Il tuo caso è questo:
In un tamponamento a catena dove A viene tamponata da B, B viene tamponata da C, C a sua volta viene tamponata da D e D da E, si procede nel seguente modo: tra A e B si applica la presunzione di responsabilità con concorso di colpa al 50%; ciascuno dei due conducenti viene risarcito a metà. Anche da B e C si stabilisce un concorso di colpa paritario, e così tra C e D e tra D ed E.
Questa presunzione di colpa si fonda sull’inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante.
Resta però sempre la possibilità, per ottenere l’integrale risarcimento, di fornire la prova contraria ossia la dimostrazione di aver fatto tutto il possibile per evitare lo scontro.
Tamponamento a catena: chi paga?
Come in tutti gli incidenti stradali, anche nel tamponamento a catena a pagare i danni sono le assicurazioni delle auto ritenute responsabili.
Pertanto, nel tamponamento a catena “classico”, quello cioè contestuale (il primo esempio), a pagare i danni è ciascuna assicurazione delle auto coinvolte, ma solo nella misura del 50% ciascuna.
Non opera però il sistema dell’indennizzo diretto: in buona sostanza, per ottenere i soldi del risarcimento non ci si può rivolgere alla propria compagnia ma a quella dell’altro automobilista.