Sistemazione quote immobiliari

[Nor82]

Facendo “ i conti della serva”, da perizie effettuate al momento della divisione con mio fratello... si può dire che una quota dell’immobile ad uso abitativo valga quanto 2 quote dell’immobile di villeggiatura. Quindi per evitare troppi giri di soldi e eccessive tassazioni future, io sono disposto a eventuali compensazioni tra immobili. ( a sua scelta) se dovesse essere tenere la casa di villeggiatura, darebbe a me la quota di città e saremmo a posto. Se scegliesse la casa in città la mia quota verrebbe compensata con la sua della villeggiatura più un conguaglio pecuniario.
Magari saremmo entrambi insoddisfatti ma avremmo parità di valori. In più come giù dello lascerei a le la scelta dell’immobile. Poi non contenti ognuno potrebbe disporre come meglio crede del proprio immobile. Così facendo si cadrebbe in un bagno di sangue e con le compensazioni le spese notarili e eventuali tassazioni sarebbero più basse.

Prima di considerare mia sorella come “parte debole “ ricordo che la madre ha rinunciato alla sua parte di eredità PER AGEVOLARE noi 3 nella DIVISIONE, cosa che lei non ha mai preso in considerazione e dal giorno successivo al notaio ha iniziato a vivere gli immobili come se fossero unicamente suoi facendo quello che le pareva anche con noi dentro. Sei mesi fa ha anche pensato di prendere in casa un cane ( che ora è più grande di me) il quale ha rovinato tutto il mobilio, divani, porte e porte finestre della casa. E neppure mi ha avvisato!!!!

 

[Nor82]

Per quanto riguarda la residenza , medico di base ecc... sono in quel paese perché in quello stesso stabile ( stesso civico) ho acquistato una parte di laboratorio che sto ristrutturando con cambio di destinazione d’uso.... in ogni caso io ogni caso o in uno o nell’altro appartamento io andare a vivere lì. Le cose sono in fase di stallo, per un discorso economico, anche perché dei 3 immobili nessuno può essere preso a garanzia per mutui. In più pago l’affitto dove vivo( e sono considerato il cattivo di turno)

 

[Nor82]

No...per i motivi citati prima.
Non si possono creare "precedenti".

Ps.
Ti suggerisco di non dare troppo peso alle affermazioni ondivaghe del postante:
esordisce che vuole sistemare la cosa ad ogni costo ma non vuole essere lapidato per aver messo la sorella fuori di casa o far piangere la madre, non vuole spendere, non vuole rimetterci ma è disposto a sottovalutare la sua quota ma senza rischiare la "svendita"....pare un po' come chi vuole "l'erba voglio" di antica memoria.

Altro non ho da aggiungere....salutoni.

Io non è che non voglio spendere, rimetterci ecc... non chiedo ne affitti ne arretrati! Da 11 anni tollero i comportamenti “prepotenti” da parte di mia sorella, ho sempre lasciato correre per il quieto vivere. Ogni volta che faccio il 730 il commercialista mi ride in faccia. Ho dovuto ipotecare la casa dei miei suoceri per poter sistemare le faccende familiari. Ho uno stipendio da operaio e non percepisco l’assegno per il banbino o altre acevolazioni perchè questa situazione immobiliare mi fa salire la fascia di reddito. E dall’allartra parte ho una che con minime spese fa quello che vuole.

 

[Gianco]

Quanto alla soluzione "Giaco" vedrei un difetto.
Quando si è in comunione nessuno può vantare diritti esclusivi su una parte. Non può quindi chiudere a chiave una parte.
Certamente può pretendere di disporne agevolmente. Ma il problema è come, di fronte alla incomunicabilità tra i due

Trovo normale che uno a casa sua, chiuda a chiave la sua stanza ed il suo studio, non per questo imponendo la sua decisione alla mini, 1/3, comproprietaria. Resterebbero in comune la cucina i servizi i locali di sgombero ed i disimpegni. Vorrei vedere se la sorella, che nella sua camera conserva gli oggetti cari di valore venale ed affettivo, li preserva da coinquilini molto giovani o da curiosi.

 

[Dimaraz]

Io non è che non voglio spendere, rimetterci ecc...

Io non vorrei che tu abbia frainteso il mio atteggiamento.
Hai tutta la mia solidarietà (pure io ho dovuto "sopportare" da parenti certe disparità)...ad essere "buoni" troppo spesso l'unica riconoscenza è essere preso a pesci in faccia.

Devi decidergi: o continui a "fare il munifico"...o lasci perdere le "convenzioni" e smascheri gli "ipocriti".

Ho già evidenziato come agire...comincia col suggerimento di @Luigi Criscuolo

 

[Nor82]

Lo so, grazie! Sarebbe tutto più facile se fosse un estraneo e non un parente

 

[Nor82]

Trovo normale che uno a casa sua, chiuda a chiave la sua stanza ed il suo studio, non per questo imponendo la sua decisione alla mini, 1/3, comproprietaria. Resterebbero in comune la cucina i servizi i locali di sgombero ed i disimpegni. Vorrei vedere se la sorella, che nella sua camera conserva gli oggetti cari di valore venale ed affettivo, li preserva da coinquilini molto giovani o da curiosi.

[QUOTE="Gianco, post: 325806, member


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[Dimaraz]

Si che credevo di aver visto "tutto" a casa di mio cognato/sorella....!!!

 

[basty]

Credo ci sia effettivamente qualcosa di patologico.

 

[Luigi Criscuolo]

Si che credevo di aver visto "tutto" a casa di mio cognato/sorella....!!!

io ho visto di peggio: una stanza che per raggiungere la finestra dalla porta bisognava percorrere uno stretto sentiero tra pile di libri e cumuli di vestiti e scatole con dentro quegli pseudo dispositivi elettromedicali che una volta provati non si usano più. Mobili con sopra quasi un centimetro di "laniccio" (tipo di polvere); io sono scappato: mi volevano trattenere a dormire.