marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve.
Più leggo e più mi confondo con le agevolazioni fiscali, conseguenti alla pubblicazione n. 62 del 15/3/2017 del decreto del 16 gennaio 2017 sui canoni concordati.
I vari siti che ho letto enfatizzano le modifiche su tale argomento riportando che, a partire dal 2019, ci sono agevolazioni sia con cedolare secca (10% ) che senza (imponibile del 95% -30% sull'importo del canone concordato), ma nessuno specifica se queste agevolazioni sono valide per tutti i comuni dove sono stati stipulati accordi tra le sigle sindacali dei proprietari di immobili ed inquilini o solo su quelli che sono anche capoluoghi di regione, o ad essi limitrofi, o ancora quelli definiti ad alta densità abitativa. Se le modifiche non fossero per tutti i comuni, a mio modesto avviso, sostanziali modifiche delle agevolazioni fiscali non ne vedo. Infatti sulle istruzioni del 730, ad esempio sulla cedolare secca, si legge:
"Dal 2014 è prevista un’aliquota agevolata del 10% per i contratti di locazione a canone concordato (o concertato) sulla base di appositi
accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini (art. 2, comma 3, art. 5, comma 2 e art. 8 della legge n. 431 del 1998)
relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative individuati dall’articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 30 dicembre 1988, n. 551 (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché i
comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE
con apposite delibere (codice 8 o 12 nella colonna “Utilizzo” della sezione I del quadro B).
imissis.....
L’aliquota agevolata si applica anche ai contratti di locazione a canone concordato stipulati nei comuni per i quali è stato deliberato, nei
cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a
seguito del verificarsi degli eventi calamitosi di cui all’art. 2, comma 1, lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. 225. In questo caso,

deve essere barrata la casella di colonna 13 “Stato di emergenza”.
La domanda che pongo è pertanto: le modifiche alle agevolazioni inserite a partire dal 2019 interessano tutti i comuni italiani?
grazie
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
queste agevolazioni sono valide per tutti i comuni dove sono stati stipulati accordi tra le sigle sindacali dei proprietari di immobili ed inquilini
A mio parere la risposta è positiva.

Se hai stipulato un contratto concordato, evidentemente l'hai fatto perché nel Comune dove si trova l'immobile vige un Accordo Territoriale siglato tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini.
Quindi quel contratto ti permette di usufruire delle agevolazioni fiscali che hai citato, e pure dell'aliquota IMU agevolata (quella eventualmente già ridotta deliberata dal Comune, meno il cosiddetto sconto statale).

Occorre però stare attenti a quanto prevede l'Accordo Territoriale: se ha recepito il D.M. 16/01/2017 è necessario che il contratto sia provvisto di attestazione (la cosiddetta bollinatura) di almeno una delle organizzazioni sindacali.
Oppure che sia stato stipulato con l'ausilio e la sottoscrizione di quei sindacati.

Non so se ho interpretato bene la tua domanda. Comunque ti puoi informare presso l'Ufficio tributi del tuo Comune, che ti darà le info esatte in merito ai contratti concordati e alle conseguenti agevolazioni IMU.
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie della risposta.
Per il comune c'è la riduzione IMU Tasi anche senza attestazione me tre l'Agenzia delle Entrate della mia città chiede l'attestazione ma le istruzioni del 730 (2019) limitata i benefici solo a quei comuni sopra descritti. Quello che non capisco è se da quest'anno la restrizione sui comuni è stata tolta.
Grazie
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rileggendo la mia risposta mi rendo conto di non essere stato chiaro. Ci riprovo:
Per fiscalità locali (IMU/Tasi) è acclarato il benefico, per lo meno nel comune dove ho l'unità immobiliare: ma questo c'era già dal 2017, quindi nulla di nuovo .
Quello di cui che nessun sito fà approfondimenti sono le tasse nazionali (In altre parole, per le persone fisiche, l'IRPEF o Cedolare Secca, che si pagano con il 730 o UNico), su cui ho i dubbi: queste agevolazioni, dal 2019, sono valide qualsiasi sia il comune dov'è la Unità Immobiliare, o solo per quelli rientranti nelle casistiche esposte anche nelle istruzioni del 730 (v.inizio discussione)? Infatti per questi limitati comuni, tali agevolazioni sono presenti da diversi anni.
Grazie a chi vorrà portare il proprio contributo
 

Aidualc

Membro Attivo
Professionista
A me non risulta siano valide anche in comuni non ad alta densità o limitrofi. Me l'hanno confermato un paio di settimane fa anche dall'ASPPI più vicina.
Sono anni che spero i benefici vengano allargati (opero in piccoli comuni a pochi km da città che rientrano nella normativa di cui stiamo parlando), ma per ora niente accordi territoriali (praticamente inutili perché di detrazioni non ne sono previste) e quindi solite modalità cedolare al 21% ecc...
E solita IMU con aliquota che più maggiorata non si può!
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se così fosse (spero in cuor mio, fino alla fine, di sbagliare), di novità vere non ce ne sono! O meglio ce n'è una: quella di essere oggi obbligati a sottoporre ad "attestazione" il contratto stilato in proprio, in altre parole: un ulteriore balzello per i piccoli. Ma cosa dire di tutti quei siti che dicono le cose a metà? Il non aver approfondito i vari aspetti è conseguente all'impreparazione o all'opportunismo?
 

Aidualc

Membro Attivo
Professionista
A leggere il tuo virgolettato in alto, se ne deduce che le agevolazioni ci sono per
comuni capoluoghi/ad alta densità/universitari/limitrofi
comuni che hanno subito catastrofi naturali per cui siano vigore agevolazioni apposite.

Ti confermo che la grossa novità è proprio l'obbligo di attestazione ancor più stringente.

A quali siti fai riferimento? Io non ho visto particolari articoli. A mio modesto parere cmq si tratta in larga parte di impreparazione. Sull'opportunismo ho una mia idea, ma la tengo per me perché andrei sul politico!
 

marinoernesto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Caro gatto capisci che non posso citarli per ovvi motivi. Puoi ad ogni modo raggiungerli digitando in google o altro driver "Novità su canone concordato". Nelle prime due pagine di risultati troverai siti fiscali, immobiliari, di opinione polita, di giornali ecc. ecc. Buona lettura
 

marconero

Membro Attivo
Proprietario Casa
a quanto mi risulta so previste due tipologie per la domanda da te formulata:

"I vari siti che ho letto enfatizzano le modifiche su tale argomento riportando che, a partire dal 2019, ci sono agevolazioni sia con cedolare secca (10% ) che senza (imponibile del 95% -30% sull'importo del canone concordato),"

questa agevolazione è riferita esclusivamente a quei comuni che rientrano nelle tipologie summenzionate (alta densità, capoluoghi e confinanti, cipe etc etc) ed è a prescindere dall'applicazione o meno della cedolare secca.

Altra cosa è l'estensione dell'applicabilità della cedolare agevolata al 10% che prima era esclusiva di queste tipologie di comuni ma che negli ultimi anni è stata praticamente estesa ella quasi totalità dei comuni italiani oltre a quelli menzionati; negli altri comuni però non trovano applicazione le agevolazioni citate in precedenza
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto