Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il mio avvocato mi dice che posso chiudere perché sui miei atti la servitù non è generica ma nominativa.
Potrebbe effettivamente avere ragione, è un argomento molto controverso.
In effetti il sig. A forse non poteva vendere un diritto "personale" a B, poiché il diritto sembra essere un "diritto d'uso" più che una servitù.
Non so però se vale la pena imbarcarsi in cause lunghe e incerte.
Forse meglio chiudere e aspettare la reazione altrui.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dunque non mi resta che far causa e metterli tutti in mezzo per chiedere il deprezzamento dell'immobile.
Prima di partire "lancia in resta" consulta più professionisti in loco perché le risposte che ti possiamo fornire da dietro un pc mancano del riscontro visivo e dei documenti.

Parli di una scala esterna e/o che tecnicamente tutti possono accedere al lastrico che fa da tetto al tuo appartamento ma suppongo anche ad altri e nemmeno è chiaro se tu disponga della proprietà o dell'uso esclusivo di tale "piano".
In assenza di specifica diversa in atti il lastrico appartiene a tutti, se è facilmente e liberamente accessibile si puó anche "intuire" quantomeno una servitù apparente e tutto il tuo "contrappunto" sulla mancata menzione specifica in atto va in fumo.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
questo post evidenzia un evidente "fiducia" nell'avvocato che la sta seguendo salvo ne abbia sentiti già altri e poi sia arrivato qui per ulteriori "consigli".... eviterei per correttezza nei confronti del collega di pronunciarmi con i precedenti "il suo avvocato potrebbe aver ragione" o inventarsi "il suo avvocato potrebbe aver torto" senza conoscere la documentazione se non per riferito da chi come lei non è un esperto.
 
Ultima modifica:
U

User_29045

Ospite
@elros: E allora prova a chiudere: operazione il cui costo è certo e ben determinato a priori col preventivo di spesa. A imbarcarti in una causa decennale fai sempre a tempo. Quando ti chiederanno spiegazioni, fai leva sul fatto che la servitù d'uso era vincolata e legata ai nominativi indicati nei rispettivi rogiti notarili, e si è estinta scomparendo queste persone dal palazzo di cui stiamo parlando (perché hanno venduto).
 

elros

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Così mi ha detto più di un legale. Ma non ritengo giusto che non paghi nessuno per questo e neanche che io debba stare sempre col patema a casa mia.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Il lastrico è di mia esclusiva proprietà.

Bene, questo aumenta i tuo "diritti"... ma non risolve la questione.

Si possono delineare 2 ipotesi:
A-la possibilità di utilizzare quello che ora è il tuo lastrico va considerata come una servitù volontaria che le 2 parti (A e B) hanno deciso nel momento della compravendita. In tal senso è una servitù che segue l proprietà del fondo dominante.
B-tale "diritto" è una questione contrattualizzata (comodato) fra A e B e quindi "nominativa".

Solo con la seconda ipotesi si potrebbe dichiarare "decaduto" il peso per cessato uso perchè una servitù volontaria necessità di un nuovo accordo fra le parti per essere annullata.
Difficile prevedere per quale delle 2 deciderebbe un Giudice (anzi probabile che nei vari gradi la sentenza cambi).

Personalmente darei più valore alla prima...e di conseguenza contesterei immediatamente al tuo venditore il "vizio" nascosto chiedendo la risoluzione del contratto e/o con i risarcimenti del caso.
 

elros

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ma infatti a me interessa solo che la frode mi venga risarcita. Poi ci penso io.
Le responsabilità però come sono distribuite tra venditore e mediatore?
 

elros

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Mi è venuto il dubbio quando mi è stato riferito che due persone hanno rifiutato la casa proprio per la servitù..
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto