Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Anche i beni dello Stato, non demaniali, si possono usucapire.
Devono essere però inutilizzati e non predisposti a servizio pubblico.
Quindi, passati 20 anni, puoi usucapire la restante quota del 50%.

Carlo Alberto mi hai fregato: dall' inizio avendo letto che uno dei due fratelli ci aveva abitato, o ci abita ancora, avevo pensato alla posiibilità di usucapire l'altro 50% mancano pochi anni.
In alternativa si può chiedere la vendita coattiva di tutto il bene rivolgendosi al tribunale.
Comunque la situazione iniziale prospettata è abbastanza anomala: uno muore lasciando un sacco di debiti al punto che gli eredi rinunciano all'eredità. e i creditori cosa hanno fatto? non si sa nulla: qualcuno sarà pur ricorso all'autorità giudiziaria per vedersi riconoscere, seppure parzialmente, i suoi crediti. Oppure avendo saputo che il debitore è morto "povero in canna" si sono messi il cuore in pace e se ne sono fatti una ragione? A me la storia puzza un pò di bruciacchiato. Anche perché i creditori potevano chiedere la vendita coattiva di tutta la casa per cercare di realizzare il più possibile.
Termino dicendo a chi prospettava di vendere l'immobile che il possesso è un titolo insufficiente per avere il diritto di vendita di un bene immobile: bisogna essere proprietari. Se la memoria non mi inganna, e se non sono cambiate le leggi, quando, nel 1964 frequentavo la 3° Geometri, e facevo finta di studiare Diritto il Prof. diceva che non bisognava fare confusione tra Proprietà e Possesso. Mentre il possesso si dimostra con l'uso la proprietà si dimostra attraverso atto scritto registrato.Quando si va dal notaio per perfezionare un atto di compravendita il notaio medesimo nell'atto (che si chiama istrumento) fa una breve storia, citando tutti i riferimenti, di come i venditori sono entrati nella disponibilità (proprietà) del bene. Per cui per il 50% che proviene dalla madre tutto bene (esibendo la dichiarazione di successione) ma per il 50% del padre tutto male perché anziché la successione c'é una rinuncia all'eredità fatta nella immediatezza della morte del de cuius maschio e c'é anche una decadenza per scadenza dei termini. Inoltre il notaio dovrebbe stabilire che anche le rispettive percentuali di proprietà di entrambi i de cuius erano legittime. Cioé i venditori dovrebbero esibire il titolo di proprietà dei due de cuius.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie, risposta chiarissima davvero!
Sulla storia dei creditori hai ragione. Quella casa era IPOTECATA, ma la società che l'ha ipotecata è FALLITA nel 2000.
Quindi, non so.
Per il resto, nessuno si è fatto vivo di questi creditori, almeno credo.
A questo punto l'unica è forse tirar fuori la CONSERVATORIA al tribunale, che dici?

Carlo Alberto mi hai fregato: dall' inizio avendo letto che uno dei due fratelli ci aveva abitato, o ci abita ancora, avevo pensato alla posiibilità di usucapire l'altro 50% mancano pochi anni.
In alternativa si può chiedere la vendita coattiva di tutto il bene rivolgendosi al tribunale.
Comunque la situazione iniziale prospettata è abbastanza anomala: uno muore lasciando un sacco di debiti al punto che gli eredi rinunciano all'eredità. e i creditori cosa hanno fatto? non si sa nulla: qualcuno sarà pur ricorso all'autorità giudiziaria per vedersi riconoscere, seppure parzialmente, i suoi crediti. Oppure avendo saputo che il debitore è morto "povero in canna" si sono messi il cuore in pace e se ne sono fatti una ragione? A me la storia puzza un pò di bruciacchiato. Anche perché i creditori potevano chiedere la vendita coattiva di tutta la casa per cercare di realizzare il più possibile.
Termino dicendo a chi prospettava di vendere l'immobile che il possesso è un titolo insufficiente per avere il diritto di vendita di un bene immobile: bisogna essere proprietari. Se la memoria non mi inganna, e se non sono cambiate le leggi, quando, nel 1964 frequentavo la 3° Geometri, e facevo finta di studiare Diritto il Prof. diceva che non bisognava fare confusione tra Proprietà e Possesso. Mentre il possesso si dimostra con l'uso la proprietà si dimostra attraverso atto scritto registrato.Quando si va dal notaio per perfezionare un atto di compravendita il notaio medesimo nell'atto (che si chiama istrumento) fa una breve storia, citando tutti i riferimenti, di come i venditori sono entrati nella disponibilità (proprietà) del bene. Per cui per il 50% che proviene dalla madre tutto bene (esibendo la dichiarazione di successione) ma per il 50% del padre tutto male perché anziché la successione c'é una rinuncia all'eredità fatta nella immediatezza della morte del de cuius maschio e c'é anche una decadenza per scadenza dei termini. Inoltre il notaio dovrebbe stabilire che anche le rispettive percentuali di proprietà di entrambi i de cuius erano legittime. Cioé i venditori dovrebbero esibire il titolo di proprietà dei due de cuius.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ah e si, un fratello risulta ancora residente nel 2013 li dentro.

Grazie, risposta chiarissima davvero!
Sulla storia dei creditori hai ragione. Quella casa era IPOTECATA, ma la società che l'ha ipotecata è FALLITA nel 2000.
Quindi, non so.
Per il resto, nessuno si è fatto vivo di questi creditori, almeno credo.
A questo punto l'unica è forse tirar fuori la CONSERVATORIA al tribunale, che dici?
 

Valty

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buona settimana a tutti,
.. il creditore è fallito... quindi non può rinnovare l'ipoteca.

Il termine dei 20 anni non influisce perché il creditore non esiste più.

All'Ufficio del Registro c'è l'ipoteca fatta dal creditore, se lo Stato fosse diventato proprietario del 50% avrebbe dovuto pagare il debito.
Ripeto lo Stato non c'entra nulla, fai quello che ti ho detto e poi vendi.
Ciao
 

erwan

Membro Assiduo
che se nessun creditore si è fatto avanti e quell'ipoteca scade si potrebbe tentare di riprendere in qualche modo l'intero bene, se ne vale la pena
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Come fai a dire che lo Stato NOn c'entra se NOI abbiamo RINUNCIATO con atto notarile all'eredità di mio padre 12 anni fa?
Stato o NO, noi non siamo proprietari di quel 50%, su questo NON ci piove, visto che l'unica successione che abbiamo è quella di mia madre.

Buona settimana a tutti,
.. il creditore è fallito... quindi non può rinnovare l'ipoteca.

Il termine dei 20 anni non influisce perché il creditore non esiste più.

All'Ufficio del Registro c'è l'ipoteca fatta dal creditore, se lo Stato fosse diventato proprietario del 50% avrebbe dovuto pagare il debito.
Ripeto lo Stato non c'entra nulla, fai quello che ti ho detto e poi vendi.
Ciao
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Anche avendo noi rinunciato all'eredità di mio padre??
Il problema li non era tanto l'ipoteca o meno, ma quanto il fatto che con atto notarile, 12 anni fa, abbiamo rinunciato alla quota di mio padre, libera o meno che fosse

che se nessun creditore si è fatto avanti e quell'ipoteca scade si potrebbe tentare di riprendere in qualche modo l'intero bene, se ne vale la pena
 

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