Beata ingenuità.
Basta fare un paio di bonifici di importo superiore a quello effettivamente concordato e pagato (chessò, 500 euro invece dei concordati 400), e denunciare immediatamente l'onesto proprietario, assumendo che il vero contratto è di 500 euro ma è stato registrato per 400, e che i cento euro di differenza sono sempre stati dati in nero; così l'affitto scende subito a 50 o 60 euro mensili, per otto anni. La causa intentata dal proprietario avrà sempre esito incerto, e con i soldi risparmiati un avvocato si paga in abbondanza (e magari se si vince la causa ci si guadagna anche qualche alta cosuccia).
La verità è che le leggi bisogna farle come si deve; certamente non come questa.
La ringrazio Avvocato per questo commento che mi sembra molto interessante.
Difatti penso che una situazione ahime invalsa tra noi locatori onesti ma purtroppo ingenui sia quella di stipulare contratti con "spese incluse" e quindi, visto quanto scrive lei, è probabile che ci esponiamo a rischi molto alti inconsapevolmente.
Su questo pertanto le chiedo un aiuto per capire se si tratta davvero di un rischio effettivo o di un rischio remoto.
Come dicevo, normalmente si parla di, ad esempio, un canone di 850 euro "spese incluse" specificando all'inquilino che ci saranno 650 euro di canone base più 200 euro di spese condominiali e di riscaldamento (ossia 2400 euro annuali). Questa è purtroppo la prassi nel mondo degli affitti, so benissimo che dal punto di vista civilistico il canone è una cosa, inalterabile nell'arco dei 4+4 anni, le spese sono un'altra, possono variare ecc.
Però purtroppo gli inquilini molte volte non vogliono essere soggetti a questa variabilità, non vogliono pagare queste spese tutte insieme all'inizio dell'esercizio (come purtroppo devo fare quindi io in vece loro), preferiscono avere una cifra fissa mensile sulla quale fare i loro ragionamenti economici. Nella pratica, poi, visto che le spese sono appunto pagate quasi all'inizio, si avrebbero problemi rilevanti nella suddivisione delle stesse qualora ci fossero più conduttori nell'arco di un anno (io stesso mi troverei in difficoltà a suddivere queste spese).
L'effetto è che mensilmente mi arrivano 850 euro di bonifico a fronte di un contratto di 650 euro mensili. Nel contratto è specificato che si presumono 2400 euro di spese annuali e che eventualmente si effettua un conguaglio a fine anno. Nella pratica sono sempre state 2400 o a anche più all'anno (con relativa perdita economica da parte mia, in quanto non ho mai chiesto conguaglio).
Mi chiedo quindi se una situazione del genere, Avvocato D'Auria, ricadrebbe nella fattispecie che lei ha citato nel suo commento e se quindi non mi devo tutelare magari cambiando contratto ecc.
grazie mille
Raffaele