la chiocciola deve essere seguita da un nostro nickname per poter essere utile, così non va a mirar a nulla.
Per quanto riguarda il thread in corso vorrei dire che Un amministratore qualora eserciti il mestiere in maniera sistematica, abituale e organizzato (ad esempio, gestendo più condomini), il reddito prodotto sarà qualificato come reddito di lavoro autonomo e lo stesso sarà, pertanto, soggetto a tutti gli obblighi previsti dalla normativa IVA (fatturazione, tenuta dei registri IVA, versamento dell’IVA periodica, dichiarazione). Il codice attività da indicare al momento della richiesta di apertura della partita IVA in tale ipotesi sarà il 68.32.00 – Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi.
Nella diversa ipotesi in cui amministratore di condominio sia un soggetto non esercente arti o professioni, che svolge in via continuativa l’attività di amministratore senza vincolo di subordinazione, senza impiego di mezzi organizzati e con retribuzione periodica prestabilita (come nel caso di un condomino che si occupa della gestione del proprio stabile), l’attività genera reddito assimilato a quello di lavoro dipendente. In tal caso, conseguentemente, non vi sarà alcun obbligo ai fini IVA, in quanto l’attività è esclusa dal campo di applicazione del tributo. Sarà sufficiente versare il 20% all'agenzia delle entrate tramite f24 come collaborazione occasionale. Ovvero l'amministratore non lavora 30 giorni su 30 per il condominio bensì un giorno al mese (come poi è in realtà). Oppure ancor meglio comprare quei bonus, i tagliandini, dove a fronte di una determinata somma erogata vi sono i tagli già predisposti.