Salve, approfitto di nuovo della vs. competenza.
Mia mamma è comproprietaria al 50% con il fratello di un casolare e di un appartamento ereditati dai genitori, entrambi necessitano di ristrutturazione.
Stanno valutando una permuta; il fratello si prenderebbe e ristrutturerebbe il casolare dove andrebbe ad abitare, mia mamma l'appartamento, da sempre destinato alla locazione, più una somma in denaro dato il minor valore.
Sull'appartamento, posto in condominio, stanno valutando il 110%; è già stato trovato lo studio e trovata l'eventuale ditta che effettuerebbe i lavori nel 2023.
La cessione del credito è bloccata, data la situazione politica non credo ci siano svolte positive in tal senso, si stava valutando la detrazione individuale in 4 anni.
Mia mamma non è capiente, ha già in carico una grossa ristrutturazione sulla sua prima casa ed è costantemente a credito, anche mio zio non è interessato a questa detrazione dovendo prendere in carico quella del casolare.
Ho l'impressione che gli altri condomini non abbiano capito la portata della capienza fiscale, d'altro canto mi spiacerebbe essere l'unica parte contraria – per questo cercavo una soluzione.
Pensavo … la permuta può essere parziale? Ossia potrebbe ad esempio mia mamma permutare (% a caso) l'80% e far fare la compravendita del 10% a me e 10% a mio fratello, l'unico con capienza fiscale che potrebbe prendersi in carico la ristrutturazione (preciso che nessuno di noi vi abiterà).
E' più complicato fare il passaggio di proprietà a lavori iniziati?
Altri consigli? Aggiungo che le necessità di ristrutturazione non sarebbero immediate ma il condominio vorrebbe sfruttare l'opportunità del 110% entro il prossimo anno, sulla quale io nutro forti dubbi... ma il quesito vale anche se si procedesse con bonus minori (ristrutturazione 50% tetto + bonus facciate).
Grazie come sempre
Mia mamma è comproprietaria al 50% con il fratello di un casolare e di un appartamento ereditati dai genitori, entrambi necessitano di ristrutturazione.
Stanno valutando una permuta; il fratello si prenderebbe e ristrutturerebbe il casolare dove andrebbe ad abitare, mia mamma l'appartamento, da sempre destinato alla locazione, più una somma in denaro dato il minor valore.
Sull'appartamento, posto in condominio, stanno valutando il 110%; è già stato trovato lo studio e trovata l'eventuale ditta che effettuerebbe i lavori nel 2023.
La cessione del credito è bloccata, data la situazione politica non credo ci siano svolte positive in tal senso, si stava valutando la detrazione individuale in 4 anni.
Mia mamma non è capiente, ha già in carico una grossa ristrutturazione sulla sua prima casa ed è costantemente a credito, anche mio zio non è interessato a questa detrazione dovendo prendere in carico quella del casolare.
Ho l'impressione che gli altri condomini non abbiano capito la portata della capienza fiscale, d'altro canto mi spiacerebbe essere l'unica parte contraria – per questo cercavo una soluzione.
Pensavo … la permuta può essere parziale? Ossia potrebbe ad esempio mia mamma permutare (% a caso) l'80% e far fare la compravendita del 10% a me e 10% a mio fratello, l'unico con capienza fiscale che potrebbe prendersi in carico la ristrutturazione (preciso che nessuno di noi vi abiterà).
E' più complicato fare il passaggio di proprietà a lavori iniziati?
Altri consigli? Aggiungo che le necessità di ristrutturazione non sarebbero immediate ma il condominio vorrebbe sfruttare l'opportunità del 110% entro il prossimo anno, sulla quale io nutro forti dubbi... ma il quesito vale anche se si procedesse con bonus minori (ristrutturazione 50% tetto + bonus facciate).
Grazie come sempre
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