Secondo testamento

[tunisino]

Buongiorno, vi pongo il seguente quesito sperando di risolvere il problema di un amico. Egli ha fatto un testamento dove ha scritto che lascia in eredità il suo appartamento, (attualmente affittato), a due cugini, tra loro fratello e sorella, senza aggiungere i beni mobili, (libretto di risparmio e assicurazioni sulla vita). Questo documento, anni fa, è stato consegnato ad un avvocato col quale ha interrotto i rapporti per motivi personali, quindi vorrebbe rifare il testamento aggiungendo oltre l'appartamento anche il libretto e le polizze, abbandonando il precedente. Premetto una cosa importante: l'amico risiede in una struttura per anziani ed è seguito da un amministratore di sostegno che non è al corrente del primo testamento perché era stato scritto prima che fosse nominato l'amministratore di sostegno. Alla luce di tutto quanto sopra descritto, l'amico può rifare il testamento senza richiedere il precedente, aggiungendo oltre i beni immobili anche i beni mobili?
Sperando di essere stato chiaro, vi ringrazio per l'aiuto.

 

[Nemesis]

l'amico può rifare il testamento senza richiedere il precedente,

Sì, scrivendo all'inizio del nuovo testamento: "Revoco ogni mio precedente testamento".

 

[tunisino]

Grazie Nemesis! Volevo una conferma circa l'esistenza dell'amministratore di sostegno. Se l'amico desidera rifare il primo testamento, revocandolo come hai suggerito, è obbligato, verso l' A.d.S., o può far da solo senza interpellarlo?

 

[Nemesis]

può far da solo senza interpellarlo?

Sì.
Ricordo che le disposizioni testamentarie in favore dell'amministratore di sostegno che non sia parente entro il quarto grado del beneficiario, ovvero che non sia coniuge o persona che sia stata chiamata alla funzione in quanto con lui stabilmente convivente non sono valide.
Ho dato per scontato che il giudice tutelare, nel provvedimento di nomina dell’AS non abbia disposto anche relativamente agli atti di ultima volontà (quindi il beneficiario conserva la capacità di testare, e sempre che non sia incapace di intendere e di volere nel momento in cui farà testamento).