Io credo che il problema sia uno solo (anzi ... due!).
Il politicantume (che non capisce un ... tubo, se non il proprio tornaconto!) e il burocratume (che ha tutto l'interesse a complicare le cose semplici!).
Infatti, se le norme, le leggi, i regolamenti fossero scritti in 'lingua italiana corrente' (comprensibile cioè a tutti i cittadini che abbiano frequentato le scuole dell'obbligo!) tanti problemi non esisterebbero.
Mi associo, quindi, a quanto esposto da quiproquo, e cioè
"......il modo iniquo di legiferare, dalle crude procedure imposte e dal
compiacimento tacito e dei magistrati e degli avvocati. I primi quasi in contemplazione attiva e passiva di un potere smisurato e i secondi felici
sguazzatori nell'immondo groviglio...".
Io credo anche che il tutto sia funzionale alla corruzione/concussione del politicantume e del burocratume, che diventano necessari/indispensabili (pagando tangenti e mazzette!) per districare le matasse volutamente ingarbugliate da chi propone (politicantume) e chi scrive (burocratume) leggi, norme, regolamenti, circolari 'esplicative' in un linguaggio volutamente astruso e incomprensibile, per essere ... interpretato ... a seconda dei casi ....e delle mazzette!!
Vival'Italia