Proprietatio850

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,

vorrei sottoporvi questo caso.

Ho una casa con tre camere affittate ad altrettanti inquilini, con contratto regolare. Attualmente chiedo ad ognuno di loro 1/3 delle bollette.

Uno degli inquilini ha vinto un concorso in una sede lontana ed ha manifestato la necessità di assentarsi per qualche mese, pur volendo conservare la stanza perché dovrà valutare il nuovo lavoro.

Siamo d'accordo che continuerà a pagare l'affitto della stanza pur non abitandoci; mi chiedeva però come possiamo accordarci per le bollette, visto che lui per mesi evidentemente non "consumerà" in casa.

Vi dico le mie riflessioni:
  1. sarei d'accordo col principio che, se non abiti proprio in casa per mesi, sembra inappropriato chiederti i soldi per dei consumi che evidentemente non sono i tuoi
  2. sono però preoccupato per la reazione degli altri inquilini, abituati a pagare le bollette per 1/3, quando si vedranno aumentare i costi; non vorrei che poi chiunque si senta in diritto di dire frasi tipo "allora io per le festività natalizie non ci sarò per due settimane", e vuole giustamente ricalcolare i costi anche in base a questo.
  3. inoltre l'idea "se io non abito la casa, non devo pago le utenze", se è un principio, dovrebbe essere applicabile a tutti gli inquilini, anche quando dovessero assentarsi in contemporanea. E quindi, se per un periodo nessuno abita nella propria stanza, ognuno per un motivo diverso, tutti si sentirebbero in diritto di non pagare le relative bollette. Bollette che comunque arrivano... e quindi chi dovrebbe pagarle :riflessione:?
Voi cosa ne pensate? Cosa fareste al posto mio?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
tre camere affittate ad altrettanti inquilini, con contratto regolare.
Mi pare di capire si tratti di tre contratti di locazione parziale, ognuno intestato al singolo conduttore.
Non hai specificato se si tratta di contratti liberi 4 + 4 o di contratti concordati, e cosa è previsto nella clausola relativa agli oneri accessori.
Comunque io risponderei a quell'inquilino che dovrà continuare a pagare 1/3 delle bollette anche durante i mesi in cui non abiterà in quella casa.
Per i motivi che hai detto tu: se acconsenti a quanto ti ha chiesto, anche gli altri conduttori penseranno di aver diritto ad una riduzione delle spese ogni volta che si assenteranno per qualsiasi motivo (lavoro, festività varie, vacanze).
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,

vorrei sottoporvi questo caso.

Ho una casa con tre camere affittate ad altrettanti inquilini, con contratto regolare. Attualmente chiedo ad ognuno di loro 1/3 delle bollette.

Uno degli inquilini ha vinto un concorso in una sede lontana ed ha manifestato la necessità di assentarsi per qualche mese, pur volendo conservare la stanza perché dovrà valutare il nuovo lavoro.

Siamo d'accordo che continuerà a pagare l'affitto della stanza pur non abitandoci; mi chiedeva però come possiamo accordarci per le bollette, visto che lui per mesi evidentemente non "consumerà" in casa.

Vi dico le mie riflessioni:
  1. sarei d'accordo col principio che, se non abiti proprio in casa per mesi, sembra inappropriato chiederti i soldi per dei consumi che evidentemente non sono i tuoi
  2. sono però preoccupato per la reazione degli altri inquilini, abituati a pagare le bollette per 1/3, quando si vedranno aumentare i costi; non vorrei che poi chiunque si senta in diritto di dire frasi tipo "allora io per le festività natalizie non ci sarò per due settimane", e vuole giustamente ricalcolare i costi anche in base a questo.
  3. inoltre l'idea "se io non abito la casa, non devo pago le utenze", se è un principio, dovrebbe essere applicabile a tutti gli inquilini, anche quando dovessero assentarsi in contemporanea. E quindi, se per un periodo nessuno abita nella propria stanza, ognuno per un motivo diverso, tutti si sentirebbero in diritto di non pagare le relative bollette. Bollette che comunque arrivano... e quindi chi dovrebbe pagarle :riflessione:?
Voi cosa ne pensate? Cosa fareste al posto mio?
C'è un contratto di affitto, se vuole mantenere la camera deve pagare la sua quota, che ci abiti o no. Alla fine stiamo parlando di 100 euro in più al mese
 

Proprietatio850

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Mi pare di capire si tratti di tre contratti di locazione parziale, ognuno intestato al singolo conduttore.
Sì.

