trafigga il computer annientandolo, sì da costringermi alla pace
elettronica di cui inizio a sentirne il bisogno.
Intanto beviamoci sopra con un bel Cannonau. Cari saluti da QPQ.
 
J

JERRY48

Ospite
Ma stiamo parlando di piccole aziende, lascio immaginare cosa voglia dire mantenendo le grandi.
In Italia, il credito è sottoposto ad una serie di forme restrittive, che di fatto, ostacolano lo sviluppo dell'economia, e il rapporto banca-impresa-famiglia. La stessa situazione la riscontriamo in Spagna, Grecia, e Portogallo. Guarda caso, proprio i paesi della zona euro, a forte criticità. Negli altri paesi europei, il credito non ha mai subito le stesse forme restrittive del nostro Paese. La BCE, il cui capo è l'italianissimo Mario Draghi, ci vede come italiani-cattivi pagatori, anche sulla base delle informazioni che giungono dal nostro sistema bancario, che si inventa qualsiasi cosa, per occultare la crisi in cui versa il sistema creditizio italiano. In pratica ci dicono: non abbiamo i soldi.
Le imprese di piccole dimensioni, continuano a rivolgersi alla propria banca, per ottenere prestiti o finanziamenti. Spesso si tratta di piccole banche. E non effettuano alcuna forma di indagine di mercato, per cercare soluzioni di vantaggio, rispetto alla banca a cui hanno affidato la vita finanziaria dell'azienda e della famiglia. Spesso lo fanno per non vedersi negare il credito dagli altri istituti, in quanto "soggetti non conosciuti". Lo fanno per "sfruttare" amicizie in ambito locale. Questo fenomeno accresce il valore dei piccoli istituti di credito, come le banche di credito cooperativo, che stranamente, sono l'ultimo baluardo di difesa, in contrasto alla egemonia dei grandi mostri bancari europei e mondiali. Che oltre ad aver innescato un processo di cannibalizzazione di interi gruppi bancari, anche grossi, hanno innescato un processo di espropriazione della ricchezza, spogliando di fatto imprese, stati e banche, di ogni bene. La piccola banca invece, riesce ancora a difendere se stessa, il territorio, la ricchezza individuale dei singoli soggetti. Quella che è rimasta.
Un’impresa di piccole dimensioni, ha rapporti con almeno due banche. Nel 90% dei casi, negli anni 2010-2013, le aziende non hanno cambiato istituto bancario. In questi casi comunque, la differenza la fa il funzionario della banca, o il dirigente. Il rapporto è interpersonale, ed è affidato all'intelligenza degli attori. Competenza del personale di sportello, riservatezza delle informazioni, trasparenza, sono i fattori critici. Oltre ovviamente, alla difficoltà di accesso al credito. Anche per via di un eccessiva richiesta di garanzie che le banche richiedono al cliente. Pure a fronte di piccoli importi erogabili.
Rispetto alle grandi banche, le piccole, prediligono i seguenti aspetti informali e formali: qualità dell'impresa. Reputazione dell’imprenditore. Reputazione dell'azienda. Analisi e approfondimento di coesistenza tra attività svolta, e territorio. Rapporto azienda-dipendenti.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Io lavoro con più di due banche, ma il problema è che ormai non riesci ad avere più un rapporto continuativo con dei funzionari che ti conoscono (nel senso buono) vita morte e miracoli (nel bene e nel male di quello che hai fatto) e che sulla base della serietà o meno dovrebbero affidarti dei finanziamenti...ma se perdi il rapporto con le persone, chi può garantire alla banca la tua serietà? Nessuno. Di conseguenza per andare avanti sei costretto sempre più spesso a far fronte alle spese con i tuoi beni, e se ti mancano fondi vendi (o svendi beni). Però non ha senso pagare di tasca propria per lavorare...lo fai perché pensi in una ripresa, e lo fai fin quando riesci minimamente a sostenere il tutto. Quando non c'è la fai più muori (come azienda) chiudendo per la disperazione.
 
Ultima modifica:
J

JERRY48

Ospite
ma se perdi il rapporto con le persone, chi può garantire alla banca la tua serietà?
Quello che ho voluto dire...in poche parole...col mio scritto kilometrico.
Mantenere il buon rapporto con i funzionari che sanno tutto di te e che possono esporsi. Magari il problema può sorgere col continuo ricambio dei dirigenti, ma se hai lasciato...un buon "profumo" di te ai precedenti, anche i nuovi lo sentiranno.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Quello che ho voluto dire...in poche parole...col mio scritto kilometrico.
Mantenere il buon rapporto con i funzionari che sanno tutto di te e che possono esporsi. Magari il problema può sorgere col continuo ricambio dei dirigenti, ma se hai lasciato...un buon "profumo" di te ai precedenti, anche i nuovi lo sentiranno.
I nuovi non vengono mai informati (o almeno non come dovrebbero) con le aziende, ogni volta la stessa tiritera...ormai viste le difficoltà del settore nessuno si espone per te, pensano "oggi c'è e domani??" Ma se Banca non sostiene chi fa impresa, come si pensa di rilanciare il lavoro per tutti in questo Paese??? Rimane una chimera molto effimera. Ecco perché una patrimoniale in Italia oggi come oggi sterminerebbe quel poco rimane. Ma l'esempio di Monti non è ancora servito a nulla??? Dobbiamo arrivare sottoterra per capire che l'approccio del rigore duro e puro ci ha messo con il sedere per terra???. Vogliono rilanciare il lavoro (quindi incentivando i consumi) dando del denaro in tasca ai dipendenti fino ai 1.500€ epoi parlano di patrimoniale (anche sugli immobili)?? Mi chiedo se ci fanno, ci sono o entrambe le cose.[DOUBLEPOST=1396450386,1396450250][/DOUBLEPOST]Se io Stato metto te come imprenditore o dipendente nella condizione di non riuscire a pagare le tasse, però ne pretendo il pagamento, secondo voi che si ottiene???
 

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