Chiaral

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
nel 2010 nel mio condominio abbiamo cambiato caldaia e abbiamo fatto i lavori per rendere termo-autonomi gli appartamenti, per cui si decise che le spese di riscaldamento non sarebbero più state ripartite al 100% in base ai millesimi ma al 35% in base ai millesimi e il 65% in base al consumo effettivo di ogni appartamento, questo per tenere conto dei problemi di dispersione del calore.
Ora uno dei condomini del primo piano che effettivamente spende molto più dei secondi e terzi piani (ma anche degli altri appartamenti del primo piano) a causa secondo Lui della dispersione di calore dovuta al fatto che il condominio e sospeso su pilottis, chiede che si ritorni a ripartire le spese di riscaldamento col criterio dei millesimi al 100%, altrimenti si vedrà costretto a tutelare i suoi diritti nelle competenti sedi di giustizia.
Sono corrette le sue richieste?
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ora uno dei condomini del primo piano che effettivamente spende molto più dei secondi e terzi piani (ma anche degli altri appartamenti del primo piano) a causa secondo Lui della dispersione di calore dovuta al fatto che il condominio e sospeso su pilottis, chiede che si ritorni a ripartire le spese di riscaldamento col criterio dei millesimi al 100%
Il condomino può dire quello che vuole, ma lo deve poi dimostrare e il fatto che spenda molto di più anche degli altri appartamenti al primo piano porta a pensare che ecceda un pò nel riscaldare la casa.
Comunque se effettivamente c'è una sensibile dispersione si può anche pensare di coibentare il soffitto che resta all'aperto. E' una spesa che si fa una volta e tutti potrete mantenere l'autonomia nell'uso del riscaldamento.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Immagino che siano stati installati ripartitori di calore e valvole termostatiche.

A parte la stranezza del maggior consumo rispetto agli altri appartamenti al 1° piano (salvo che questi altri non abbiano i pilotis), qualche ragione il condomino può averla: ad esempio la Lombardia, che aveva deliberato l'obbligo della ripartizione (poi differito nel tempo), ha premesso che prima della trasformazione va verificato il bilanciamento dell'impianto. La proposta di coibentare il soffitto, a spese di tutti, con un cappotto è quindi da sottoscrivere.
 

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