con il legale decidero' se risolvere o meno il contratto applicando la clausola risolutiva.
Se deciderai di avvalerti della clausola risolutiva espressa, pensi comunque di registrare all'Agenzia delle Entrate un Accordo riduzione canone retroattivo?
Mi sembrano due soluzioni incompatibili
Non ha senso decidere un canone ridotto per il futuro quando si risolve il contratto per inadempimento del conduttore relativo alla morosità.
Se la riduzione del canone riguarda solo il passato, per non pagare le imposte sulle somme non incassate, è molto probabile che l'Agenzia delle Entrate non lo accetti.
Si può evitare la tassazione dei vecchi canoni insoluti con la convalida dello sfratto per morosità, ma soltanto per i contratti abitativi. E' una possibilità esclusa, secondo me ingiustamente, nel caso di locazioni commerciali.
Nella tua situazione particolare a mio parere dovresti decidere se vuoi continuare la locazione con quel conduttore, sperando che possa pagarti un canone seppure ridotto, oppure liberare i locali.
Poniamo che ti avvali della clausola ex art. 1456 Cod.Civ, risolvi il contratto e comunichi la risoluzione all'Agenzia delle Entrate. Dopo cosa fai? Imponi all'inquilino di andare via o lo lasci lì?
Dovresti chiedere all'avvocato quali sarebbero le conseguenze se tolleri l'occupazione senza titolo di un conduttore il cui contratto è risolto, senza attivarti per il rilascio dell'immobile.