Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
tutti erano attaccati in origine, negozi compresi.
forse questa affermazione dovevi riportarla nel tuo post iniziale anziché descrivere in modo dubbioso la situazione portando gli interventi a supporre situazioni poco verosimili.
il problema è solo come ripartire l'esercizio 2017/18 che l'amministratore ha ripartito con la nuova tabella da 10200 mentre la maggioranza vuole venga ricalcolato "come prima"
quindi l'amministratore si adegua alla delibera assembleare. L'unica possibilità è che i negozi chiedano di pagare solo le spese di manutenzione della caldaia.
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
Ma allora i termosifoni ci sono o no?
da quando ci sono valvole e contabilizzatori, no. Prima è, a mio avviso, irrilevante
forse questa affermazione dovevi riportarla nel tuo post iniziale anziché descrivere in modo dubbioso
era un dato irrilevante perchè erano comunque collegati all'impianto.
L'unica possibilità è che i negozi chiedano di pagare solo le spese di manutenzione della caldaia.
nella maggioranza che vuole il conto secondo la vecchia tabella c'è il proprietario di uno dei due negozi. Inoltre, se vogliono conti diversi, vengono in assemblea a chiederli
La domanda ancora senza risposta è: come si ripartiscono i costi per il 2017/18, senza la 10200 e con i criteri " come prima "?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
era un dato irrilevante perchè erano comunque collegati all'impianto.
questo lo dici tu ora; prima si poteva capire che non avendo i termosifoni non fossero collegati alla rete: tu non davi questa certezza. Il fatto che non sia il solo a chiedere della presenza dei termosifoni significa che non avevi trasmesso tutta questa certezza. D'altra parte si tratta di negozi ed è possibilissimo che non siano collegati all'impianto di riscaldamento condominiale. I negozi chiudono alla 20 e dalle 20 alle 22:30/ 23:00 il caldo scalda i muri non le persone. Invece se c'è la pausa del riscaldamento questa spesso coincide con gli orari di apertura dei negozi.
La domanda ancora senza risposta è: come si ripartiscono i costi per il 2017/18, senza la 10200 e con i criteri " come prima "?
come prima. cioè tutti i condomini nessuno escluso. Mi sembrava di averlo fatto sottintendere prima scrivendo che l'amministratore deve adeguarsi alla delibera.
Comunque nonostante le tue certezze leggi qui:
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
come prima. cioè tutti i condomini nessuno escluso
grazie, molto chiaro. E' evidente che il non aver installato le valvole si potrebbe configurare come una situazione di distacco ( non autorizzato ). Altri condomini hanno le valvole e, dalle letture consuntive, si vede che ne tengono alcune perennemente chiuse: in entrambi i casi è giusto che entrambi paghino la quota involontaria perchè nessuno è stato autorizzato al distacco. I negozi hanno risparmiato il costo di installazione e non sarò certo io a contestare il fatto. Spero che l'amministratore non cerchi, condizionato dalla maggioranza. strade diverse.
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
al romano, apparentemente, Luigi, un ringraziamento da parte di un milanese trapiantato in quel di Treviso per la citazione risorgimentale meneghina "tiremm innanz"
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
L'esercizio si chiude al 30 settembre e l'assemblea si è tenuta oltre i 180 giorni, anche se di poco.

A voler spaccare il capello la norma cita l'obbligo di "convocare" entro 180 gg da chiusura esercizio.


2) tutti erano attaccati in origine,

Tiratina di orecchi... ma ci han già pensato altri.
Le cose vanno spiegate con precisione altrimenti chi si prodiga a rispondere correttamente viene sviato.

Se in origine anche i negozi avevano i radiatori allora il termotecnico ha giustamente previsto concorrano alla spesa involontaria.

Se mancano i radiatori non vi è obbligo di termovalvole e/o contabilizzatori.

Se l'adeguamento è stato fatto entro la scadenza di Legge allora potreste adottare la facoltà di ripartire secondo kl criterio precedente per il primo anno.

La questione è capire se nella delibera di approvazione del bilancio si sia approvato anche il riparto con il nuovo metodo.
In tal caso servirebbe nuova votazione (con idonea convocazione) per cambiare la delibera precedente.
Servirà maggioranza idonea (50%+1 dei votanti ed almeno 500 millesimi) ... e in ogni caso sareste esposti ad impugnazione.
 

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