Salve, mi trovo a chiedere lumi per una situazione un po strana.
I miei sono proprietari di una unità immobiliare in centro, A10 uso ufficio, tre stanze in tutto senza acqua e bagno (c'è un bagnetto condominiale al piano) in un vecchio palazzo. Queste tre stanzette (che necessitano di ristrutturazione) sono sfitte e vuote da diversi anni.
Il condominio ha il riscaldamento centralizzato e siccome 2 o 3 condomini anni fa si sono staccati, l'assemblea non consente più il distacco dal centralizzato.
Per motivi legati a perdite d'acqua anni addietro furono rimossi tutti i termosifoni presenti all'interno di questo A10 dei miei.
Quest'anno si sono accorti che il condominio gli addebita un botto di gas del riscaldamento centralizzato nonostante l'immobile sia vuoto e senza termosifoni.
In pratica sembrerebbe che il condominio addebiti oltre alla quota involontaria legata ai millesimi, una abnorme quota di consumo in capo all'unità immobiliare: sembrerebbe che non essendoci i contabilizzatori di calore (per forza non possono esserci, non ci sono i termosifoni) il condominio addebita una stima presunta dei consumi volontari, e si direbbe al massimo, dato che gli viene da pagare con tre stanze praticamente quanto la scuola sita al piano sovrastante che ha molti millesimi e certo riscalda i locali.
Ora che fare? I miei pensano di essere obbligati ad accollarsi la spesa per mettere i termosifoni con relativi contabilizzatori di calore (che tra l'altro potrebbero rimettersi a perdere), io gli ho detto che mi sembra una scemenza e loro in teoria dovrebbero pagare solo la quota dei consumi involontari legata ai millesimi e non la parte legata ai consumi volontari.
Scusate il papiro
I miei sono proprietari di una unità immobiliare in centro, A10 uso ufficio, tre stanze in tutto senza acqua e bagno (c'è un bagnetto condominiale al piano) in un vecchio palazzo. Queste tre stanzette (che necessitano di ristrutturazione) sono sfitte e vuote da diversi anni.
Il condominio ha il riscaldamento centralizzato e siccome 2 o 3 condomini anni fa si sono staccati, l'assemblea non consente più il distacco dal centralizzato.
Per motivi legati a perdite d'acqua anni addietro furono rimossi tutti i termosifoni presenti all'interno di questo A10 dei miei.
Quest'anno si sono accorti che il condominio gli addebita un botto di gas del riscaldamento centralizzato nonostante l'immobile sia vuoto e senza termosifoni.
In pratica sembrerebbe che il condominio addebiti oltre alla quota involontaria legata ai millesimi, una abnorme quota di consumo in capo all'unità immobiliare: sembrerebbe che non essendoci i contabilizzatori di calore (per forza non possono esserci, non ci sono i termosifoni) il condominio addebita una stima presunta dei consumi volontari, e si direbbe al massimo, dato che gli viene da pagare con tre stanze praticamente quanto la scuola sita al piano sovrastante che ha molti millesimi e certo riscalda i locali.
Ora che fare? I miei pensano di essere obbligati ad accollarsi la spesa per mettere i termosifoni con relativi contabilizzatori di calore (che tra l'altro potrebbero rimettersi a perdere), io gli ho detto che mi sembra una scemenza e loro in teoria dovrebbero pagare solo la quota dei consumi involontari legata ai millesimi e non la parte legata ai consumi volontari.
Scusate il papiro