Patroclo

Nuovo Iscritto
Ci stiamo separando dopo 3 anni di matrimonio...si cerca tramite consensuale e 2 avvocati. Volevo capire una cosa. Dato che il 50% dei beni mobili spetta ad ognuno di noi, avendo le fatture alla mano, quel 50% puó essere desunto facilmente...pertanto o ci si dividono i beni e poi ognuno decide che farne, o il bene resta nella casa e viene liquidato.

Detto questo, che spero corrisponda al vero...Se come credo sia usuale, uno dei due coniugi pretenda un corrispettivo economico del bene. Tale valutazione deve essere corrisposta al centesimo x valore di fattura, o bisogna considerarne una svalutazione x i 3 anni di vita del bene stesso?

Inoltre, se le pretese tendono al rialzo, e la consensuale nn risulta possibile...Se si opta per la giudiziale, a parte i costi legali più elevati...Quei beni dovranno sempre essere liquidati? Oppure sarà più probabile che il giudice assegni il bene stesso?

Infine, se si finisce in giudiziale...le spese legali sono a carico di entrambe le parti? Oppure
Possono diventare a carico di uno solo dei 2?
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
secondo me ci sono troppe variabili. nella separazione consensuale ci si può mettere d'accordo, se non sono beni mobili di particolare valore meglio svalutarli e accordarsi magari cedendo su qualche punto. la separazione giudiziale credo sia più lunga e più cara, quanto alle spese dipende se è con o senza addebito. nel primo caso credo che le spese vengano addebitate a chi è riconosciuto causa della separazione nel secondo divise a metà.
quanto ai beni in mancanza di accolto penso vengano venduti per dividere il ricavato. in ogni caso il ricavato è di solito talmente ridotto che, salvo odi incontenibili, val la pena mettersi d'accordo.
 

Patroclo

Nuovo Iscritto
In realtà volevo capire...con la consensuale si pattuisce una cifra X, tale cifra credo debba x forza di cose subire dal prezzo di fattura un deprezzamento. Con la giudiziale mi han detto che oscilla vertiginosamente verso il basso in quanto il giudice dispone eventualmente la vendita del bene e ne divide le parti.

In sostanza con la consensuale prendi oggi sicuramente di più, e in meno tempo...con la giudiziale prendi meno spendi di più e passa molto più tempo.

È giusto?
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
credo di si. in assenza di accordo il giudice dispone la vendita dei mobili a capisci bene che sul mercato non sono poi così appetibili...
 

angelazacinta

Nuovo Iscritto
Sono intrappolata in una giudiziale dove un CTU (consulente tecnico d'ufficio) nominato dal giudice valuta i mobili vergognosamente , ad es. valore zero per letti e divani, oppure a prezzi che neanche Mercatopoli darebbe così bassi.
La cosa migliore per entrambi è mettersi d'accordo formulando un piano di scambio tra voi, lasciando perdere le cavolate.
Ne guadagnerete in tempo, fatica, soldi e salute.
Ciao
 

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