M
Marcus771
Ospite
Salve a tutti,
mesi fa ho firmato con la madre tutore del figlio minore di mio padre una proposta irrevocabile d'acquisto dal mio avvocato per un immobile del quale sono proprietario di 3/4. Dopo una serie di burocrazia per rimettere a posto il tutto a pochi giorni dal rogito sorge un problema mosso dal notaio degli acquirenti (il quale voleva farmi pagare metà del preliminare, preliminare poi non avvenuto perché loro hanno voluto subito andare al rogito).
Il problema è questo: il loro notaio sostiene che le due istanze per autorizzazione alla vendita in quanto accettato la parte di mio padre con beneficio di inventario (mia e di mio fratellastro minore) non sono idonee perché non riportano la divisione delle quote della casa venduta per 100mila euro e stimata tanto da ingegnere per il ricorso , e dice inoltre che secondo lui eventuali futuri creditori potrebbero rifarsi su di lui perché sembra che spettino 100 mila a persona (ma, ripeto, c'è scritta la stima di immobile su entrambe istanze con proposta allegata e prezzo di vendita stabilito!). Il mio avvocato sarebbe disposto ad integrare con il ricorso fatto per l'istanza del minore in cui si ricostruisce la storia, ma non di rifare di nuovo tutto perché sia per lui che per altro avvocato super Partes non ha alcun motivo di esistere e che notaio può scrivere le divisioni nell'atto dato ai giudici spetta solo autorizzare. E se non trovassero punto d'incontro e notaio si impuntasse? So che gli acquirenti perderebbero i soldi se non volessero cambiarlo.
Per me è veramente una tragedia perché a fine mese sarò senza lavoro e ho dovuto vendere casa per sopravvivere.
Grazie a chi potrà darmi risposta.
mesi fa ho firmato con la madre tutore del figlio minore di mio padre una proposta irrevocabile d'acquisto dal mio avvocato per un immobile del quale sono proprietario di 3/4. Dopo una serie di burocrazia per rimettere a posto il tutto a pochi giorni dal rogito sorge un problema mosso dal notaio degli acquirenti (il quale voleva farmi pagare metà del preliminare, preliminare poi non avvenuto perché loro hanno voluto subito andare al rogito).
Il problema è questo: il loro notaio sostiene che le due istanze per autorizzazione alla vendita in quanto accettato la parte di mio padre con beneficio di inventario (mia e di mio fratellastro minore) non sono idonee perché non riportano la divisione delle quote della casa venduta per 100mila euro e stimata tanto da ingegnere per il ricorso , e dice inoltre che secondo lui eventuali futuri creditori potrebbero rifarsi su di lui perché sembra che spettino 100 mila a persona (ma, ripeto, c'è scritta la stima di immobile su entrambe istanze con proposta allegata e prezzo di vendita stabilito!). Il mio avvocato sarebbe disposto ad integrare con il ricorso fatto per l'istanza del minore in cui si ricostruisce la storia, ma non di rifare di nuovo tutto perché sia per lui che per altro avvocato super Partes non ha alcun motivo di esistere e che notaio può scrivere le divisioni nell'atto dato ai giudici spetta solo autorizzare. E se non trovassero punto d'incontro e notaio si impuntasse? So che gli acquirenti perderebbero i soldi se non volessero cambiarlo.
Per me è veramente una tragedia perché a fine mese sarò senza lavoro e ho dovuto vendere casa per sopravvivere.
Grazie a chi potrà darmi risposta.