L'assegnazione della casa familiare in sede di separazione viene disciplinata dall'art. 337 sexies c.c. il quale prevede che "
il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli". Il suddetto articolo stabilisce altresì che "
il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l'assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare"; il provvedimento di assegnazione e quello di revoca sono trascrivibili e opponibili ai terzi ai senso dell'art. 2643". In sede di divorzio simile disciplina è dettata dall'art. 6 legge 1970 n. 898.
Per rispondere alle tue domande:
In caso di separazione in comunione dei beni, la casa di proprietà spetta di diritto alla moglie con il figlioletto
In caso di separazione, ma anche di divorzio, la proprietà rimane al 50% tra i due coniugi questo perché la proprietà è in forma indistinta.
Non confondere la proprietà con l'assegnazione del diritto di abitazione: quest'ultimo, generalmente, in caso di separazione viene assegnato al coniuge più debole; e, se ci sono figli nati dal matrimonio, la casa viene assegnata a chi ha l'affido prevalente dei figli.
Però se la casa fosse composta da due ingressi, almeno due bagni e con un numero congruo di stanze, su istanza di uno dei due coniugi si potrebbe provvedere alla divisione della comunione per cui ognuno dei due coniugi risulterebbe proprietario al 100% di una unità immobiliare. Chiaramente rimanere vicini di casa dopo una separazione, e successivamente di un probabile divorzio, può essere imbarazzante per cui uno dei due proprietari può vendere la sua abitazione nata dalla divsione ed andare a vivere altrove.
le spese condominiali e di riscaldamento sono solo a carico della moglie che usufruisce dell'alloggio?
direi di si. Se la moglie non avesse una forma autonoma di sostentamento il marito, oltre a passare la quota di mantenimento dei figli, dovrà versare anche il mantenimento per la moglie. Con quei soldi, la moglie, deve far quadrare il bilancio famigliare; se non ce la fa dovrà cercarsi un lavoro o rivolgersi agli assistenti sociali: l'assegno di mantenimento vengono calcolati anche in funzione del reddito del marito.
la moglie può far trasferire con lei e il figlio nell'appartamento i genitori che abitano in alloggio in affitto oppure questo compromette il suo diritto di rimanere nell'alloggio?
al coniuge separato/divorziato, vengono applicati gli stessi diritti del coniuge superstite (vedovo/a) per quanto riguarda il diritto di abitazione della casa famigliare, che gli consente l'uso per sé, i suoi figli ed i suoi famigliari. Tieni presente che il diritto di uso è un diritto di godimento personale: morto l'avente diritto, o cessato il diritto, il diritto si estingue; figli e parenti devono lasciare l'appartamento al/ai proprietario/proprietari.
Nel caso la moglie nonostante la casa venga assegnata a lei e al figlio, vivesse saltuariamente nell'appartamento, può venirgli revocata l'assegnazione a favore del marito?
ti ho già risposto.