Già, mentre noi cominciavamo ad intaccare i risparmi a causa del raddoppio "brutale"
del costo della vita, c'era qualcuno che blaterava che non era vero che le famiglie entravano in una situazione di difficoltà. Insomma, per lui, l'inflazione "eva solo pevcepita. Non eva veale"
. Immagino che tu abbia capito di chi sto parlando......e tutto il coro di tacchini e gallinacei vari ad assentire molto gravemente e seriamente con la testa, come quelle tigri pubblicitarie che si mettevano nel lunotto posteriore delle auto negli anni '60. Ed eccoci al risultato attuale....
Quel ministro non godeva delle mie simpatie, fin da quando partorì, con altri due, la legge elettorale porcata, nella baita di Lorenzago.
Porcata che – giova ricordarlo – è stata poi usata con somma gioia, e a man bassa, da tutte le caste di ogni colore, di tutte le marcite partitocrazie italiche.
Per parte mia, non apprezzai nemmeno quell’altra legge porcata, quella partorita da un altro indirizzo macroeconomico, parimenti devastante, irragionevole e parimenti sgorgata da una visione economica della destra, forse più conservatrice di quella di Tremonti: quella legge che aboliva lo scalone, caricandone il costo ai contributi pagati dai precari. Suscitando perfino le critiche di Penati, secondo il quale, per quella via, si toglieva ai precari metà tredicesima. La cosmica lontananza di Penati e delle caste del suo partito dai precari, non gli faceva sospettare che la tredicesma, per i precari, non esisteva proprio. Era e rimane una conquista da rimandare, a tempi successivi allo smantellamento delle caste dei partiti, cioè alle calende greche.
Né apprezzai, da vecchietto che sta dalla parte dei giovani, gli insulsi epiteti di “bamboccioni”, rivolti ai ragazzi che non trovavano lavoro, allora come oggi. Se i giovani aspirano ad un lavoro, e sono così estremisti e terroristi da aspirare addirittura al posto fisso, magari con l’inconfessabile infame proposito di poter mettere su famiglia e pagare rate mutuo, a mio parere aspirano soltanto al modello di “Repubblica fondata sul lavoro” concepita dai loro padri, democristiani, comunisti, socialisti, repubblicani, azionisti, eccetera, che condivisero la Costituzione.
La penso così, con buona pace dello iettatore di Kiev, quel minusMario che dopo aver insolentito i ragazzi con la “monotonia del posto fisso”, ci ha portato tanta sfiga da annientare le illusioni create da SuperMario, fino a farci prendere quattro sberle dagli iberici. Era meglio se se ne stava a casa, a spiegare alla Fornero quanti anni ci vorranno per recuperare i danni che sta facendo.
Quanto infine ai tacchini e gallinacei, bisogna guardare anche il cortile del dirimpettaio.
Quando il governo a più elevato tasso di sinistra rossa della nostra storia cadde sulla “parlamentarizzazione della solidarietà a Mastella”, fui talmente stupito di vedere così tanti “militanti”, molti di antica fede partigiana, altri di recente fede progressista, ma tutti aggrappati al voto dello svenevole On. Cusumano… sospettai di avere a che fare con conigli e oche.
Migliori o peggiori dei tacchini e dei gallinacei? O tutti animali da cortile, buoni da spennare e da cucinare, come valuto io?
Forse la pensiamo diversamente, ma se anche tu sei un contribuente onesto, entrambi saremo sicuramente vittime dell’ennesima perpetuazione delle solite facce, i soliti ras del mantenutismo parassitario delle partitocrazie, quelli che ci prendono per i fondelli da decenni , e che alle prossime elezioni, dopo vertiginose rivoluzioni gattopardesche, saranno nuovamente votati da tacchini, gallinacei, conigli e oche.