Scusa pasqualedeiuliis, ma che centra la tua risposta con il mio quesito?
Non l'ho proprio capito.
Mi era parso di capire che, al di là della sentenza, implicitamente, ci si chiedesse come, quando e quanto un pianista potesse suonare (in particolare per lo studente....,ma non solo...) senza infastidire i vicini, ed io ho indicato un semplice e pratico modo per attuarlo. La mia risposta è articolata in tre modi: 1) le mie credenziali nella materia specifica
un pò debordante su un aspetto che mi angustia da anni (la lingua batte dove il dente duole...) e che lo studio Legale, essendo a lui indirizzato, non ha voluto
cogliere, preferendo un ambito a lui più comodo.....2) il parere e il consiglio vero e proprio come ho già indicato nel preambolo, attuato
dal sottoscritto come ex studente....ex pianista professionista (10 anni in Austria e in Germania)....ex pianista professionista in letargo SIAE...tuttora pianista "dilettante" con lo stesso problema (superato
con un secondo pianoforte elettronico e relative cuffie)...3) Da ex
artista di spettacolo, dotato,quindi. anche di piccola, acquisita vis comica ( che ... lasciamo perdere...) ha voluto alleggerire la problematica implicita nel quesito con un tocco di leggiadria da avanspettacolo ad imitazione del grande comico napoletano Totò...che naturalmente per lo studio legale è stato di facile stroncatura, dato la natura della sua
nobilissima professione che non può permettere simili licenze....
Spero di aver chiarito la mia posizione....e se non lo fosse. mi invii
pure un triplice, virtuale P........o ( non oso dirlo....ho tanta paura
di lui....L'A.....0...) Cordiali saluti. P.D.I.