Tu hai chiesto come poterti regolare, in quanto inquilina, nella regolamentazione con il proprietario/locatore sulle spese condominiali di rispettiva competenza. In questo senso le risposte già le hai (come sopra) ricevute; mentre il condominio non c'entra per nulla. Inoltre fa specie che tali spese, di qualunque tipo esse siano, ti vengano richieste e tu ne debba trattare - come scrivi - direttamente con l'amministratore, che non vi è tenuto.
Ad ogni modo aggiungo per completezza: sulla ripartizione delle spese, a parte la già citata distinzione tra ordinarie e straordinarie, per il resto non ci sono regole certe in quanto i metodi per discriminarle risalgono a varie tabelle pseudosindacali che spesso hanno indicazioni divergenti. Faccio un esempio pratico, rapportato al tuo accenno al "compenso dell'amministratore" e alla "assicurazione dello stabile". Secondo una tabella della Confedilizia risalente al 1994 tali spese andrebbero ripartite al 50% tra proprietario e inquilino, mentre in una più recente (del Sicet) sono tutte a carico del proprietario.
Su questi presupposti sarebbe quindi opportuno (io lo consiglio sempre) che, quando si stipula un contratto di locazione, d'inserirvi il richiamo a quale criterio tabellario le parti si rimettono nel ripartirsi le spese condominiali.
Tanto precisato è sperabile che ti sia chiarita sufficientemente, a questo punto, le idee.