Buongiorno, a tutti. Torno a scrivere con un quesito piuttosto attuale (vista la stagione! ). In un condominio in cui l'impianto di riscaldamento è ancora centralizzato e la diffusione del calore avviene attraverso 'pannelli a pavimento' e in modo disomogeneo da appartamento ad appartamento, è possibile chiedere all'amministratore che venga mantenuta una temperatura che al max non superi i 22°?
In seguito a ristrutturazione degli infissi, in alcuni appartamenti sono stati inseriti doppi vetri con taglio termico (che garantiscono maggior isolamento). In altri sono rimasti i vetri singoli (anni '60). Naturalmente questa è la causa che comporta le notevoli differenze in termini di resa di calore nelle singole unità abitative.
Attualmente per mantenere una temperatura di 22-23° nelle unità NON RISTRUTTURATE, in quelle che hanno rinnovato (a norma) gli infissi la temperatura media (sia diurna che notturna) oscilla tra i 26° e i 28°. L'amministratore dice di non poter abbassare la temperatura, ne di poter obbligare i proprietari delle unità con gli infissi altamente disperdenti a sostituirli con doppi vetri e taglio termico.
Cosa suggerite?
Grazie come sempre per le utilissime rispote!
In seguito a ristrutturazione degli infissi, in alcuni appartamenti sono stati inseriti doppi vetri con taglio termico (che garantiscono maggior isolamento). In altri sono rimasti i vetri singoli (anni '60). Naturalmente questa è la causa che comporta le notevoli differenze in termini di resa di calore nelle singole unità abitative.
Attualmente per mantenere una temperatura di 22-23° nelle unità NON RISTRUTTURATE, in quelle che hanno rinnovato (a norma) gli infissi la temperatura media (sia diurna che notturna) oscilla tra i 26° e i 28°. L'amministratore dice di non poter abbassare la temperatura, ne di poter obbligare i proprietari delle unità con gli infissi altamente disperdenti a sostituirli con doppi vetri e taglio termico.
Cosa suggerite?
Grazie come sempre per le utilissime rispote!