gemmasummer

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
Scrivo per avere un parere per questo problema: agli inizi di agosto 2024 contattiamo un riparatore di impianti solari in quanto il nostro inverter dava dei malfunzionamenti. I tecnici arrivano, smontano l'apparecchio, e dopo due mesi e mezzo non so ancora se è possibile una riparazione o se mi riportano l'apparecchio. Al cellulare non rispondono, al nr verde nemmeno, alla mail neanche. Oltre a non sapere cosa pensare, aggravio ovviamente di bollette. Cosa è possibile fare in un caso come questo? Denuncia, azione legale? Inutile dire che preferirei riavere il mio apparecchio ed eventualmente rivolgermi ad una ditta più seria.
Grazie a chiunque sappia darmi indicazioni o a chi si sia trovato in una situazione del genere e come ha risolto.
 

Heifetz

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Proprietario Casa
Come primo passo, ti consiglierei di inviare una lettera di sollecito formale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) o PEC (posta elettronica certificata). Nella lettera, potrebbe essere utile richiedere, in modo chiaro e preciso, una risposta immediata sullo stato dell’inverter e, se lo ritieni opportuno, indicare un termine entro cui attendi la restituzione del dispositivo (se possibile, allega alla comunicazione copia dei precedenti scambi e specifica l’eventuale danno economico causato dalla mancata riparazione).

Infine, potresti aggiungere un’avvertenza in cui segnali che, in assenza di risposta, ti vedrai costretta a rivolgerti alle autorità competenti.
 

Heifetz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Potresti procedere con un secondo sollecito formale, citando la prima PEC inviata e indicando che, in assenza di una risposta entro un termine definito (ad es. 7 giorni), ti vedrai costretta a prendere ulteriori provvedimenti.

In linea generale, l’azienda ha l’obbligo di restituire il bene in custodia; il fatto che lo trattenga senza una giustificazione potrebbe costituire un reato.
 

gemmasummer

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Potresti procedere con un secondo sollecito formale, citando la prima PEC inviata e indicando che, in assenza di una risposta entro un termine definito (ad es. 7 giorni), ti vedrai costretta a prendere ulteriori provvedimenti.

In linea generale, l’azienda ha l’obbligo di restituire il bene in custodia; il fatto che lo trattenga senza una giustificazione potrebbe costituire un reato.
Grazie mille, suggerimenti molto utili
 

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