rileggendo le vostre risposte, una in particolare penso mi dia una possibilità: il regolamento di tipo contrattuale, per essere modificato, deve avere l'unanimità (non ho capito però se dei presenti o degli aventi diritto). Beh...io il 13 settembre mi presenterò all'assemblea e voterò favorevolmente per le modifiche giuste, per esempio per impedire la stesa selvaggia dei panni ai balconi.
Per quanto riguarda la possibilità di usare il monopattino voterò no, così non passerà. Anche perché ha dell'assurdo: e se dopo il divieto l'inquilino mette ai piedi del bimbo le scarpette coi tacchi di ferro per giocare a pallone...invece quelle vanno bene?!
In ogni caso mi sembra di aver capito che un regolamento di tipo ordinario, non contrattuale, non possa incidere su diritti dei singoli condòmini, né in relazione alle parti comuni, né sulle parti di proprietà esclusiva.
La mia situazione, nello specifico, mi sembra abbia pertanto più la connotazione di un rapporto tra privati (me, o il mio inquilino e il signore di sotto).
Ci tengo comunque a ribadire che ho provveduto a redarguire il mio inquilino almeno una decina di volte, con tanto di raccomandata.
Ci tengo a quell'appartamento, soprattutto per ragioni affettive, altrimenti l'avrei già venduto quando l'ho ereditato e, di conseguenza, vorrei che venisse amministrato in maniera decorosa e tranquilla.
Prima ci abitava la mia nonna, la quale, novantenne, girava in ciabatte di feltro e altrettanto faceva la signora che l'accudiva. E ascoltava la televisione con le cuffie.
Il signore di sotto, trovandosi con dei bambini sopra, dopo una vita trascorsa nell'assoluto silenzio, non sa adattarsi. Ma ho il sospetto che non saprebbe farlo nemmeno con l'inquilino più attento, ma non al livello della mia povera nonna
Per quanto riguarda la possibilità di usare il monopattino voterò no, così non passerà. Anche perché ha dell'assurdo: e se dopo il divieto l'inquilino mette ai piedi del bimbo le scarpette coi tacchi di ferro per giocare a pallone...invece quelle vanno bene?!
In ogni caso mi sembra di aver capito che un regolamento di tipo ordinario, non contrattuale, non possa incidere su diritti dei singoli condòmini, né in relazione alle parti comuni, né sulle parti di proprietà esclusiva.
La mia situazione, nello specifico, mi sembra abbia pertanto più la connotazione di un rapporto tra privati (me, o il mio inquilino e il signore di sotto).
Ci tengo comunque a ribadire che ho provveduto a redarguire il mio inquilino almeno una decina di volte, con tanto di raccomandata.
Ci tengo a quell'appartamento, soprattutto per ragioni affettive, altrimenti l'avrei già venduto quando l'ho ereditato e, di conseguenza, vorrei che venisse amministrato in maniera decorosa e tranquilla.
Prima ci abitava la mia nonna, la quale, novantenne, girava in ciabatte di feltro e altrettanto faceva la signora che l'accudiva. E ascoltava la televisione con le cuffie.
Il signore di sotto, trovandosi con dei bambini sopra, dopo una vita trascorsa nell'assoluto silenzio, non sa adattarsi. Ma ho il sospetto che non saprebbe farlo nemmeno con l'inquilino più attento, ma non al livello della mia povera nonna