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il giudice di solito sollecita un accordo che viene gestito dal CTU e dai CTP, è ovvio che davanti ad un accordo stipulato chiude il procedimentoil giudice metterebbe lo stesso il tutto all'asta?
il giudice, ma anche il mediatore, alla prima udienza invita le parti a trovare un accordo. Se non si trova l'accordo, incarica un proprio CTU (che dovranno pagare i contendenti o, in prima istanza, chi ha promosso la vertenza, con addebito a chi perderà la causa) al quale riproporrà il compito di vedere se esiste la divisibilità della proprietà immobiliare, di stimarla, e di esprimere una opinione sulla la vendibilità al prezzo stimato. Una volta relazionato dal CTU il giudice metterà in vendita la proprietà immobiliare secondo quanto riportato dal CTU.il giudice di solito sollecita un accordo
Intendevo una cosa diversa: supponiamo che la 2° casa + box abbia un valore inferiore all'altro lotto, ed il nostro si accontenti pur di uscire dallo stallo. Se la controparte non accettasse, il giudice deciderebbe comunque per la divisione proposta?il giudice di solito sollecita un accordo che viene gestito dal CTU e dai CTP, è ovvio che davanti ad un accordo stipulato chiude il procedimento
Certamente, l'importante è che non leda la quota e/o la volontà della controparte.il giudice deciderebbe comunque per la divisione proposta?
? Questa è una risposta sibillina: si è già detto che la controparte non vorrebbe la divisione ....o la volontà della controparte.
Una cosa è non volere raggiungere l'accordo fuori dalle aule giudiziarie, altra cosa è? Questa è una risposta sibillina: si è già detto che la controparte non vorrebbe la divisione ....
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