nicolaguidi

Membro Attivo
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Se il giuduce riconosce infondate le richieste dell'attore della causa, perchè la controparte non ha diritto al risarcimento per per le spese legali e quelle processuali ?
La controparte può inoltre chiedere il risarcimento per le spese di conduzione e mantenimento della proprietà ?

Grazie
Nicola
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
1)Perchè quanto decide il Giudice può anche sembrare sbagliato ma segue una "logica"...e a quanto pare ultimamente spesso in ambito "civile" propendono per la compensazione tra le parti(detta volgarmente l' azione "giudicante" diventa una prestazione di consultazione). Ritengo che dovrebbe essere il "professionista" ad impostare la causa ben precisando l' addebito di tutte le spese al soccombente.

2)Chiedere è sempre lecito...da verificare se venga accolta, e comunque va chiesta anticipatamente o ti tocca aprire un' altra causa.
 

nicolaguidi

Membro Attivo
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proprio perchè l'azione "giudicante" diventa una prestazione di consultazione , il mio avvocato "professionista" mi suggerisce di soprassedere a richieste di risarcimento e addebito spese all'attore della causa .
A mio avviso dovrebbe essere il giudice ad addebitare spese e oneri a chi si rivolge al tribunale con richieste giudicate infondate .
Dovrebbe essere la legge a dire "chi sbaglia paga" .
Se vuoi fare del male a qualcuno basta che lo porti in tribunale, tanto con le spese che dovrà sostenere per difendersi e sommata alla lentezza della giustizia il malcapitato
(sommando spese e tempo) lascierà correre e i suoi diritti andranno a farsi benedire.
Non è proprio una bella giustizia uguale per tutti.!!!!
 

Gianco

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Professionista
Dice bene Dimaraz ed io aggiungo: non scordiamoci che a volte certi avvocati (possono concordare o) concordano il risultato a scapito dei loro clienti.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
il tuo avvocato doveva al momento della sentenza non ritenersi soddisfatto e far presente in udienza tale discordanza, ora non rimane che fare ricorso al TAR sempre se la spesa vale la candela
 

Luigi Criscuolo

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Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

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Quanto al linkato...penso siano solo riflessioni di un "coinvolto".
non credo proprio
SCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA
COMMISSIONE DISTRETTUALE PER LA FORMAZIONE DELLA MAGISTRATURA ONORARIA
CORTE DI APPELLO DI TORINO
IL PROCESSO CIVILE E LE SPESE DI LITE

"Il giudice, con la sentenza che chiude il processo davanti a lui, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte e ne liquida l’ammontare insieme con gli onorari di difesa”.
La norma in commento, secondo una opinione ampiamente accolta, enuncia il fondamentale principio della soccombenza; attraverso quest’ultimo il codice di rito avrebbe recepito l’idea, compiutamente enunciata dal Chiovenda, secondo cui il costo del ricorso alla giustizia civile non deve ripercuotersi in pregiudizio della parte che ha ragione, giacchè, se così fosse, la parte vincitrice subirebbe una decurtazione patrimoniale non altrimenti giustificabile.
 

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