Non hai specificato se si tratta di contratti liberi 4 + 4 o di contratti concordati, e cosa è previsto nella clausola relativa agli oneri accessori.
Sì tratta di un contratto 3+2 a canone concordato. Nell'articolo sugli oneri accessori ho lasciato il testo standard preso dal contratto tipo della Gazzetta Ufficiale, dove non ci sono molti dettagli.

Comunque io risponderei a quell'inquilino che dovrà continuare a pagare 1/3 delle bollette anche durante i mesi in cui non abiterà in quella casa.
Per i motivi che hai detto tu: se acconsenti a quanto ti ha chiesto, anche gli altri conduttori penseranno di aver diritto ad una riduzione delle spese ogni volta che si assenteranno per qualsiasi motivo (lavoro, festività varie, vacanze).
Ok!
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sì, è più o meno questa la cifra che vorrebbe (almeno in parte) risparmiare, dato che, dovendosi trasferire altrove, pagherà un altro affitto ed altre bollette.
Con gli inquilini l'unico contatto che dovresti avere è per incassare l'affitto o per problemi riguardo all'immobile. Per il resto o ti manda disdetta o continua a pagare la sua quota
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
vorrebbe (almeno in parte) risparmiare
Se intendi agevolare quell'inquilino lo puoi fare accollandoti tu l'onere.
Stipuli con lui un accordo riduzione canone stabilendo esattamente lo "sconto" a suo favore e la durata.
Ad esempio canone ridotto di 50 euro al mese dal 1/1/2023 al 30/4/2023 (se starà via 4 mesi).
Poi registri all'Agenzia delle Entrate la rinegoziazione, in modo da pagare le imposte sul canone ridotto. Si può fare la registrazione telematica col mod. RLIWeb.

In linea generale io non lo farei, perché se l'inquilino tiene le chiavi la stanza resta a sua disposizione e non si può escludere che ogni tanto ci ritorni nei weekend.
Però se ci fossero dei motivi particolari per aiutarlo gli concederei una (piccola) riduzione canone per il periodo in cui lui dovrà pagare l'affitto altrove. In modo da accontentarlo a mie spese e non a scapito degli altri conduttori.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Capisco la richiesta ma io non farei nessuna riduzione.
Se il ragazzo avesse affittato un monolocale da solo avrebbe dovuto comunque pagare le spese fisse che incidono molto, di certo non cesserebbe i contratti con i gestori.
E' vero che non consuma ma se vuole tenere il posto paga come gli altri.
Anche io ho un figlio fuorisede che fa luglio/settembre a casa, mentre altri inquilini restano in appartamento ma di certo non mi viene in mente di chiedere una riduzione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
fa luglio/settembre a casa,
Mesi durante i quali non viene erogato il riscaldamento.

Se l'inquilino di @Proprietatio850 si assenta durante l'inverno può giustamente chiedere una riduzione di quella spesa. Se il riscaldamento è centralizzato condominiale con i contabilizzatori di calore si potrebbe verificare la mancanza di consumo nella sua stanza nei mesi in cui non sarà abitata e concordare uno sconto.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Secondo me la richiesta dell'inquilino è inattuabile.
In primo luogo le bollette non si riferiscono al periodo in cui egli le paga ma a periodi precedenti. Per cui dovresti, in teoria, fargli pagare ancora per un paio di mesi la sua quota di bollette, anche se è andato via, e poi, al suo rientro, non fargliele pagare per un paio di mesi.
In secondo luogo quella di far pagare ai tre inquilini un terzo a testa delle bollette è una convenzione. Non è detto che tutti e tre abbiano consumi uguali, per cui gli altri due potrebbero trovarsi a pagare cifre diverse a quelle a cui sono abituati e poi a contestartele.
In terzo e ultimo luogo, tu già fai un favore ai tre inquilini tenendo le utenze intestate a te, anticipando i soldi delle bollette e poi facendotele rimborsare.
In tal modo loro evitano le spese di voltura e le varie imposte. Direi che se vogliono mantenere in essere il contratto di locazione, debbono mantenere in essere anche tale convenzione, presenti o non presenti nell'appartamento, sia in caso di assenze brevi che in caso di assenze lunghe.
Troppo laborioso e ingiustificato fare dei conteggi equi dei singoli consumi.
 

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